Valutazione delle carenze, degli squilibri e degli eccessi nutrizionali attraverso gli esami del sangue del cavallo
Il periodo invernale rappresenta una fase di transizione per gli sport equestri, per questo è un periodo cruciale per effettuare gli esami del sangue del cavallo: la stagione agonistica si è conclusa, il carico di lavoro diminuisce e l’organismo necessita di recuperare le riserve energetiche e metaboliche. Gennaio è dunque il momento ideale per effettuare un check-up nutrizionale e fisiologico, utile a impostare correttamente la dieta dei mesi successivi.

Perché monitorare i parametri ematici del cavallo?
Gli esami del sangue del cavallo forniscono informazioni preziose sul suo stato metabolico e consentono di individuare precocemente squilibri o carenze che possono comprometterne il rendimento e la salute. L’obiettivo non è solo “curare” un problema, ma prevenire alterazioni legate a stress, alimentazione inadeguata o errori gestionali.
Quali soni i parametri di maggiore interesse?
1. Profilo ematologico generale: include emocromo e valori legati all’attività midollare. Una riduzione dell’ematocrito o dell’emoglobina può indicare carenze di ferro, rame o proteine di qualità, o più spesso una risposta adattativa alla riduzione del lavoro.
2. Profilo muscolare (CK, AST): l’aumento della creatina chinasi (CK) o dell’aspartato aminotransferasi (AST) può segnalare stress muscolare residuo, recupero incompleto o errori nella gestione dell’esercizio. Questi valori vanno interpretati con attenzione in relazione al livello di allenamento e alla dieta proteico-energetica.
3. Profilo epatico: parametri come GGT e bilirubina forniscono indicazioni sullo stato funzionale del fegato, organo chiave nel metabolismo dei nutrienti e nella detossificazione. Una dieta eccessivamente ricca di amidi o povera di antiossidanti può contribuire a sovraccaricare la funzionalità epatica.
4. Triglieceridi e colesterolo: valori elevati segnalano alterazioni del metabolismo lipidico e possibile lipidosi epatica, soprattutto nei cavalli sovrappeso o nei pony con ridotta attività invernale.
5. Profilo minerale ed elettrolitico: sodio, potassio, cloro, magnesio e calcio sono fondamentali per la corretta funzione muscolare e la reidratazione. Valori alterati possono derivare da inadeguato reintegro elettrolitico dopo la stagione sportiva o da un consumo ridotto d’acqua durante l’inverno. Il magnesio basso è associato a iperreattività muscolare e nervosismo.
6. Profilo del ferro e metabolismo dell’ossigeno: ferritina, ferro sierico e capacità legante del ferro (TIBC) permettono di valutare lo stato del metabolismo del ferro e prevenire anemie subcliniche, frequenti nei cavalli sportivi a fine stagione.
7. Urea e proteine: un aumento dell’urea può indicare eccesso proteico, disidratazione o ridotta efficienza epatica. Al contrario, valori bassi suggeriscono dieta povera di proteine digeribili o ridotto assorbimento intestinale. La riduzione delle proteine totali o dell’albumina può essere correlata a carenze qualitative delle fonti proteiche.

Come si interpretano e quali sono le azioni correttive?
Il monitoraggio deve sempre essere integrato con la valutazione della condizione corporea (BCS),del programma di lavoro,della razione alimentare effettivamente somministrata.
Su questa base, si possono pianificare interventi nutrizionali mirati, come: incremento del livello proteico e/o aminoacidico nei soggetti in recupero muscolare con l’utilizzo di nuclei/balancer, l’aggiunta di antiossidanti (vitamina E e Selenio) o vitamine del gruppo B nei cavalli con profilo epatico alterato o mangimi complementari che supportino la funzionalità epatica. Durante il periodo di riposo, la riduzione del lavoro con dieta troppo energetica può indurre accumulo lipidico, il monitoraggio epatico consente di adeguare tempestivamente la razione. Infine, il bilanciamento elettrolitico per cavalli con valori di sodio e cloro ridotti è un’ottima azione correttiva.

Un controllo ematico eseguito tra dicembre e gennaio rappresenta un investimento strategico per la salute e la performance del cavallo sportivo. Permette di personalizzare la razione in base allo stato fisiologico individuale e di impostare un piano di alimentazione e integrazione realmente efficace per affrontare in modo ottimale la nuova stagione agonistica.
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