Quando l’intestino parla. Capire i disordini digestivi del cavallo e il rischio di coliche. Perché la salute gastrointestinale è il primo alleato del benessere equino.

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Quando l’Intestino Parla: Capire i disordini digestivi del cavallo e il rischio di coliche

Le coliche sono è certamente uno dei problemi di salute più temuti dai proprietari di cavalli.

Sebbene il termine possa sembrare generico, indica qualsiasi forma di dolore addominale e, in molti casi, è legata a disordini digestivi che compromettono il funzionamento dell’intestino. Capire come e perché accade è fondamentale per prevenire situazioni di emergenza.

Un apparato digerente delicato

Il cavallo è un erbivoro monogastrico con un sistema digestivo complesso e sensibile. La fermentazione avviene principalmente nel grosso intestino, dove una comunità di microrganismi trasforma le fibre in energia. Qualsiasi alterazione — cambiamenti di dieta, stress, scarsa idratazione — può disturbare questo equilibrio.

l cavallo, con il suo apparato digerente lungo e sorprendentemente delicato, vive in un equilibrio costante che può essere interrotto anche da variazioni minime dell’ambiente o dell’alimentazione. A differenza dei ruminanti, possiede uno stomaco relativamente piccolo e un colon enorme, nel quale avviene la fermentazione microbica delle fibre: un processo complesso che dipende da una comunità vastissima di batteri, lieviti e protozoi. Quando questo ecosistema interno si altera, spesso per cambi repentini di dieta, stress, disidratazione o ridotta motilità, il risultato è una cascata di eventi che conduce a disordini digestivi. Il rallentamento del transito intestinale, l’accumulo di materiale non digerito, la produzione eccessiva di gas e le variazioni del pH creano un ambiente irritato, ipersensibile e predisposto al dolore. Nel cavallo, il dolore addominale non è mai un segnale isolato: è il linguaggio attraverso cui l’intestino comunica che la sua fisiologia non sta funzionando come dovrebbe. La colica nasce proprio da questo dialogo interrotto. L’intestino dilatato può perdere motilità e, nei casi più gravi, compiere spostamenti o torsioni che mettono in pericolo la sua vascolarizzazione. Il cavallo reagisce con inquietudine, sudorazione, tentativi di rotolarsi e rifiuto del cibo: manifestazioni esteriori di un tumulto interno molto più profondo. L’aspetto più insidioso è che molte delle cause che conducono alla colica appartengono alla quotidianità; un cambio improvviso di fieno, un lungo periodo in box senza movimento, un abbeveraggio insufficiente durante le stagioni fredde o un viaggio che altera i ritmi circadiani dell’animale. La prevenzione, più che una pratica tecnica, diventa allora un modo di osservare il cavallo nel suo insieme, comprendendo come ogni abitudine influenzi la sua fisiologia digestiva. È un lavoro di ascolto e conoscenza, in cui proprietari e veterinari imparano a cogliere anche le più piccole variazioni comportamentali — un morso lasciato a metà, una postura meno rilassata, un cambiamento nella consistenza delle feci — perché, spesso, è proprio in quei dettagli che il cavallo inizia a raccontare il disagio del suo intestino.

fonte Horse Care Collin Vogel
foto Stefano Sechi

RL-HSJ

© Riproduzione riservata.

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