Preparazione fisica del cavaliere: stabilità del bacino e controllo del baricentro nelle tre andature
All’interno del percorso dedicato alla preparazione fisica del cavaliere, la stabilità del bacino rappresenta uno dei pilastri per costruire un assetto efficiente, simmetrico e capace di comunicare in modo chiaro con il cavallo. Dal punto di vista biomeccanico, il bacino è il centro di trasferimento delle forze tra tronco e arti inferiori: è qui che si gestiscono assorbimento, mobilità e controllo, tre componenti essenziali del gesto equestre.
Un bacino stabile non significa rigido: deve essere capace di seguire le oscillazioni del cavallo con micro-regolazioni coordinate, senza perdere allineamento o generare movimenti compensatori. Quando questo non accade, il corpo del cavaliere risponde con tensioni eccessive, rimbalzi o rotazioni indesiderate che interferiscono con la qualità dell’assetto e degli aiuti.
Il ruolo del bacino nelle tre andature
- Passo: Genera un movimento tridimensionale: oscillazioni verticali, avanzamento e leggere rotazioni laterali. Dal punto di vista tecnico, il cavaliere deve permettere al bacino di seguire questo percorso senza irrigidirsi.
Esempio pratico: chi irrigidisce il bacino tende a muovere eccessivamente le spalle o a “ondeggiare” con il busto, mentre un buon controllo permette di rimanere centrati e fluidi. - Trotto: L’oscillazione verticale aumenta e richiede capacità di assorbimento. Il bacino deve adeguarsi al ritmo senza rimbalzi o perdita di allineamento.
Esempio pratico: se il bacino non controlla l’impatto, il cavaliere rimbalza, perde precisione delle gambe e irrigidisce le mani. - Galoppo: richiede controllo della flesso-estensione ritmica del cavallo. Il bacino deve seguire il movimento senza anticiparlo o rimanere indietro, mantenendo un baricentro stabile.
Esempio pratico: quando il controllo non è adeguato, il cavaliere tende a cadere in avanti sulle spalle del cavallo o perde il tempo di galoppo nei cambi di ritmo.
Perché il controllo del baricentro è determinante?
Il baricentro è il punto da cui dipende l’equilibrio del cavaliere. Un baricentro stabile:
- riduce le oscillazioni inutili del busto
- permette di mantenere simmetria e controllo nelle transizioni
- migliora la qualità delle linee, delle girate e dell’avvicinamento al salto
- evita carichi eccessivi sulla schiena o sulle spalle del cavallo

Nella pratica, quando il baricentro si sposta in modo involontario, il cavallo lo percepisce come un aiuto incoerente: la comunicazione perde precisione e aumenta la probabilità di errori tecnici.
Per sviluppare stabilità del bacino e controllo del baricentro è necessario un lavoro specifico, progressivo e orientato alla funzione richiesta in sella. Di seguito una selezione di esercizi adatti a costruire stabilità dinamica e controllo attivo.
- Pelvic tilt controllato (antiversione e retroversione)
Obiettivo: migliorare il controllo fine del bacino.
Riferimento tecnico: essenziale per seguire le oscillazioni delle tre andature.
- Dead bug
Obiettivo: stabilità del core profondo con movimento degli arti.
Riferimento tecnico: riproduce la condizione in cui mani e gambe lavorano mentre il tronco resta stabile.
- Swing controllato
Obiettivo: capacità di gestire forze verticali e controllo del bacino in movimenti dinamici.
Riferimento tecnico: allenamento utile per trotto seduto, cambi di ritmo e approccio al salto.

La stabilità del bacino è la base di un assetto efficace. Un cavaliere che controlla il proprio bacino segue il movimento del cavallo senza irrigidirsi, mantiene un baricentro centrato e comunica aiuti più chiari e leggibili. Lavorare in modo mirato su stabilità, mobilità e controllo permette di migliorare ogni aspetto della performance: equilibrio, precisione, continuità tecnica e armonia con il cavallo.
Scritto da Sofia Caniato
Equestrian Performance Coach
Laureata Magistrale in Scienze dello Sport e della Preparazione Fisica
Instagram: @sofiacaniato_coach
© Riproduzione riservata.





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