
“Segui il tuo istinto”: una conversazione con la giovane stella del salto ostacoli Molly Hughes Bravo

Abbiamo incontrato Molly Hughes Bravo a El Jadida, in Marocco, durante l’ultima tappa del Royal Tour d’Amoroso. Nonostante un mese intensissimo, tra gare in Portogallo, Marocco e con il Sunshine Tour ormai alle porte, la giovane amazzone irlandese ci accoglie con il suo sorriso sereno e la calma tipica di chi sa esattamente dove vuole arrivare.
È stata una tappa particolarmente positiva per Molly: si è infatti classificata terza nel Gran Premio World Cup 4* da 1,55 m con HHS Tokyo, un altro cavallo straordinario sviluppato dall’Hughes Bravo Stud. Un risultato che, come racconta con un sorriso, “è stato davvero gratificante per tutto il team.”
“Sono nata in mezzo ai cavalli.”
Quando le chiediamo come sia iniziata la sua avventura nel mondo del salto ostacoli, Molly risponde senza esitazione:
“Sono fortunata perché entrambi i miei genitori saltavano ad alto livello,” spiega. “Mia madre viene da una famiglia molto legata ai cavalli — è stato mio nonno a fondare il maneggio di casa. Quindi sì, sono praticamente nata in mezzo ai cavalli e alle persone che li amano. È stata una grande fortuna.”
Un inizio che ha tracciato la strada per una carriera già promettente a livello internazionale.
I cavalli che hanno fatto la differenza
È impossibile parlare con Molly senza percepire l’affetto e la gratitudine che prova per i suoi cavalli. Quando le chiediamo quale sia stato il più influente nella sua carriera, non ha dubbi:
“Negli ultimi anni direi Mercedes, la mia cavalla grigia,” racconta. “Ha solo otto anni, ma la monto da quando ne aveva cinque. È migliorata anno dopo anno — ha vinto molte finali per giovani cavalli e persino il Campionato del Mondo lo scorso anno con un altro cavaliere. Qualche settimana fa siamo arrivate seconde nel nostro primo Gran Premio due stelle insieme, e sono davvero orgogliosa del suo percorso.”
Poi aggiunge con entusiasmo:
“Anche HHS Tokyo è un cavallo incredibile — talentuoso, attento e sempre generoso. È stato cresciuto e formato nel nostro Hughes Bravo Stud, quindi quel podio a El Jadida è stato ancora più speciale.”
Dai pony ai cavalli
Come molti grandi cavalieri, anche Molly ha costruito le proprie basi nel mondo dei pony e delle categorie giovanili.
“Da piccola ho fatto tante competizioni con i pony e campionati giovanili,” ricorda. “Quando ho potuto partecipare a show come Stoccarda o Lione — anche se erano solo categorie pony — trovarmi in mezzo a grandi cavalieri e in arene così importanti mi ha fatto capire che volevo arrivare fin lì anche con i cavalli.”
Costruire fiducia
Per Molly, la chiave del successo con un cavallo è una sola: la fiducia reciproca.
“È fondamentale che tra te e il cavallo ci sia fiducia,” afferma. “Se non c’è fiducia, non puoi costruire nulla. È la base di tutto — da lì puoi lavorare su qualsiasi altra cosa.”
Una giornata tipo
A casa, le giornate di Molly sono intense e ben organizzate:
“Iniziamo verso le sette e mezza, e monto circa sette o otto cavalli al giorno,” racconta. “Facciamo una pausa pranzo verso l’una, poi si ricomincia nel pomeriggio fino alle cinque. La sera cerco di avere una vita normale: uscire con gli amici, andare a qualche festa… È importante mantenere un equilibrio.”
Durante l’estate, però, la routine cambia: la stagione dei concorsi non lascia molto spazio ai momenti liberi.
La concentrazione in gara
Prima di entrare in campo, Molly segue un suo rituale mentale:
“Cerco di concentrarmi, di ripassare il percorso nella mia testa e di non agitarmi troppo,” spiega. “Penso al piano e a come posso metterlo in pratica.”
Una lucidità che, come si è visto a El Jadida, le permette di gestire al meglio anche le prove più impegnative.

Le sfide per i giovani cavalieri
Il salto ostacoli è uno sport meraviglioso, ma anche impegnativo, soprattutto per i giovani.
“Ci sono sempre sfide mentali,” ammette Molly. “Vorresti che tutto andasse sempre alla perfezione, ma alla fine dei conti stai lavorando con un animale, e questo non è mai scontato. Ho imparato a non essere troppo dura con me stessa, ad accettare gli errori e a migliorare. Anche se a volte devo ancora ricordarmelo!”
Ispirazioni
Quando le chiediamo chi siano i cavalieri che più ammira, la risposta è immediata:
“In questo momento ci sono tantissime donne bravissime,” dice. “Ad esempio Sophie Hinners: è incredibile. La vedo spesso montare giovani cavalli e cavalli da Gran Premio; ha un tocco fantastico ed è fortissima, nonostante sia piccola di statura. Per me è una delle migliori.”
Sogni ancora da realizzare
Anche con tanti successi alle spalle, Molly guarda avanti con determinazione:
“Show come Aachen, Spruce Meadows o il cinque stelle di Dublino sono eventi leggendari,” racconta. “Entrare al galoppo in un’arena così deve essere una sensazione unica. Sarebbe un sogno poterci gareggiare.”
Con una vita così piena, Molly sa quanto sia importante ogni tanto staccare.
Trovare l’equilibrio
“È fondamentale trovare un equilibrio,” riflette. “Bisogna programmare qualche giorno di pausa per ricaricare le energie. Se non lo fai, rischi di non fermarti mai — e non puoi essere al 100% tutto il tempo.”
“Segui il tuo istinto.”
Alla domanda su quale consiglio le sia rimasto più impresso nel tempo, sorride:
“Segui il tuo istinto,” dice. “Puoi ascoltare tutti e prendere qualcosa da ognuno, ma alla fine devi fare anche delle scelte tue. È tra te e il tuo cavallo, alla fine. Fidati di quello che senti.”
Ed è proprio quell’istinto — unito alla sensibilità, alla calma e alla determinazione — che rende Molly Hughes Bravouna delle giovani promesse più interessanti del circuito internazionale.
Prossima tappa: il Sunshine Tour, dove Molly continuerà a costruire una stagione straordinaria insieme a Mercedes, HHS Tokyo e al resto del team Hughes Bravo Stud.
Valentina Sozzi – PH – Vs Media
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