Dominare o collaborare?
Due visioni opposte del rapporto tra uomo e cavallo. Collaborare è l’atteggiamento migliore.
Per secoli il cavallo è stato visto come uno strumento da controllare: un mezzo di trasporto, un’arma di guerra, una forza lavoro. Da questa visione nasce l’idea di dominare il cavallo, piegandolo alla volontà umana. Oggi, però, sta emergendo con forza un approccio diverso, più etico e consapevole: collaborare con il cavallo. La differenza tra questi due modi di rapportarsi non è solo tecnica, ma profondamente culturale e morale.
Dominare, controllo e sottomissione
Dominare significa imporre. In questo modello l’uomo si pone al di sopra del cavallo, utilizzando la forza fisica, la coercizione o la paura per ottenere obbedienza. Il cavallo deve “ubbidire”, spesso senza che vengano considerati i suoi bisogni emotivi, il suo linguaggio o il suo stato mentale.
Questo approccio può produrre risultati apparenti nel breve termine, ma ha un costo elevato: stress, chiusura emotiva, comportamenti problematici e, in alcuni casi, vera e propria sofferenza. Un cavallo dominato non collabora davvero: si sottomette per evitare una punizione, non perché comprende o condivide ciò che gli viene chiesto.
Collaborare, fiducia e comunicazione
Collaborare, invece, significa costruire una relazione basata su rispetto, ascolto e fiducia reciproca. Il cavallo non è visto come un oggetto da usare, ma come un essere senziente, con emozioni, paure e capacità comunicative molto sviluppate.
In questo approccio l’uomo impara a leggere il linguaggio del cavallo, a gestire le proprie emozioni e a proporsi come guida affidabile, non come tiranno. La collaborazione nasce quando il cavallo si sente al sicuro e compreso: segue l’uomo perché si fida, non perché ha paura.
Un cambiamento di mentalità
La vera differenza tra dominare e collaborare non sta solo nei metodi di addestramento, ma nella mentalità. Dominare parte dall’idea che il cavallo debba adattarsi all’uomo a ogni costo. Collaborare riconosce che anche l’uomo deve mettersi in discussione, imparare, rallentare.
Collaborare richiede più tempo, più consapevolezza e più responsabilità. Ma restituisce molto di più: un rapporto autentico, un cavallo sereno e una crescita personale profonda per chi sceglie questa strada.
Una lezione che va oltre il cavallo
Il cavallo, in fondo, ci insegna qualcosa che va oltre l’equitazione: la vera forza non è il controllo, ma la relazione. Dominare può sembrare più facile, ma collaborare è ciò che costruisce legami duraturi, dentro e fuori dal maneggio.
Scegliere la collaborazione significa scegliere un modo più umano, rispettoso e maturo di stare nel mondo — insieme agli animali e alle persone.
HSJ – RL
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