Dalla tradizione alle biotecnologie: come nasce un centro di eccellenza nella riproduzione equina

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Sébastien Neyrat

La storia di Béligneux Le Haras è il risultato di un percorso lungo, costruito nel tempo, in cui tradizione e innovazione si sono integrate nel corso del tempo. Al centro di questa evoluzione c’è Sébastien Neyrat, figura che incarna una visione moderna dell’allevamento sportivo, che ha saputo coniugare cultura del cavallo, rigore scientifico e capacità imprenditoriale.

Le sue radici affondano in una dimensione profondamente equestre, vissuta non come scelta professionale iniziale, ma come ambiente naturale.
Come racconta lui stesso: «Sono nato e cresciuto in una famiglia profondamente legata ai cavalli e all’allevamento. Fin da giovanissimo sono stato immerso nel mondo delle fattrici, dei puledri e degli stalloni, molto prima che diventasse la mia professione. Questa cultura da vero uomo di cavalli mi ha dato un profondo rispetto per l’animale e il gusto per il lavoro fatto bene, due valori che restano ancora oggi il fondamento di Béligneux Le Haras.»

È proprio questo equilibrio tra passione e metodo che lo porta a intraprendere studi di tipo scientifico, con l’obiettivo non di allontanarsi dal cavallo, ma di comprenderlo meglio, soprattutto nella sua dimensione riproduttiva.

La carriera di Neyrat prende forma sul campo, a stretto contatto con cavalli e allevatori, in un apprendimento continuo che passa dall’operatività quotidiana alle responsabilità gestionali.
Come spiega: «Dopo studi a indirizzo scientifico, ho scelto di specializzarmi nella riproduzione equina e nella gestione degli stalloni. Ho iniziato come responsabile di inseminazione e stalloni, lavorando direttamente con le cavalle e gli allevatori, prima di assumere progressivamente maggiori responsabilità all’interno del centro di riproduzione di Châtenay, gestito dalla mia famiglia da diversi decenni.»

Questa esperienza diretta mette in luce un limite strutturale del settore: la frammentazione delle competenze e dei servizi. Troppo spesso l’allevatore è costretto a interfacciarsi con più soggetti, perdendo visione d’insieme e coerenza progettuale.

Da qui nasce l’idea di costruire un centro di riproduzione realmente integrato, capace di unire clinica, gestione del seme degli stalloni e biotecnologie avanzate.
Neyrat individua questo passaggio come una tappa decisiva: «Uno dei momenti chiave del mio percorso è stato lo sviluppo di un centro di riproduzione veramente completo, in grado di combinare l’esperienza di una clinica specializzata in ginecologia equina con una gestione degli stalloni di alto livello: tutte le forme di inseminazione, il trasferimento embrionale e la raccolta e utilizzo di seme fresco, refrigerato e congelato.»

Questa struttura nasce come partner dell’allevatore. Per Neyrat, ogni scelta riproduttiva deve essere pensata come un progetto a medio-lungo termine, in cui genetica, sport e mercato dialogano costantemente.


Come sottolinea lui stesso: «Quando consigliamo un accoppiamento, il nostro primo riflesso non è parlare subito di pedigree, ma chiedere quale sia il progetto dell’allevatore. Produrre un cavallo per un amatore, per un professionista o per un mercato molto precoce sono equazioni completamente diverse.»

Il vero punto di svolta arriva nel 2019, con l’introduzione dell’ovum pick-up associato alla tecnica ICSI. Una decisione che Sébastien Neyrat definisce strategica e non improvvisata, perché richiede competenze scientifiche e standard qualitativi elevatissimi. È in questo contesto che nasce la collaborazione con Avantea, laboratorio di riferimento internazionale nella biotecnologia riproduttiva equina.


Neyrat racconta: «Nel 2019 abbiamo compiuto un passo decisivo con lo sviluppo dell’ovum pick-up combinato con la tecnica ICSI. Sapevamo che questa tecnologia sarebbe diventata uno strumento fondamentale per certi profili di cavalle e stalloni, ma non volevamo improvvisare. Cercavamo un partner che avesse una padronanza totale di queste tecniche, ed è così che è nata la collaborazione con Avantea.»

Il rapporto con Avantea va ben oltre una semplice esternalizzazione del laboratorio. È un vero percorso di formazione, trasferimento di know-how e costruzione di protocolli condivisi.


Come spiega Neyrat: «Avantea ci ha formati, condividendo i propri protocolli, i propri standard e una cultura orientata ai risultati. Poi abbiamo costruito insieme un’organizzazione molto strutturata: noi gestiamo tutta la parte clinica e operativa, Avantea si occupa della componente di laboratorio, con scambi costanti su risultati, protocolli e casi specifici.»

Grazie a questa sinergia, Béligneux Le Haras conosce una crescita rapidissima, diventando in pochi anni uno dei tre principali centri di ovum pick-up in Europa, leader in Francia, con un’offerta unica nel suo genere.


Neyrat sottolinea: «In pochi anni siamo diventati uno dei tre maggiori centri di ovum pick-up in Europa, il leader in Francia e l’unico a offrire un servizio veramente all inclusive: dalla scelta dello stallone fino al parto, con cure neonatali di altissimo livello.»

Parallelamente, la visione di Neyrat si arricchisce del doppio ruolo di gestore di centro riproduttivo e allevatore diretto. Béligneux Le Haras produce ogni anno decine di puledri, esperienza che alimenta una riflessione continua sulla selezione genetica e sul rapporto tra sport e allevamento.


Come afferma: «Operiamo su due livelli: da un lato come centro di riproduzione e gestione stalloni, dall’altro come allevatori veri e propri. Questa doppia prospettiva influenza profondamente il nostro modo di selezionare e di consigliare gli allevatori.»

Un elemento centrale di questa filosofia è il benessere animale, che per Neyrat non è negoziabile. Ogni protocollo, ogni scelta organizzativa viene valutata anche in funzione dell’impatto sulla cavalla, atleta oggi e fattrice domani.

Come spiega con chiarezza: «Il benessere animale è assolutamente inseparabile dal nostro lavoro. Quando sviluppiamo una nuova tecnica o adattiamo un protocollo, il comfort e la sicurezza della cavalla sono elementi determinanti fin dall’inizio.»

Guardando al futuro, Sébastien Neyrat vede Béligneux Le Haras come un ponte tra mondi diversi: sport di alto livello, allevamento responsabile e biotecnologie avanzate, con Avantea che continua a rappresentare un riferimento scientifico imprescindibile.


La sua ambizione è chiara: «Mettere la tecnologia al servizio della vita, e non il contrario. Le biotecnologie non sono un fine, ma strumenti per produrre cavalli sportivi d’élite, rispettando il cavallo, l’allevatore, il cavaliere e una visione sempre più sostenibile dell’allevamento.»

Ed è proprio da qui che prende forma il passo successivo. Se questo primo capitolo racconta la nascita di una visione e di un modello organizzativo, nel prossimo approfondimento entreremo nel cuore della strategia che ha trasformato Béligneux Le Haras in un riferimento europeo: l’OPU–ICSI come strumento concreto di pianificazione genetica, il ruolo chiave di Avantea nel laboratorio e l’impatto reale di queste tecnologie sull’allevamento sportivo moderno.

La seconda parte sarà dedicata a capire come e perché l’OPU–ICSI, oggi, non sia più solo una tecnica, ma una vera strategia di allevamento.

© Riproduzione riservata.

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