Studio e sport: intervista a Francesco Palladino, studente e young rider a tempo pieno

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Francesco Palladino © Sassofotografie

Busto Arsizio, 3 giugno 2024 – Trovare il tempo per dedicarsi a studio e sport è una bella sfida per gli Young Rider, soprattutto se si parla di Università e Salto Ostacoli ad alto livello agonistico. Ma non è impossibile, come ci conferma Francesco Palladino durante l’intervista svolta in occasione dello CSIO giovanile tenutosi all’Etrea Sport Horses di Busto Arsizio a Maggio, dove ha gareggiato nella prova di coppa delle nazioni in sella al suo cavallo di punta, Stachado PS. Studente presso l’Università Bocconi di Milano, trova sempre il tempo per allenarsi con molto impegno e dedizione.

Una passione per i cavalli che cresce grazie al sostegno della famiglia

Ha iniziato ad approcciare al salto ostacoli quasi per caso, come ci racconta “l’amore per i cavalli e per questo sport è nato quasi per pura casualità” ma come dimostrano i suoi risultati, sta proseguendo come una carriera sportiva promettente.

L’ambizione e la passione trovano il motore nell’appoggio della famiglia: “La mia famiglia è stata la prima a crederci, e non solo ha saputo supportarmi a livello economico ma anche a livello emotivo. Ho iniziato la mia carriera agonistica a 15 anni e negli ultimi 5 anni sono riuscito ad intraprendere una crescita che mi ha portato a saltare queste gare grazie al suo sostegno”.

La “doppia vita” di un giovane atleta tra studio e cavalli

Arrivare preparati ad un esame ha le stesse prerogative di arrivare pronti per una gara: il risultato di un percorso non è altro che la prova d’esame dell’impegno e della dedizione impiegati per un buon allenamento.

Sappiamo che l’equitazione richiede tanto tempo non solo di pratica, ma anche per la cura del cavallo, e senza una buona organizzazione e un buon team a supporto non sarebbe possibile avere spazio e concentrazione anche per studiare.

Come ci spiega Francesco, in merito alla sua preparazione: “Io e Stachado veniamo da allenamenti importanti per i quali, soprattutto nell’ultimo periodo di  esami all’università, non è stato sicuramente facile organizzarsi, però fortunatamente ho un’ottima squadra che con molta organizzazione mi ha permesso di arrivare qui preparato”.

La “giornata tipo” dei futuri campioni: non ci si ferma mai

La giornata inizia sicuramente con la sveglia presto, ma si sviluppa cercando sempre di trovare un buon adattamento con gli orari delle lezioni: “Mi sveglio presto per essere alle 8.30 in scuderia per montare, ma devo finire entro le 10 solitamente per essere a lezione alle 11. Quando invece ho lezione prima in università, il tutto ovviamente viene anticipato, tenendo conto che università e maneggio distano circa 41 km…”.

Studio e allenamenti sono entrambi due priorità importanti, ma la tanta ambizione e la forte passione spronano sempre per trovare l’equilibrio giusto per ottenere risultati su entrambi i fronti e per strutturare un programma vincente.

Credere nel potenziale del binomio per crescere e ottenere risultati

Per ogni cavaliere e amazzone uno degli obiettivi principali è costruire una buona comunicazione con il cavallo. Dalla sua esperienza ci racconta che “con Stachado, non è stato facile capirsi e instaurare un buon rapporto all’inizio, ma ci siamo impegnati entrambi e sono ora molto soddisfatto del percorso che stiamo facendo insieme ora.

Ma è stato proprio nel superare la difficoltà iniziale che ho imparato a conoscere profondamente questo cavallo, arrivano a credere molto nel nostro binomio. Ho impiegato circa un annetto per creare sintonia con lui, e c’è ancora tanto lavoro da fare perché io e questo cavallo abbiamo sicuramente tanto potenziale” e continua affermando che “bisogna trovare la migliore chiave di lettura per capirsi e ambire a saltare gare più grandi”.

Anche con la sua giovane cavalla di 6 anni, arrivata da poco in scuderia, sta iniziando un progetto di nuovo binomio, sempre supportato dal suo istruttore, figura per lui fondamentale per crescere e credere nelle loro potenzialità.

Costruire fiducia in se stessi è la base per i progetti del futuro

Per avere chiari i propri obiettivi e soprattutto per raggiungerli, bisogna avere costanza e tanta voglia di mettersi in gioco: “per il mio prossimo futuro sicuramente continuerò a lavorare sui miei cavalli.

Sono seguito molto bene, e insieme al mio istruttore sceglieremo degli appuntamenti mirati per il binomio”. Come ci dimostra Francesco, darsi da fare e non darsi per vinti sono i principi sui quali proiettare lo sguardo verso il futuro.

R. Guatteo

© Riproduzione riservata.

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