Unione Proprietari Galoppo: al centro dell’ultima riunione il ruolo delle Associazioni di categoria

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Il Presidente Antonio Viani: “Serve una visione a 360 gradi”

Qual è oggi il ruolo delle Associazioni di categoria nel settore ippico? È intorno a questo interrogativo che si è sviluppata l’ultima riunione dell’Unione Proprietari Galoppo (UPG), un incontro ricco di spunti e riflessioni guidato dal presidente Antonio Viani.

«Vi invito a porvi la questione e, “marzullianamente”, anche a darvi una risposta», ha detto Viani, sottolineando come il tema non sia di semplice definizione, ma rappresenti un passaggio necessario per contribuire allo sviluppo dell’Associazione e dell’intero comparto ippico. «È un dovere morale per ogni socio e appassionato», ha aggiunto.

Oltre la semplice lobby: una visione più ampia per l’ippica italiana

Antonio Viani ha ricordato come gli Statuti definiscano chiaramente la mission delle Associazioni di categoria: difendere e promuovere la realtà rappresentata e, nel caso di UPG, i Proprietari. Tuttavia, la trasposizione di questo principio nella quotidianità è tutt’altro che scontata.

«Dobbiamo chiederci cosa significhi concretamente svolgere questo ruolo», ha osservato Viani. È sufficiente agire come una lobby, influenzando le decisioni pubbliche nell’interesse dei propri associati? Secondo il presidente, la risposta è no: «Una Associazione ippica deve cercare di andare oltre, coniugando il benessere della categoria con quello dell’intero settore».

A sostegno di questa visione, Viani ha citato due esempi significativi:
il sostegno alla proposta dell’Associazione fantini di incrementare la retribuzione delle monte, una misura non immediatamente vantaggiosa per i Proprietari ma utile alla salute complessiva del comparto;
l’impegno congiunto delle Associazioni per garantire la continuità delle attività in ippodromi a rischio.

Controparti o membri della stessa squadra?

Un tema centrale affrontato durante la riunione riguarda il rapporto tra le Associazioni e il MASAF, unico organo titolato a governare l’ippica. Da un lato le categorie vengono ascoltate e coinvolte nei processi decisionali; dall’altro, la responsabilità finale resta in capo al Ministero.

«La differenza è tra sedersi ai lati opposti di un tavolo rettangolare o sedersi tutti a una tavola rotonda», ha spiegato. Un’immagine che rende evidente quanto i modelli possibili siano due – Associazioni come controparti o come membri di un’unica squadra – e quanto la scelta influisca su responsabilità, dinamiche e prospettive future.

Un tema aperto al confronto

Viani ha concluso invitando soci e appassionati a condividere le proprie riflessioni per avanzare verso una definizione più chiara e condivisa del ruolo delle Associazioni di categoria: «Mi piacerebbe che ci fosse una reale risposta da parte di tutti».

Il prossimo appuntamento sarà il 7 dicembre a Pisa, in occasione dell’edizione 2025 del Premio Unione Proprietari Galoppo, ospitato nel suggestivo scenario di San Rossore. Un momento che, oltre alla giornata di corse, rappresenterà un’importante occasione di dialogo e confronto per tutta la comunità UPG.

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