
Rolex IJRC Top Ten Final: commenti da bordo campo.

Festa grande e serata memorabile ieri al Palexpo di Ginevra esaurito in ogni ordine di posti per la 23a edizione della Rolex IJRC Top Ten Final
Il calore del pubblico ha fatto vibrare le tribune per festeggiare la vittoria di Martin Fuchs in sella a Leone Jei, suo compagno di gara anche nei recenti Giochi Olimpici di Parigi e vincitore a Ginevra del prestigioso Rolex Grand Prix tre anni or sono.
Il trentatreenne cavaliere rossocrociato, beniamino del pubblico insieme a Steve Guerdat, era stato uno dei protagonisti di questa gara in tutte le cinque le ultime edizioni senza però mai accedere al podio (miglior risultato due volte 5°). «La Rolex IJRC Top Ten è nei miei sogni – aveva dichiarato alla vigilia della gara Martin, intervistato per la vittoria ottenuta nel Trophée de Geneve in sella a Conner Jei nella giornata di apertura. Ho deciso per questo di montare Leone Jei».
Il destino era segnato perché Martin, che per un solo punto di differenza nella ranking list che ha designato i nomi dei top ten occupava l’undicesimo posto, è entrato tra i dieci concorrenti solo dopo il forfait dell’irlandese Conor Swail.
Il sogno si è avverato e Fuchs, commosso sino alle lacrime, è salito sul gradino più alto del podio insieme a Kent Farrington (Toulayna) e a Ben Maher (Point Break), gli unici due altri cavalieri che hanno chiuso le due manches di gara senza errori e qualificati dal cronometro rispettivamente al secondo e terzo posto.
François Mathy JR – Presidente IJRC
«Spettacolo di grande sport, forti emozioni e un’atmosfera unica. Anche questa edizione della Rolex IJRC Top Ten Final è stata magnifica. Dobbiamo ringraziare Rolex che supporta il nostro Club e questa splendida gara che ha tagliato il traguardo delle 23 edizioni. Con grande piacere mi congratulo con tutti i cavalieri che ne sono stati protagonisti. Un particolare plauso per Martin che, al di là del risultato, in entrambi i percorsi, dal primo all’ultimo ostacolo, ha dimostrato di voler dare il tutto per tutto per guadagnare la vittoria. Dopo il suo ingresso in campo in gara erano attesi tre binomi a dir poco molto accreditati e sino all’ultimo istante è stato tutto molto emozionante»
Eleonora Ottaviani – Direttrice IJRC
«Quel che mi impressiona è che questa gara la cui formula è stata studiata vent’anni fa per proporre qualcosa di innovativo e soprattutto televisivamente appetibile, è a tutt’oggi di grande attualità. Lo dimostra in primo luogo l’attenzione dei cavalieri nella scelta dei cavalli. Non c’è storia: per vincere la Top Ten ci vogliono cavalli top. L’interesse del pubblico ci gratifica sempre di più. Indipendentemente dalla giornata di svolgimento le tribune sono sempre sold out. Per tutti gli stakeholders, anche di differenti generazioni, l’appuntamento è un must, da non mancare in presenza. So quanto Martin ci tenesse a inserire il suo nome nell’albo d’oro sin da quando, nel 2018, ha partecipato per la prima volta. Sono davvero felice che abbia raggiunto anche questo obiettivo».
Martin Fuchs –
«Per il mio Leone Jei è stato un secondo giro eccellente. Ha falcate enormi e salta in maniera incredibile. Sapevo che alcuni tra I cavalieri più veloci del mondo dovevano ancora scendere in campo dopo di me quindi ho cercato di mettere la massima pressione. Ce l’ho messa tutta. E tutto ha funzionato come l’avevo pensato. Compreso quelle otto falcate in avanti verso l’ultimo ostacolo. Ma nonostante ciò non ero certo che quello che avevamo fatto fosse abbastanza, considerato chi doveva ancora saltare. I cavalieri che sono entrati dopo di me avevano tutti le carte in regola per battermi. Guardare i loro percorsi mi ha fatto trattenere a lungo il fiato…»
«Vorrei ringraziare il nostro fedele sponsor Rolex che supporta l’IJRC e questa gara da molti anni. È uno dei migliori concorsi del mondo – ha aggiunto Fuchs – È stata una serata incredibile».
Kent Farrington –
«La mia Toulayna ha saltato molto bene in entrambe le manche. Soprattutto nel primo giro ha dato davvero il meglio. È stata qui l’anno scorso ed era andata molto bene. Quindi quest’anno l’ho voluta con me in questa gara, La Rolex IJRC Top Ten Final costituisce un obiettivo molto importante per noi. Una categoria eccezionale, in calendario verso la fine dell’anno, con I migliori cavalieri del mondo… Forse il secondo giro avrebbe potuto andare meglio ma Martin ha messo a segno un percorso talmente incredibile… Praticamente imbattibile. Come tutti hanno potuto vedere, quella di stasera è stata una gara incredibile, con tutti i migliori binomi».
Ben Maher –
«Point Break ha avuto una bellissima serata. È un cavallo già molto costante nelle prestazioni e allo stesso tempo ancora crescita. Sono fiero di lui. Negli ultimi quattro anni mi sono dedicato molto a lui. I suoi proprietari erano qui ed è stato ancora più bello essere sul podio. Nella seconda manche ero messo bene. Ma in questa fase della sua carriera non me la sento di dire che avrei potuto girare più veloce. Ho messo qualche falcata in più ma credo che ciò sia stato giusto nei confronti del cavallo. Mi sarebbe piaciuto essere al posto di Martin ma lui questa sera è stato davvero imbattibile. Posso solo congratularmi con lui».
Press & P.R. Consulting by Caterina Vagnozzi
© Riproduzione riservata.