Il galoppo sui cavalletti, tecnica, equilibrio e espressività secondo Reiner e Ingrid Klimke.

Advertisement
Il galoppo sui cavalletti: tecnica, equilibrio e espressività secondo Reiner e Ingrid Klimke

Galoppo sui cavalletti, un lavoro mirato che migliora forza, ritmo e qualità del galoppo, utile tanto per i cavalli da dressage quanto per quelli più inesperti.

Il lavoro sui cavalletti al galoppo non è altro che una variante del salto: una serie di piccoli ostacoli disposti in sequenza a distanze regolari. Pur trattandosi di un’esercitazione semplice, il suo valore tecnico è enorme. Il galoppo, infatti, è l’andatura più veloce del cavallo e presenta una struttura complessa che il cavaliere deve conoscere per potenziarla in modo corretto.

Il galoppo, una meccanica raffinata

Si distingue tra galoppo destro e galoppo sinistro a seconda dell’anteriore che tocca terra per ultimo. L’andatura si compone di tre tempi, seguiti da un breve tempo di sospensione in cui tutti e quattro gli arti non appoggiano al suolo. La sequenza corretta è posteriore esterno, posteriore interno e anteriore esterno (diagonale), anteriore interno, sospensione.

Nel galoppo da corsa, la seconda fase si divide ulteriormente, trasformando l’andatura in quattro tempi distinti. Esistono inoltre tre varianti classiche del galoppo: riunito, di lavoro e allungato. Quando si perde il ritmo — cosa frequente nel galoppo riunito — si parla di galoppo “a quattro tempi”, un segnale di carenza d’impulso o di equilibrio. Un galoppo corretto deve essere potente, elastico e accompagnato da un tempo di sospensione ben marcato: ogni battuta dev’essere chiara e piacevole da guidare.

Perché lavorare sui cavalletti

Secondo Reiner e Ingrid Klimke, il lavoro sui cavalletti è uno degli strumenti più efficaci per migliorare la qualità del galoppo, anche nei cavalli da dressage. Attraversare una serie di cavalletti stimola più fluidità dell’andatura, un’attività più energica delle anche, un maggior coinvolgimento del treno posteriore, una migliore capacità di riunione.

L’attenzione del cavaliere deve concentrarsi sul mantenimento della spinta dei posteriori e su un galoppo attivo, ritmico ed espressivo.

L’esercizio “in-out” sul cerchio

Uno degli esercizi più consigliati è la gabbia — o in-out. Per eseguirla disponi quattro cavalletti a ventaglio su un percorso circolare; mantieni una distanza di circa 2 m tra i lati interni e 3 m su quelli esterni; inizia galoppando sul cerchio senza cavalletti, poi inserisci gradualmente la sequenza; cura la traiettoria, il ritmo e la costanza dell’impulso.

Il cavallo, così, impara a trovare un migliore equilibrio, sviluppa più potenza e incrementa la capacità di riunione. Il risultato finale è un galoppo più forte, armonioso ed espressivo.

Ricorda di fare una buona pausa al passo dopo ogni serie: il lavoro sui cavalletti al galoppo può essere molto impegnativo, soprattutto per i cavalli giovani o inesperti. Meglio optare per riprese brevi ma frequenti.

In rettilineo e in libertà

Prima di affrontare il lavoro in cerchio, è utile rinforzare l’esercizio in linea retta. Inoltre, quando possibile, è consigliabile far provare i cavalletti anche al galoppo in libertà: molti cavalli — in particolare i purosangue — si distendono più facilmente nella loro andatura preferita. Naturalmente, come per ogni sessione di allenamento, il cavallo deve essere ben riscaldato al passo, trotto e galoppo prima di iniziare.

Fonti:
Reiner Klimke, Ingrid Klimke – Lavoro sui cavalletti e barriere. Zoraide Editore.

© Riproduzione riservata.

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Logo FISE
Mascheroni Logo
Sport Endurance logo
logo avantea
Tenuta Monticelli logo
Banner Allevamento delle Paludi partner Square
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo