Paralisi Periodica Iperkalemica: una patologia frequente nei Quarter Horse
Vetpro
I Quarter Horse sono cavalli che catturano immediatamente l’attenzione per via della loro muscolatura scolpita e della loro straordinaria potenza fisica, ma non è altrettando nota l’altra faccia della medaglia: una predisposizione genetica che può trasformare una normale anestesia in una situazione davvero complessa da gestire.
Stiamo parlando della paralisi periodica iperkalemica, meglio conosciuta come HYPP, una condizione che merita di essere compresa a fondo, soprattutto da chi, quotidianamente, soprattutto da chi, ogni giorno, si ritrova a dover valutare sintomi, gestire emergenze o prendere decisioni cliniche su questi cavalli.
Che cos’è davvero l’HYPP?
Immaginiamo la cellula muscolare come una stanza dotata di porte automatiche. In un cavallo sano, queste porte (i canali del sodio) si aprono e si chiudono al momento giusto, permettendo al muscolo di contrarsi e rilassarsi.
Nel cavallo HYPP, invece, una mutazione genetica fa sì che tali porte non si chiudano più come dovrebbero. Il risultato è una corrente continua e incontrollata, che manda “in corto circuito” il muscolo causando tremori, debolezza e, a volte, incapacità di mantenere la stazione quadrupedale.
A complicare il quadro, tutti i soggetti colpiti condividono un antenato comune: lo stallone Impressive, da cui discende gran parte delle linee moderne selezionate per la grande massa muscolare .
Gli episodi possono presentarsi in forme molto diverse: dalla semplice fascicolazione alla famosa “posizione da cane seduto”, fino a rumori respiratori anomali nei puledri o fuoriuscita di latte dalle narici durante la poppata. E spesso tutto questo avviene mentre il cavallo rimane perfettamente cosciente e vigile.
Perché l’anestesia complica le cose
Un cavallo con HYPP può arrivare in clinica per un intervento di routine, magari una castrazione o una rimozione di un nodulo cutaneo.
Eppure, ciò che per un soggetto sano sarebbe un percorso standard, in un cavallo HYPP può prendere una piega inattesa.
Durante un episodio, i livelli di potassio nel sangue tendono ad aumentare, talvolta anche solo di poco. Ma quel “poco” può essere sufficiente a creare scompensi a livello cardiaco e muscolare—esattamente ciò che un’anestesia, con i suoi cambiamenti fisiologici, può peggiorare.
Fattori come acidosi respiratoria, stress, digiuno, oppure l’ipotermia (frequentissima sotto anestesia) possono fare da vero e proprio “interruttore” per un episodio HYPP . È facile capire come la situazione possa complicarsi velocemente se non si è preparati.
Riconoscere un cavallo a rischio
La diagnosi definitiva oggi è semplice: basta un test del DNA. Tuttavia, non sempre si ha il tempo o la possibilità di farlo prima di un intervento.
In questi casi, il sospetto clinico è un prezioso alleato: un Quarter Horse giovane, estremamente muscoloso, magari discendente da linee note… oppure un puledro che presenta uno strano stridore respiratorio o manifesta debolezza in momenti di stress.
L’elettromiografia può fornire risposte rapide anche in emergenza, grazie ai suoi tracciati caratteristici nei cavalli affetti .
Prepararsi all’anestesia: molto più che un protocollo
Gestire un cavallo HYPP non significa semplicemente scegliere i farmaci giusti, ma preparare il paziente in modo da minimizzare ogni possibile innesco.
Uno degli aspetti più importanti è sorprendentemente semplice: evitare il digiuno prolungato. Il cavallo HYPP, infatti, tollera malissimo la carenza di carboidrati, che può diventare un fattore scatenante.
Molto utile è anche mantenere bassa l’assunzione di potassio, rivedendo la dieta nei giorni precedenti (niente erba medica, niente mangimi troppo ricchi). In alcuni casi, è opportuno ricorrere a diuretici come l’acetazolamide, in grado di abbassare il livello di potassio nel sangue .
La sedazione preanestetica gioca un ruolo chiave: meno stress significa meno rischio di episodio. Allo stesso tempo, alcuni farmaci devono essere usati con estrema cautela—come la succinilcolina o altri miorilassanti depolarizzanti, che possono aumentare in modo pericoloso il potassio plasmatico.
Durante l’anestesia: attenzione ai dettagli
Il momento dell’anestesia richiede un monitoraggio attento e continuo, ma più che il “cosa”, conta il “come”.
L’ECG è fondamentale: onde T troppo appuntite, P che si attenuano, complessi QRS che si allargano possono essere i primi indizi che qualcosa sta andando storto.
Allo stesso modo, gas ematici, pH, elettroliti e temperatura diventano parametri imprescindibili—perché un’ipotermia non corretta o un’inadeguata ventilazione possono facilitare un episodio HYPP con sorprendente rapidità .
E se l’episodio si manifesta?
Allora occorre intervenire con tempestività: calcio gluconato, destrosio con insulina, eventuale bicarbonato di sodio, e naturalmente mantenere una perfusione adeguata con fluidi privi di potassio.
Nella maggior parte dei casi, se il team è preparato, la situazione può essere riportata sotto controllo.
Il risveglio: il vero banco di prova
Molti veterinari concordano: non è tanto l’anestesia in sé a creare problemi, quanto il risveglio.
Il cavallo HYPP può impiegare molto più tempo del normale a rialzarsi, rimanendo in decubito anche ore. Alcuni soggetti possono sviluppare fascicolazioni diffuse, difficoltà respiratorie, o semplicemente non riuscire a coordinare i movimenti.
In questa fase servono tranquillità, pazienza e un ambiente controllato: stanza imbottita, luci basse, ossigeno disponibile e, se necessario, una leggera sedazione per evitare che l’ansia o l’agitazione peggiorino la debolezza. Nei casi più complessi, monitorare i parametri e correggere eventuali alterazioni metaboliche può fare la differenza tra un recupero lento ma sicuro e una complicazione grave.
Conoscenza, preparazione e calma
L’HYPP è una condizione insidiosa, ma non invincibile.
Con una buona anamnesi, una gestione preoperatoria accurata e un monitoraggio attento è assolutamente possibile affrontare un’anestesia anche in questi pazienti delicati.
Ciò che fa davvero la differenza è la consapevolezza: sapere cosa aspettarsi, conoscere i segnali precoci e saper intervenire rapidamente.
Per i proprietari, significa comprendere l’importanza dei test genetici e informare sempre il veterinario sulla possibile presenza di HYPP.
Per i clinici, significa preparare un protocollo su misura e non dare mai nulla per scontato.
In definitiva, con il giusto approccio, l’anestesia di un cavallo HYPP può essere gestita con successo, evitando sorprese e garantendo al paziente la sicurezza che merita.
- Naylor, J. M. (1994). Equine hyperkalemic periodic paralysis: Review and implications. Canadian Veterinary Journal, 35:279–285.
(Revisione completa dei meccanismi fisiopatologici e delle implicazioni cliniche dell’HYPP nei cavalli.) - Spier, S. J., Carlson, G. P., Holliday, T. A., et al. (1990). Hyperkalemic periodic paralysis in horses. Journal of the American Veterinary Medical Association (JAVMA), 197(8):1009–1017.
(Studio fondamentale sulla presentazione clinica e gestione dei cavalli HYPP.) - Bailey, J. E., Pablo, L., Hubbell, J. A. E. (1996). Hyperkalemic periodic paralysis episode during halothane anesthesia in a horse. JAVMA, 208:1859–1865.
(Caso clinico che descrive una crisi HYPP insorta sotto anestesia inalatoria.) - Robertson, S. A., Green, S. L., Carter, S. W., et al. (1992). Postanesthetic recumbency associated with hyperkalemic periodic paralysis in a Quarter Horse. JAVMA, 201(8):1209–1212.
(Importante riferimento sui problemi di risveglio e debolezza post-anestetica nei cavalli HYPP.) - Stewart, R. H., Bertone, J. J., Yvorchuk-St. Jean, K., et al. (1993). Possible normokalemic variant of hyperkalemic periodic paralysis in two horses. JAVMA, 203:421–424.
(Descrizione della variante normokalemica dell’HYPP, rilevante per la diagnosi differenziale.) - Waldridge, B. M., Lin, H.-C., Purohit, R. C. (1996). Anesthetic management of horses with hyperkalemic periodic paralysis. The Compendium on Continuing Education for the Practicing Veterinarian, 18(9):1030–1040.
(Articolo da cui deriva il paper che hai allegato – riferimento completo e primario sulla gestione anestesiologica.)
Articoli correlati
Leggi “Il sequenziamento del genoma per predire le prestazioni del cavallo“
© Riproduzione riservata.





.png)
