Mounted Games: Andrea Piazza racconta il successo del Trofeo Sperimentale FISE 2025 e le prospettive per il 2026

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Andrea Piazza e il Presidente della FISE Marco Di Paola

All’Arezzo Equestrian Centre si è conclusa la finale del Trofeo Sperimentale Mounted Games FISE 2025, un progetto nato per rispondere a esigenze pratiche e per promuovere una crescita più ampia e sostenibile della disciplina. Al termine dell’evento, Andrea Piazza, referente sportivo FISE per i Mounted Games, ha tracciato con noi un bilancio di questa prima edizione, spiegando la genesi del trofeo, l’andamento della stagione e le novità su cui la Commissione Consultiva sta lavorando per il 2026.

Un’idea nata ascoltando famiglie, tecnici e territori

Andrea Piazza racconta che l’idea di creare un trofeo diviso in due circuiti risale all’anno scorso, dopo essersi confrontato più volte con famiglie e istruttori su una difficoltà che negli ultimi anni è diventata sempre più evidente.

«Le gare nazionali richiedono spostamenti lunghi e impegnativi, e noi del mondo MG siamo quasi sempre tutti presenti» ci spiega. «Questo significa molti giorni di assenza da scuola per i ragazzi e altrettanti giorni di ferie per i genitori. Le trasferte comportano costi importanti e per alcune regioni diventano quasi proibitive. Da qui è nata la proposta di dividere il circuito in due parti, una per il Nord e una per il Sud, rendendo tutto più semplice, più rapido e più sostenibile per tutti».

Ne è nato un calendario composto da quattro tappe, due al Centro-Nord e due al Centro-Sud, come ci aveva spiegato anche Andrea Farinetti, che fin da subito hanno registrato un’adesione superiore alle aspettative (leggi l’intervista ad Andrea Farinetti).

Ogni appuntamento ha accolto tra i 150 e i 160 cavalli, un numero che ha soddisfatto gli organizzatori e ha confermato la validità di un format che permette di concentrare tutto in un fine settimana, riducendo costi e tempi di trasferta. Anche la finale di Arezzo ha mantenuto alto l’interesse: 240 cavalli in campo, un livello tecnico elevato e grande partecipazione.

Un trofeo che ha convinto tutti e che sarà confermato nel 2026

Visto l’ottimo riscontro, la domanda era inevitabile: il trofeo tornerà anche l’anno prossimo? Piazza non ha esitazioni.

«Assolutamente sì. Tutti hanno apprezzato la formula, che è risultata più ‘smart’, più leggera ma allo stesso tempo stimolante per gli atleti. Ci sono alcune cose da rivedere, soprattutto nel regolamento, perché il primo anno è sempre complesso e qualche dettaglio sfugge».

Una finale di alto livello tecnico

Le finali svolte ad Arezzo hanno riunito tutti i migliori binomi del circuito, rendendo inevitabilmente la competizione più impegnativa. Piazza evidenzia come la formula “a coppie” abbia alzato ulteriormente l’asticella.

«Quando si passa da squadre di cinque cavalieri a coppie, cambiano completamente le dinamiche. I margini sono più stretti, gli errori pesano di più e la concentrazione deve essere massima. Si sono viste finali davvero belle, con cavalieri preparati e cavalli gestiti in maniera impeccabile. È stato un bel segnale per tutto il movimento».

Un settore in crescita, trainato dai giovani

Guardando al futuro, Piazza riconosce che i Mounted Games attraversano un momento particolare: da un lato, alcuni cavalieri della categoria Open, spesso universitari, potrebbero allontanarsi per motivi di vita; dall’altro però il numero di giovani che hanno ottenuto quest’anno il rilascio del brevetto è stato molto alto e mostra un settore in espansione.

«Il ricambio generazionale è fondamentale» sottolinea. «E quest’anno abbiamo visto tantissimi ragazzi ottenere il brevetto, segno che la base è ampia e motivata. Chi uscirà dal settore Open sarà compensato — anzi superato — dai numeri dei più giovani. Questo ci permette di guardare al futuro con grande ottimismo».

Regolamenti, sicurezza e benessere: l’Italia come riferimento

Nel 2026 la Commissione Consultiva Mounted Games, di cui Piazza fa parte, sarà impegnata in un importante lavoro di revisione dei regolamenti nazionali, anche alla luce delle nuove proposte dell’ente internazionale.

Piazza racconta che l’Italia è già molto avanti su temi come la sicurezza e tutela del cavallo, tanto da anticipare in molti casi le linee guida internazionali. «Noi siamo abituati a lavorare con controlli veterinari regolari, imboccature dolci, attrezzature non coercitive e un’attenzione continua alla loro salute. È un’impostazione che appartiene alla nostra cultura e che ci distingue. Il benessere non è uno slogan, è un fatto concreto e quotidiano».

A conferma di questo spirito, Piazza cita un aneddoto che rende bene l’idea. «L’International Mounted Games Association sta iniziando ora a sperimentare l’uso del bitless, mentre in Italia lo utilizziamo da anni, con certificato veterinario. Abbiamo già cavalli che competono in sicurezza senza imboccatura e lo fanno molto bene. Direi che siamo più avanti di quanto a volte ci riconosciamo».

Nuovo iter di selezione e un grande progetto dedicato ai giovani

Tra le principali novità per il 2026 ci sarà un nuovo iter di selezione degli atleti che rappresenteranno l’Italia agli Europei e ai Mondiali, un progetto su cui la commissione lavora da mesi e che, secondo Piazza, è ormai prossimo all’approvazione. L’obiettivo è rendere il percorso più chiaro, meritocratico e strutturato.

Oltre a questo, la FISE ha già annunciato uno stage federale di sviluppo dedicato esclusivamente alle categorie Under 12, Under 15 e Under 18, che si terrà il 27 e 28 dicembre ad Arezzo. A guidarlo sarà il tecnico federale Filippo Chiarenza, affiancato da preparatori atletici e mental coach. «È un’iniziativa nuova, pensata proprio per far crescere chi rappresenterà il nostro futuro. Gli Open non parteciperanno, perché questo momento è dedicato ai giovani e alle loro potenzialità».

Il cavallo al centro: una filosofia, non una moda

Parlando di benessere, Andrea Piazza tiene a chiarire un concetto che considera fondamentale. «Il cavallo è un atleta, ma soprattutto è un compagno. Nei Mounted Games noi lavoriamo da anni con il massimo rispetto: imboccature dolci, niente speroni, niente frustini, niente strumenti coercitivi. È un modo di vivere il rapporto uomo-cavallo che ci appartiene. Siamo fortunati perché la disciplina stessa incoraggia uno stile naturale, fatto di equilibrio e fiducia reciproca».

Classifiche Finale del Trofeo Sperimentale all’Arezzo Equestrian Centre

UNDER 12 PRO

Classifica Finale per UNDER 12 PRO
La coppia: BOCCACINO Leonardo e OLIVIERI Giorgia
con un punteggio complessivo di 100,0

OPEN PRO

Classifica Finale per OPEN PRO
La coppia: RUSSO Andrea e FILIGHEDDU Andrea Mario
con un punteggio complessivo di 88,0

UNDER 15

Classifica Finale per UNDER 15
La coppia: DELL’AMICO Alessia e BRUSCHI Alice
con un punteggio complessivo di 92,0

UNDER 18

Classifica Finale per UNDER 18
La squadra vincente (3 cavalieri):
BASSI Tommaso – MONTOSCHI Martina – BASSI Riccardo
con un punteggio complessivo di 66,0

OPEN

Classifica Finale per OPEN
La squadra/coppia: MINUTELLA Aurora – GUALTIEROTTI Elisa
con un punteggio complessivo di 92,0

UNDER 15 PRO

Classifica Finale per UNDER 15 PRO
La coppia: LERMA Amarilli e GAROIA Giacomo
con un punteggio complessivo di 103,0

UNDER 18 PRO

Classifica Finale per UNDER 18 PRO
La coppia: NERI Viola e ROMANELLI Chiara
con un punteggio complessivo di 90,0

HSJ x FISE

AC

In foto: Andrea Piazza e il Presidente FISE Marco Di Paola – Marco Proli (c)

© Riproduzione riservata.

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