Volteggio equestre: dove ginnastica artistica ed equitazione si incontrano

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Volteggio equestre ai campionati italiani di volteggio
(c) Gemma Morandi – Campionati Italiani di Volteggio a Verolanuova

Il mondo equestre è ricchissimo di discipline, tanta è l’abbondanza che spesso alcune di queste possono passare in secondo piano o comunque essere meno conosciute ai più. Esattamente come fatto per l’articolo sul “Completo”, ci piacerebbe proporre ai nostri lettori un focus generale sulla disciplina equestre che ne fonde due in una: il volteggio.

Se vi chiedessimo cosa c’entra la ginnastica artistica con il mondo equestre, cosa rispondereste? Probabilmente, un secco “nulla”, ed è proprio questo il motivo per cui abbiamo pensato alla stesura di questo articolo.

Nel volteggio equestre si fondono appunto ginnastica artistica ed equitazione, proprio perché gli atleti si ritrovano impegnati nell’esecuzione di salti funambolici, sorvolando le teste dei loro cavalli che continuano armoniosamente ad eseguire le azioni richieste. Andando più nel dettaglio, all’interno del campo gara i protagonisti sono essenzialmente tre: il cavallo, il volteggiatore ed il longeur.

Il cavallo si “limita” a girare in circolo e deve farlo obbligatoriamente a due andature; il passo o il piccolo galoppo, che deve essere corretto e non falso, alla guida di quest’ultimo troviamo appunto il longeur, che lo gestisce durante tutto il tempo dell’esercizio, a seconda delle categorie è possibile trovare anche un aiuto longeur. Il terzo protagonista è senz’altro il volteggiatore, che esegue determinati movimenti sopra il cavallo bardato con un’attrezzatura specifica formata da due maniglie che possono essere utilizzate per eseguire le evoluzioni.

Ovviamente l’elenco dell’attrezzatura utilizzabile in gara è stilato all’interno del regolamento, facilmente reperibile sul sito della FISE. Le competizioni possono essere individuali, nel caso in cui ci sia un unico volteggiatore, di squadra, dove è possibile trovare dai 2 ai 6 volteggiatori sia maschi che femmine con un massimo di tre volteggiatori a cavallo, ed infine c’è il Pas de Deux in cui gareggiano due volteggiatori.

In competizione, sia nella gare individuali che in quella a squadre, i concorrenti devono eseguire delle figure obbligatorie ed un test libero, con una base musicale a scelta ad accompagnare l’esercizio. L’abbigliamento, ricorda molto il classico body da ginnasta, come le scarpette utilizzate per avere più grip sul cavallo.

Il punteggio verrà calcolato in base al numero dei giudici, se la Giuria è composta da 4 giudici, ogni Giudice darà un punteggio, mentre nel caso in cui la Giuria fosse composta da meno di 4 Giudici ciascun Giudice dovrà assegnare tutti i voti relativi al Test.

La somma dei punteggi delle schede di ogni Giudice verrà diviso per il numero dei Giudici stessi. I punteggi andranno da 0 a 10, sono permessi i decimali che verranno arrotondati per eccesso o per difetto. Sempre a seconda delle categorie è possibile individuare 5 criteri di voto: cavallo, esercizio, tecnico, artistico ed impressione generale.

La valutazione del cavallo inizia con l’ingresso in campo e finisce con l’ultima discesa, se più di un volteggiatore gareggia con lo stesso cavallo il voto generale, composto da entrata, saluto e giro di trotto, sarà uguale per tutti i volteggiatori. Nel voto di esercizio saranno valutati tutti gli esercizi effettuati dai volteggiatori, sia che si tratti del test obbligatorio, sia che si tratti del test tecnico, in cui si valuteranno tutti gli esercizi tecnici richiesti.

Nel voto tecnico, verranno valutate la difficoltà e la qualità degli elementi liberi, queste due, hanno delle valutazioni che seguono differenti fasi dell’esercizio; se entrambe vengono valutate dal momento in cui il volteggiatore tocca le maniglie, il pad o il cavallo, la valutazione della difficoltà si conclude al termine del tempo limite dell’esercizio, mentre quella che riguarda la qualità degli elementi termina nel momento in cui l’ultimo volteggiatore tocca il terreno dopo l’uscita finale.

Il voto artistico premierà la struttura e la coreografia del test, mentre quello dell’impressione generale valuterà tutto il pacchetto come: attrezzatura del cavallo, la sua attitudine, abbigliamento di squadra, come si presentano ecc…Ricordiamo che per quanto riguarda le fasce di valutazione di ogni criterio è necessario consultare le linee guida del regolamento.

I concorrenti, a seconda della tipologia della competizione, hanno a disposizione un tempo limite per ogni test, che va dal minuto e trenta fino ai quattro minuti. Il volteggio è la disciplina equestre che potenzialmente potrebbe far avvicinare più pubblico in assoluto, essendo adatta a qualsiasi soggetto, si può iniziare già dai 4 anni e non ha limiti di età, inoltre è una disciplina che perfettamente si accosta alle esigenze dei diversamente abili.

Il volteggio è sempre molto affascinante e spettacolare da vedere, al centro di tutto, il cavallo, che si rende protagonista grazie alla sua incredibile duttilità.

Damiano Poggi

© Riproduzione riservata.

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