Il Talent Team di Scuderia 1918: tre giovani talenti, un’unica visione

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Carolina Villanueva Suárez Talent Team di Scuderia 1918 (8)

Il Talent Team di Scuderia 1918 è uno dei progetti più innovativi del panorama equestre.

Nasce con un obiettivo chiaro: accompagnare i giovani cavalieri in un percorso di crescita completa, che unisce tecnica, cultura sportiva, mentalità internazionale e una forte visione del benessere animale.

A rappresentare questo percorso sono tre giovani atleti: Carolina Villanueva Suárez, Ferrante Anchisi e Lorenzo Patrese. Ognuno con la propria storia, ma uniti dallo stesso approccio: crescere insieme.

Un progetto che rivoluziona lo sport individuale

Per i tre membri del Talent Team, entrare in questo programma ha significato prima di tutto un cambio di prospettiva.

Carolina lo descrive come qualcosa che va oltre la semplice crescita tecnica:
«Il Talent Team è l’incarnazione dei valori in cui crediamo: sport, lavoro di squadra, condivisione. È tutto questo riunito in un unico progetto.»

Ferrante vive il percorso come una grande occasione di studio e miglioramento:
«Per me è una grande opportunità per imparare.»

Per Lorenzo, abituato a coniugare equitazione e automobilismo, si tratta di un contesto unico:
«È un progetto straordinario che mi sta facendo crescere sia come cavaliere che come persona. Far parte di un team così strutturato e ambizioso è qualcosa di raro nel nostro sport.»

Il valore del confronto multidisciplinare

Il cuore del Talent Team è il lavoro con professionisti provenienti da diversi ambiti: biomeccanica, nutrizione, mental coaching, preparazione atletica, comunicazione.

Carolina racconta il salto di qualità vissuto durante il Talent Program:
«Per me è stato fondamentale vivere l’equitazione con una visione davvero a 360°. Ho scoperto aspetti che non conoscevo, dalla biomeccanica del cavaliere alla nutrizione del cavallo… e anche della mia!»

Carolina Villanueva Suárez Talent Team di Scuderia 1918 (8)
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Ferrante evidenzia l’importanza del confronto diretto con esperti e campioni del settore:
«Il progetto mi ha permesso di testare approcci diversi grazie al confronto con professionisti di altissimo livello.»

Lorenzo sottolinea quanto il percorso abbia accelerato la sua maturazione sportiva:
«Lavorare con un team di professionisti così esperti mi ha permesso di crescere molto più velocemente. Aspetti che avrei capito tra anni ora fanno già parte del mio bagaglio.»

Le lezioni che restano

Ogni atleta conserva un insegnamento particolarmente significativo.

Per Carolina il più grande è stato aprirsi:
«Ho imparato a uscire dalla mia bolla, anche grazie ai momenti vissuti con Lorenzo, che fa anche un altro sport a un livello altissimo.»

Ferrante parla della crescita culturale e mentale:
«Essere parte del Team mi ha aiutato a vivere uno sport più internazionale, sia nel modo di pensare che nel modo di lavorare.»

Lorenzo ricorda il campus come punto di svolta:
«Le tre settimane del campus mi hanno spinto fuori dalla comfort zone. È lì che ho capito cosa significa davvero far parte di un gruppo che diventa quasi una famiglia.»

Competenze extrasportive: costruire l’atleta del futuro

Oltre alla tecnica, il Talent Team lavora su capacità fondamentali nella carriera di un cavaliere professionista.

Ferrante ha trovato particolarmente utili gli aspetti comunicativi:
«Il progetto mi ha aiutato a migliorare nella comunicazione e nell’inglese. E il mental coach ci ha dato strumenti fondamentali per affrontare meglio le gare.»

Carolina sta costruendo una dimensione che prima le sfuggiva:
«Sto imparando a essere una vera team player. Per me, che sono figlia unica e ho sempre lavorato molto da sola, è un passo enorme.»

Lorenzo racconta un aspetto poco visibile dall’esterno ma essenziale:
«Sto sviluppando la capacità di gestire collaborazioni e partner. È fondamentale e spesso sottovalutato, ma Scuderia 1918 ci sta aiutando tantissimo.»

Benessere animale: il ruolo dei cavalieri di domani

In un momento storico in cui la sensibilità verso il benessere del cavallo è altissima, i tre atleti condividono una visione comune.

Ferrante mette in luce la responsabilità crescente dei cavalieri:
«Dovranno essere sempre più consapevoli di tutto ciò che riguarda il cavallo, insieme a trainer e veterinari.»

Ferrante Anchisi Talent Team di Scuderia 1918 7 1
Il Talent Team di Scuderia 1918: tre giovani talenti, un’unica visione 8

Carolina punta sulla necessità di un cambiamento culturale:
«Dobbiamo essere protagonisti attivi nella tutela del cavallo. La FEI dovrebbe fare di più e serve educazione fin dalle basi.»

Lorenzo ribadisce la filosofia del Team:
«Il focus non può essere solo sulla performance. Il benessere del cavallo viene prima di tutto, e Scuderia 1918 lo dimostra ogni giorno.»

Un legame che fa la differenza

Il rapporto tra i tre atleti è uno dei punti di forza del progetto.

Ferrante lo descrive con spontaneità:
«Siamo una squadra bellissima. Fin dal primo giorno c’è stato un bel legame.»

Carolina aggiunge un elemento importante:
«Ci teniamo davvero che l’altro faccia bene. Ferrante è l’unico da cui cerco feedback fuori dal team tecnico perché ha una visione globale dei miei cavalli.»

Lorenzo conferma la sintonia:
«Si è creato un legame naturale, solido e anche molto produttivo. Lavorare insieme è sempre un piacere.»

Sicurezza in gara: la fiducia in KEP Italia

La sicurezza è un aspetto centrale per il Talent Team, e la collaborazione con KEP Italia rappresenta un punto di riferimento importante.

Carolina ne parla come di una garanzia mentale:
«Non potrei farne a meno. Quando indosso il casco so che è l’ultimo dei miei pensieri: è un peso mentale in meno.»

Ferrante insiste sul valore della tecnologia avanzata:
«La sicurezza è fondamentale in tutto ciò che riguarda l’equitazione, e dispositivi avanzati come questi fanno davvero la differenza.»

Lorenzo, forte di una collaborazione di oltre quattro anni, sottolinea anche l’orgoglio personale:
«Per me sono fondamentali. Sono davvero felice di collaborare con un brand come KEP Italia, che negli ultimi anni si sta affermando sempre di più anche nel mondo. Oltre a essere esteticamente bellissimi, sono costruiti con una priorità assoluta: la sicurezza. Sono orgoglioso di averli al mio fianco, ancora di più ora che li portiamo dentro al progetto di Scuderia 1918.»

Obiettivi e ispirazione

I loro obiettivi guardano oltre la vittoria.

Ferrante vuole essere d’ispirazione:
«Mi emoziona molto l’idea di ispirare le persone. Vorrei essere riconosciuto come un cavaliere da prendere come esempio per il benessere del cavallo.»

Carolina ha già iniziato a trasmettere ciò che ha imparato:
«A 18 anni ho tenuto il mio primo clinic ed è stato bellissimo vedere la fiducia delle ragazze in me. Insegnare è qualcosa che amo profondamente.»

Lorenzo spera di unire risultati e leadership positiva:
«Il successo ti dà visibilità, ma diventare un punto di riferimento richiede continuità e impegno. Se il mio percorso può ispirare altri giovani, allora significa che il lavoro è stato riconosciuto.»

Una parola per definire oggi il loro rapporto con l’equitazione

Carolina sceglie “Positività”, Ferrante “Focus”, Lorenzo “Determinazione”. Tre parole diverse, una sola visione: diventare cavalieri completi, consapevoli e responsabili.

Valentina Sozzi

© Riproduzione riservata.

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