Un anno di sfide è appena passato con le Olimpiadi 2024 che sono state un successo di competizioni sportive.
Da ogni punto di vista, dal più positivo al più negativo, il 2024 è stato un anno straordinario.
Fuori dall’ordinario, o straordinario, nel senso originale del termine, perché questi dodici mesi rimarranno senza dubbio unici. Per tutti gli amanti dello sport, sono stati ovviamente segnati dai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi. La Città della Luce li aspettava da cento anni, e ancora di più dal 13 settembre 2017, quando il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), riunito a Lima, le ha assegnato ufficialmente l’organizzazione dell’evento. Dal 1° gennaio di quest’anno, Parigi 2024 era nella mente di tutti, nel bene e nel male, e le profezie sui futuri intoppi organizzativi si moltiplicavano. Con il peso delle loro aspettative, di quelle del loro entourage e persino dei loro fan sulle spalle, i migliori sportivi in lizza per un viaggio nell’Île-de-France, o più precisamente a Versailles nel caso degli sport equestri, hanno dovuto dimostrare per tutta la prima metà dell’anno il loro valore ai selezionatori per conquistare una selezione sacrosanta, sotto gli occhi più o meno informati degli appassionati della loro disciplina.
Settimana dopo settimana, la pressione è aumentata, fino a culminare nella felice ma piovosa e, ancora una volta, straordinaria cerimonia di apertura, orchestrata sulla Senna il 26 luglio. Quello che è seguito è stato un “interludio incantato”, dove per quindici giorni di gare olimpiche e dieci giorni di eventi paralimpici, lo sport è sembrato avere la precedenza su (quasi) tutto il resto. Gli eventi equestri, brillantemente orchestrati, mano nella mano con la Federazione Equestre Francese (FFE), dai team di GL Events e da tutti i loro partner, sono stati un successo più che clamoroso. Nello stadio equestre temporaneo di Versailles, si sono susseguite performance sportive eccezionali, regalando emozioni indimenticabili agli spettatori che riempivano gli spalti e a tutti gli altri appassionati di sport equestri.
Guardando al 2025, non si possono dimenticare i momenti salienti dell’anno precedente, ma non si deve nemmeno cedere alla tentazione di paragonare tutti i prossimi eventi alla folle estate del 2024, con il rischio di essere ingiusti nei confronti di chi si occupa di sport e di cadere in uno schema di continua insoddisfazione. Ciò è tanto più vero se si considera che i prossimi dodici mesi hanno molto da offrire al mondo dello sport. In Francia si svolgeranno ben quattro campionati internazionali: innanzitutto la finale della Coppa del Mondo di Driving, che si terrà a Bordeaux all’inizio di febbraio; poi i Campionati Europei Pony in tutte e tre le discipline, nonché i Campionati Europei Children e Junior di Dressage, in programma alla Boulerie Jump di Le Mans all’inizio di agosto; i Campionati Continentali Senior di Dressage, che si terranno a Crozet alla fine dello stesso mese; infine, i Campionati Mondiali di Pony Driving, in programma a Le Pin-au-Haras a settembre. Non mancheranno i consueti eventi di alto profilo, come il CDIO 5* di Compiègne, il Jumping International de La Baule e il CHI Longines di Equita Lyon, ma anche novità come la nuova tappa della Longines Nations League di salto, in programma a Gassin, e il primo CCI 4*-S che si terrà a Chaumont-en-Vexin, nella sontuosa cornice dello Château de Bertichères
E se i Giochi Olimpici sono stati un successo, la comunità degli sport equestri ha ancora molte sfide da affrontare nei mesi e negli anni a venire, a cominciare dal concordare la propria visione del benessere dei cavalli e i cambiamenti nelle pratiche necessari affinché gli sport equestri mantengano la loro famosa licenza sociale, ovvero siano accettati dall’opinione pubblica.
fonte Gran Prix Replay
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