
Paolo Paini, Campione Italiano 2025: “Avantea, Il futuro dell’allevamento sportivo”

Abbiamo incontrato Paolo Paini, Campione Italiano in carica, durante il CSI3* di Wierzbna Biały Las in Polonia. Un’occasione preziosa non solo per parlare di sport, ma anche della sua esperienza ventennale come allevatore e del suo rapporto con AVANTEA, azienda leader in Europa nel campo delle biotecnologie riproduttive equine.

Paolo Paini è un cavaliere conosciuto a livello internazionale, capace di ottenere risultati ai massimi livelli, ma anche un uomo che ha saputo costruire una filosofia di lavoro stabile e duratura sui cavalli giovani e sull’allevamento. “Alleviamo da almeno vent’anni – ci racconta – e in questi anni abbiamo avuto cavalli che hanno saltato gare da 1.60 m, 1.50 m, 1.45 m in tutto il mondo. È una soddisfazione vederli crescere passo dopo passo.”
La gestione dei giovani cavalli
Il Campione Italiano ci accoglie con semplicità, spiegando la sua filosofia: “Noi preferiamo far fare loro poche gare nei primi anni, giusto lo stretto necessario per dare esperienza senza bruciare le tappe. A quattro anni al massimo partecipano a un paio di concorsi, poi crescendo aumentano gradualmente fino ai 6-7 anni. Credo che preservare la salute e il benessere del cavallo sia fondamentale per mantenerlo fresco fisicamente e mentalmente per la carriera sportiva più impegnativa.”
A casa, i giovani trascorrono molto tempo all’aperto, tra paddock e passeggiate in collina. “Secondo me – sottolinea Paolo Paini – la varietà nel lavoro di un cavallo giovane è fondamentale. È come per i bambini: più esperienze hanno, meglio crescono. I nostri cavalli stanno tanto fuori, fanno vita sana e questo li aiuta a crescere più sereni e forti”.
L’esperienza con AVANTEA
Oltre allo sport, Paolo Paini ha sempre creduto nel valore dell’allevamento. Per questo, da circa quattro-cinque anni ha iniziato a collaborare con AVANTEA, utilizzando la tecnica OPU-ICSI (prelievo degli ovociti e iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo), di cui l’azienda cremonese è pioniera.

“Con AVANTEA abbiamo ottenuto diversi puledri, alcuni già in crescita e molto promettenti. Anche cavalle importanti come Nata Prima di Ca’ San Giorgio, con cui ho ottenuto ottimi risultati sportivi tra cui il recento quinto posto nella Finale dei 7 anni ad Arezzo, hanno fatto OPU. Lei ha ancora quattro o cinque embrioni stoccati da AVANTEA. Un’altra mia cavalla, Mille Lire di Ca’ San Giorgio, ha avuto un puledro ICSI con seme di Emerald che oggi ha un anno e mezzo.”

Ma la testimonianza forse più significativa riguarda Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio, la cavalla che ha segnato la carriera di Paolo Paini. “È stata la mia cavalla più importante: con lei ho vinto Coppe delle Nazioni, Gran Premi 5*, Gran Premio Roma, ha partecipato a Calgary, ad Aachen… ha fatto tutti i concorsi più importanti. Purtroppo non può portare avanti una gravidanza in modo naturale, ma grazie ad AVANTEA ha già avuto 5-6 figli tramite OPU-ICSI, e abbiamo ancora 15-20 embrioni pronti per l’impianto. Senza queste tecniche sarebbe stato impossibile.”



Sicurezza e affidabilità della tecnica

Spesso, nel settore equestre, ci sono timori legati alle tecniche riproduttive avanzate, in particolare riguardo all’impatto sulle cavalle.
Paolo Paini, con la sua esperienza diretta, ha dichiarato: “Molte delle mie cavalle hanno continuato a gareggiare ai massimi livelli dopo l’OPU. Non ho mai notato cali di prestazione o cambiamenti caratteriali. Normalmente facciamo i prelievi nel periodo invernale, quando i cavalli sono già a riposo: dal punto di vista sportivo non mi sono mai accorto di differenze”.
L’esperienza concreta di un campione aiuta a dissipare i dubbi, è chiaro che la tecnica è non solo sicura, ma anche strategica per il futuro dell’allevamento di cavalli sportivi.
L’allevamento come passione e investimento sul futuro
Insieme alla moglie, Paolo Paini porta avanti un piccolo allevamento con fattrici che hanno gareggiato con lui a livello internazionale. “È bello veder nascere i puledri dalle cavalle con cui hai condiviso i concorsi. Non ci dedico tantissimo tempo direttamente, perché spesso sono in gara, ma seguiamo con attenzione tutte le scelte di riproduzione, gli incroci, le genealogie, la scelta dei semi. I puledri crescono in pascoli bellissimi a San Giovanni in Marignano e a tre anni tornano a casa per iniziare il lavoro”.
Grazie all’uso della OPU-ICSI, Paini può mantenere nel tempo il patrimonio genetico delle cavalle più importanti, senza doverle fermare dalla carriera sportiva o rinunciare in caso di problematiche riproduttive di vario genere.
Innovazione al servizio del cavallo sportivo
L’esperienza di Paolo Paini dimostra che l’innovazione applicata all’allevamento non è solo una possibilità, ma una risorsa preziosa. “Queste tecniche – conclude – hanno grande rilevanza soprattutto su cavalle di alto livello.”
Con la sua testimonianza, il Campione Italiano 2025 Paolo Paini, rafforza l’idea che le tecniche di riproduzione assistita applicate al cavallo sportivo, rappresentino un’opportunità concreta per il futuro dell’allevamento.
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