Affrontare le sfide emotive: i consigli dell’health coach Monia Carnevali
Gestire le emozioni lavorando sulla propria mente e sul proprio corpo, prendendosi il giusto tempo
Nel mondo equestre, tra scuderie e campi da gara, emergono storie di passione, sport e crescita personale. Oggi, ci immergiamo nell’universo di Monia Carnevali, una figura poliedrica che ha attraversato il suo percorso nell’ambito degli sport equestri, da appassionata a professionista, e che ha deciso di aprire le porte della sua straordinaria esperienza, raccontandoci il suo percorso di crescita che abbraccia la passione, la competizione e la consapevolezza.
L’esperienza di Monia si estende oltre i campi gara, trasformandosi in un racconto di vita che ora condivide con chi desidera affrontare le proprie sfide emotive, non solo in ambito sportivo ma anche nella quotidianità. In un’intervista esclusiva, Monia racconta il suo percorso di consapevolezza ed il ruolo cruciale dell’equitazione nel suo approccio come health coach.
Una passione che si trasforma in una professione
Monia si presenta come una madre che nel corso degli anni ha affinato il suo bagaglio di consapevolezza. Ci ha raccontato di aver iniziato il suo viaggio negli sport equestri come appassionata, ereditando la meravigliosa passione per il cavallo dal padre. Questo amore profondo ha plasmato la sua identità sportiva, professionale e personale.
La scelta del corso di studi ha subito l’influenza diretta del suo amore per i cavalli, portando Monia a laurearsi in medicina veterinaria. Tuttavia, al di là dei successi accademici e sportivi, Monia sottolinea il suo ruolo primario di madre. Sia la figlia di 14 anni che il figlio di 9 hanno seguito le sue orme, dedicandosi a questo sport, e certamente la presenza e l’esperienza di Monia sono stati d’aiuto per far acquisire loro la consapevolezza necessaria per affrontare al meglio le competizioni, a cui partecipano regolarmente, e per imparare a concentrarsi sull’impatto positivo che lo sport può avere sulle giovani menti in crescita.
Negli ultimi cinque anni, Monia si è dedicata in modo particolare a questo aspetto: il suo interesse si è trasformato in un impegno culminato in un percorso di due anni in un master ad alto potenziale per diventare health coach, per poter mettere a disposizione la sua esperienza e la sua passione nel guidare ragazzi, genitori e istruttori nel complesso mondo degli sport equestri.
Il cuore della sua missione è rendere consapevoli coloro che si immergono in questa straordinaria realtà, affinché possano migliorare le proprie performance e avere successo non solo in campo, ma anche nella vita di tutti i giorni, trasmettendo la sua visione con un approccio che abbraccia mente, corpo ed emozioni.
Il libro: “Oltre le Emozioni”
Hai scritto di recente un libro che affronta il tema dell’ispirazione e dell’esperienza emotiva nel mondo equestre. Ce ne parli?
“Il libro di cui stiamo parlando, ‘Il Salto nelle Emozioni‘, rappresenta il culmine del mio percorso negli ultimi anni. È concepito come un manuale pratico, una guida dedicata ai cavalieri e alle amazzoni, ma anche rivolto ai genitori e agli istruttori. Ho voluto offrire diverse chiavi di lettura, sfruttando il mondo delle emozioni come filo conduttore. Questo mondo meraviglioso e straordinario è ciò che lega tutti noi in questo team eccezionale composto da cavalieri, genitori e istruttori.
Proprio grazie all’esperienza con il cavallo, un animale straordinario che diventa un compagno di vita capace di riflettere perfettamente le emozioni, ciascuno di noi riesce ad esplorarsi e a conoscersi più profondamente. Trasformare queste emozioni in una leva potente diventa fondamentale per guidare i giovani verso il raggiungimento degli obiettivi nella vita e nello sport.”
Durante la stesura del libro, Monia ha avuto l’opportunità di interagire con numerosi giovani, appassionati, professioni e cavalieri e le abbiamo chiesto se ci fosse stato un momento particolarmente significativo che avesse contribuito alla sua crescita personale e professionale e, in effetti, ci ha rivelato che nel corso degli anni abbia vissuto molte esperienze importanti, ma che quella decisiva sia stata l’incontro con il suo attuale compagno, Vittorio Cavalieri.
“L’incontro con il mio compagno, Vittorio Cavalieri è stato un punto di svolta. Nel periodo in cui lui ha vinto i Campionati Italiani criterium secondo grado con Marisol, ho avuto l’opportunità di immergermi veramente in questo mondo e di toccare con mano quel legame, quella sacra alleanza tra cavalli e cavalieri. Ho capito che il successo, sia esso sportivo o personale, è frutto di un legame forte tra i due, oltre a essere un vero e proprio legame tra compagni di vita” ha dichiarato Monia, poi ha continuato parlando di quanto anche l’avvicinamento al Metodo Tellington abbia contribuito alla sua crescita e fornito nuove prospettive sulla comprensione dei comportamenti equini.
“Questo è uno sport in cui la complicità tra cavallo e cavalliere è una cosa fondamentale per ottenere determinati risultati, così come anche imparare a conoscere il proprio compagno a 360 gradi: sapere quando sta bene, quando sta male, quando è in forma, quando non lo è arrivando così a capire anche perché ogni tanto magari una gara va male“
Il ruolo dell’health coach: aiutare a trasformare situazioni percepite come fallimenti in opportunità di successo
“L’health coach, nel suo approccio globale, si concentra sul benessere psicofisico ed emotivo della persona” ci ha spiegato Monia, sottolineando l’importanza di considerare mente e corpo come componenti di un sistema unico perchè “è impossibile lavorare sull’aspetto mentale senza un corpo in equilibrio e viceversa“. Monia si prende carico del benessere delle persone che segue, guidandole nel percorso di acquisizione della consapevolezza e degli strumenti necessari per migliorare il proprio stato, coinvolgendo anche il supporto di figure come genitori, istruttori o coetanei. Questo percorso può essere orientato al raggiungimento di obiettivi personali, professionali o sportivi.
“Quando mi chiedono il consiglio principale per chi cerca di raggiungere i propri obiettivi, evito di dare consigli diretti. La mia metodologia si basa sull’ascolto attivo, dando alle persone la possibilità di esplorare il loro potenziale interiore. Spesso, le persone sono più propense a esprimere ciò che non vogliono anziché i loro veri desideri. Accogliendo e supportando questo processo, cerco di guidarle nella scoperta delle loro potenzialità, aiutandole a definire obiettivi, creare piani d’azione e arricchire la loro “cassetta degli attrezzi” con strumenti utili per il percorso. L’obiettivo è rendere questo percorso un’esperienza di consapevolezza replicabile in diverse situazioni.”
Quando si parla di sport, è innegabile che il mondo si sia evoluto rapidamente nel corso degli anni, con una pressione sempre crescente dovuta all’accesso immediato alle informazioni e ai risultati. Questa accelerazione influisce sulla percezione delle emozioni in modo sia positivo che negativo. Nel contesto dell’equitazione, la rapidità del mondo moderno può generare pressioni aggiuntive, portando a una valutazione immediata dei risultati. Anche per questo, come spiega Monia, sono necessari molto tempo ed esperienza per comprendere, accogliere ed elaborare emozioni, per riuscire a trasformare situazioni percepite come fallimenti in opportunità di successo.
“Il successo non è a portata di clic“
“Nel mio libro, ho evidenziato come la società moderna spinga verso risultati immediati, ma ho sottolineato che il successo richiede tempo ed esperienza. Le emozioni sono una leva potente per imparare e crescere, e accettare sfide consapevoli è essenziale. Il successo non è a portata di clic, ma è il frutto di esperienze vissute, che richiedono dedizione, capacità di cadere e rialzarsi, e accettazione delle sfide senza confronti o giudizi.”
Oggi, i ragazzi si trovano a gestire pressioni e ritmi frenetici nelle competizioni, perdendo a volte di vista l’aspetto fondamentale del divertimento. A tale proposito Monia ci ha detto: “Le gare iniziano presto al mattino, si protraggono fino a tarda sera e spesso i ragazzi tralasciano persino i pasti, immersi in una sorta di centrifuga fisica ed emotiva. La parola d’ordine sembra essere più ansia che divertimento, con una maggiore attenzione agli aspetti tecnici a scapito della crescita psicofisica ed emotiva. La mia speranza è che, nonostante le sfide attuali, i giovani possano continuare a essere fonte di ispirazione per noi tutti, genitori e istruttori, ricordandoci l’importanza di un approccio equilibrato al mondo dello sport equestre“.
Armonia tra mente e corpo come segreto del successo
Monia sottolinea che senza una biochimica funzionale, non si possono generare emozioni, pensieri e stati psicofisici necessari per raggiungere una performance di successo. La sua visione va oltre il semplice risultato sportivo, definendo la performance come la perfetta fusione tra cavaliere e cavallo, sia durante l’allenamento che in gara.
“Essere un cavaliere di successo implica un profondo e equilibrato rapporto con il proprio cavallo. L’atteggiamento vincente è fondamentale in questo contesto, inteso come la capacità di imparare ad agire verso una situazione anziché contro di essa. Questo atteggiamento vincente è caratterizzato dalla volontà di scoprire come affrontare le sfide e trasformarle a proprio favore. Le “5A” (atteggiamento, azione, adattamento, apprendimento, apprezzamento) sono considerate fondamentali per il successo nell’equitazione e nella vita in generale.”
Monia, nel suo ruolo di health coach, si impegna a guidare gli individui alla scoperta di questo “tesoro inestimabile”. Tuttavia, la sfida principale all’interno dell’ambiente dell’equitazione, secondo Monia, è legata all’atteggiamento. La coerenza tra parole e azioni è cruciale, e l’auto-coaching è risulta un elemento chiave nel processo di crescita individuale: “L’atteggiamento vincente è un elemento sfuggente ma cruciale, collegato alla rapidità nel processo di apprendimento. Consigliando ai ragazzi di essere appassionati e di amare ciò che fanno, l’intervistato sottolinea l’importanza di affrontare le sfide senza aspettative e giudizi, ma con occhi curiosi e aperti al mondo. Coltivare i sogni, trasformarli in obiettivi e impegnarsi per raggiungerli è un potente strumento per il successo personale.
La gratitudine è descritta come una forma di amore verso se stessi e il mondo circostante. Essa è una scelta che può fare la differenza nella percezione delle situazioni, trasformandole da eventi contro di noi a eventi per noi. Essere grati porta ricchezza e prosperità nei rapporti con se stessi, con il cavallo e con gli altri. La gratitudine si traduce nel vivere ogni cosa come un dono prezioso, senza aspettative né giudizi.“
In conclusione l’atteggiamento vincente, la passione, l’amore e la gratitudine risultano elementi chiave per il successo nell’equitazione e nella vita in generale. L’Health Coach Monia Carnevali apre le porte a una visione più profonda dell’equitazione, dimostrando che il successo non è solo il risultato di una performance impeccabile, ma una via di crescita personale e connessione autentica con il proprio cavallo.
Alessandra Ceserani | Foto fornite da Monia Carnevali (c) Sergio Isler
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