Greta Lepratti, la nuova young star del salto ostacoli italiano

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L’intervista alla neo Campionessa Italiana Assoluta Young Rider

All’Arezzo Equestrian Centre si è scritta una nuova pagina del salto ostacoli italiano: Greta Lepratti ha conquistato il titolo di Campionessa Italiana Assoluta Young Rider, in sella al suo Mercy Van’t Ruytershof, coronando una stagione costellata di risultati e crescita costante. Nel podcast Kiss & Cry di Horseshowjumping.tv, la giovane amazzone ha raccontato le emozioni del traguardo, il percorso che l’ha portata al successo e i suoi obiettivi futuri.

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Greta Lepratti e Mercy Van’t Ruytershof – Arezzo 2025 – Italiani giovanili (1)

Un sogno costruito con impegno e determinazione

«È stato un anno pieno di buoni risultati e di esperienze importanti», racconta Greta con la serenità di chi sa quanto la vittoria sia frutto di costanza e sacrificio. «Fin dall’inizio della stagione ci eravamo posti come obiettivo il podio del Campionato Italiano. Con il lavoro e i risultati che arrivavano, quella meta è diventata sempre più concreta. Quando finalmente ci siamo riusciti, è stata una grandissima soddisfazione».

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Greta Lepratti e Mercy Van’t Ruytershof – Arezzo 2025 – Italiani giovanili (1)

Gestire la tensione: trasformarla in forza

Dietro al successo, però, c’è anche la capacità di gestire la pressione. Greta non nasconde che il Campionato Italiano le abbia riservato momenti difficili:

«Il secondo giorno di gara ero molto tesa, una cosa che non mi capita spesso», racconta. «In quel percorso ho commesso due errori, ma poi sono riuscita a resettare e ad affrontare il secondo giro con più freddezza e tranquillità. Da lì in poi ho ritrovato la mia calma e la mia lucidità, anche nell’ultimo giorno, quando la pressione era altissima».

È proprio questa capacità di autocontrollo che fa la differenza tra una buona performance e un risultato da campionessa.

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Greta Lepratti – Arezzo 2025 – Italiani giovanili (1)

«In generale non sento molto la tensione», spiega Greta. «Anzi, credo di riuscire a trasformarla in adrenalina positiva, in una spinta che mi aiuta invece di mettermi in difficoltà. In quei momenti è fondamentale restare lucidi, pensare con calma, perché il cavallo percepisce tutto. Se riesci a mantenere la mente fredda, anche lui si rilassa e si fida di te».

Un approccio maturo, che rivela già la consapevolezza di un’atleta esperta: nel salto ostacoli, il controllo mentale vale quanto la tecnica.

La forza del binomio

Il segreto del successo di Greta è il rapporto speciale con il suo cavallo. «Lavoro con Mercy da cinque anni. Ci conosciamo benissimo e il nostro feeling è la nostra forza più grande. Lui è un cavallo meraviglioso, buono, disponibile e con una falcata enorme e spesso ci ha dato un grande vantaggio in gara».

Greta parla di Mercy con affetto sincero, non solo come atleta ma come compagno di vita: «Mi piace prendermi cura di lui anche nei momenti semplici, come portarlo a mangiare l’erba o fare una passeggiata. È davvero un cavallo speciale, uno di quei cavalli che non ti capita spesso nella vita».

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Greta Lepratti e Mercy Van’t Ruytershof – Arezzo 2025 – Italiani giovanili (1)

Una passione nata in famiglia

La passione per l’equitazione, racconta Greta, è un’eredità familiare: «Mio papà montava a cavallo per hobby, per di più dressage. Mi ha portata in scuderia fin da piccola e lì è nata la mia passione. Il mio interesse però è sempre stato vero il salto ostacoli, ho iniziato con quello e non ho mai cambiato, ho sempre saputo fosse la mia strada».

Il sostegno della famiglia, insieme a quello del team e del suo istruttore Paolo Zuvadelli, è un elemento che Greta considera essenziale: «In questo sport nessuna pedina può mancare. Anche se si tratta di una disciplina individuale, è un lavoro di squadra: dal cavaliere al groom, dai genitori all’allenatore, tutti contribuiscono al risultato».

Esperienze all’estero e crescita personale

Nel 2024 Greta ha trascorso un mese in Germania, un’esperienza che definisce formativa: «Ho trovato un modo diverso di vivere e gestire questo sport. È sempre la stessa passione, ma vista da un’altra prospettiva. Ho imparato molto e cerco di prendere il meglio da ogni realtà per crescere come atleta».

Tra università e cavalli: l’equilibrio possibile

Oltre ai campi gara, Greta è anche studentessa universitaria di Economia. Trovare un equilibrio tra studio e sport non è facile, ma la determinazione non le manca: «La mia giornata inizia presto al maneggio e il pomeriggio vado in università. A volte le lezioni finiscono tardi, ma la passione mi spinge a dare il massimo in entrambe le cose. Con organizzazione e motivazione, si può fare».

Obiettivi e sogni futuri

Guardando al futuro, Greta ha le idee chiare: «Il prossimo sarà il mio ultimo anno da Young Rider. L’obiettivo è partecipare ai Campionati Europei e, se possibile, a qualche concorso internazionale quattro stelle, magari all’estero. Inoltre ho dei cavalli giovani a casa e vorrei dedicarmi anche alla loro crescita e formazione».

Intanto la vedremo presto in azione a Fieracavalli Verona, dove parteciperà all’Italian Champions Tour con il Team Crivelli: «Ho già partecipato a una tappa dell’ICT nella loro squadra a Piazza di Siena ed è stata un’emozione unica. Non vedo l’ora di rivivere questa esperienza, Verona è sempre bellissima».

Una passione e una maturità sorprendenti fanno di Greta Lepratti una delle giovani più promettenti del panorama equestre italiano, come conferma anche il titolo di Campionessa Italiana Assoluta Young Rider recentemente conquistato.

Ph Sergio Isler

Testo (c) HSJ | Alessandra Ceserani

© Riproduzione riservata.

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