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La Cultura Equestre del Marocco: El Jadida al Cuore di un Patrimonio Vivente
Il rapporto tra il Marocco e il cavallo affonda le sue radici in secoli di storia, leggende tribali e tradizioni che ancora oggi plasmano l’identità del Paese. Tra le città che incarnano al meglio questa eredità spicca El Jadida, rinomata per i suoi eventi equestri e per essere la tappa conclusiva della prestigiosa Moroccan Royal Tour, il circuito internazionale composto da tre grandi competizioni.
Un Legame Antico e Profondo
Fin dall’epoca delle tribù amazigh e arabe, il cavallo ha rappresentato molto più di un semplice mezzo di trasporto. Era compagno di viaggio, risorsa per la guerra e simbolo di status. Con il passare dei secoli, la relazione si è trasformata in un’arte codificata, visibile soprattutto nella tbourida, la celebre fantasia marocchina: una cavalcata sincronizzata che mette in scena coraggio, disciplina e un senso quasi rituale dell’onore.
Il cavallo, e in particolare l’Arabo-Berbero, è celebrato in poemi, canti popolari e feste tradizionali. La sua figura richiama fierezza, eleganza e resistenza: qualità che i marocchini sentono profondamente proprie.
El Jadida: Quando la Tradizione Incontra la Modernità
Situata sulla costa atlantica, El Jadida è un punto d’incontro tra architetture portoghesi, campagne fertili e antiche usanze tribali. Questa miscela culturale ha reso la città un crocevia naturale dell’allevamento e dell’arte equestre.
Un Terreno Fertile per Allevatori ed Esperti
La regione circostante, in particolare Doukkala e Abda, è nota per la qualità dei suoi cavalli Arabo-Berberi. Durante le fiere e i raduni di El Jadida, allevatori, artigiani e veterinari arrivano da tutto il Paese per scambiare conoscenze, presentare nuove linee di sangue e partecipare a competizioni di tbourida e salto ostacoli.
Per molte famiglie del posto, crescere un cavallo è quasi un’eredità di famiglia: un sapere tramandato di generazione in generazione.
Il Parc d’Expositions: Il Grande Palcoscenico
Il Parc d’Expositions d’El Jadida è diventato negli ultimi anni una delle sedi più importanti per gli eventi equestri marocchini. Durante le grandi esposizioni annuali, gli spazi si trasformano in una città nella città: arene da concorso, stand di artigianato, aree per dimostrazioni di tbourida, conferenze tecniche e presentazioni di razze.
È qui che tradizione e sport moderno convivono con naturale armonia.
La Moroccan Royal Tour: Tre Tappe, un Solo Spirito
La Moroccan Royal Tour (MRT) è uno dei circuiti internazionali più seguiti del continente africano. Si compone di tre tappe consecutive, ognuna ospitata in una diversa città marocchina. Ogni anno partecipano cavalieri provenienti da Europa, Medio Oriente e Africa, attirati dalla qualità dei percorsi e dall’atmosfera unica degli eventi.
El Jadida, la Tappa Finale
La tappa conclusiva si svolge tradizionalmente a El Jadida, che chiude il circuito con una combinazione spettacolare di:
- competizioni internazionali di salto ostacoli,
- dimostrazioni di tbourida,
- incontri tra allevatori, tecnici e appassionati,
- un vasto salone dedicato all’intera filiera del cavallo.
È la chiusura ideale: un momento in cui l’equitazione sportiva incontra il patrimonio culturale marocchino in tutta la sua intensità.
Il Cavallo nella Società Marocchina di Oggi
Che si tratti di villaggi rurali o città moderne, il cavallo rimane un simbolo nazionale. Nelle campagne rappresenta il lavoro, la terra e le radici. Nelle città è legato alla memoria, all’estetica e alla fierezza culturale.
A El Jadida, questo legame è particolarmente vivo: il cavallo è parte della vita quotidiana, delle feste, delle tradizioni familiari e dell’immagine stessa della città. Le grandi manifestazioni equestri non fanno che rafforzare questo sentimento.
Un Patrimonio che Continua a Crescere
La cultura equestre marocchina non è un ricordo del passato; è una realtà in continua evoluzione. Con la Moroccan Royal Tour e la centralità di El Jadida, il Marocco dimostra di saper custodire la propria storia dando allo stesso tempo spazio allo sport contemporaneo.
Ogni anno, quando il circuito si conclude sulla costa atlantica, ciò che si celebra non è solo una competizione: è l’identità stessa di un Paese che continua a camminare — anzi, a galoppare — con fierezza verso il futuro.
Valentina Sozzi
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