Come curare l’alimentazione e ridurre il rischio di colica nei cavalli

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Quando si parla di ridurre il rischio di colica nei cavalli e di prevenzione per una delle patologie più frequenti e temute nella specie equina, la corretta gestione dell’alimentazione diventa una priorità fondamentale per proprietari e allevatori.

Per approfondire l’argomento, abbiamo intervistato la dottoressa Monica Carraro, veterinaria specializzata in nutrizione equina. Durante la nostra conversazione, la dottoressa Carraro ha sottolineato l’importanza di una corretta gestione alimentare per ridurre i rischi di colica, una condizione che spesso porta i proprietari a contattare urgentemente il veterinario. “Il cambiamento climatico, con le sue variazioni brusche di temperatura, è uno dei principali fattori che incidono sulla salute dei cavalli,” ha spiegato la dottoressa.

Tra le soluzioni preventive, un’alimentazione adeguata e una corretta idratazione svolgono un ruolo fondamentale nel ridurre l’insorgenza di questa patologia. Approfondiamo i principali fattori che ogni proprietario deve considerare.

Il cambiamento climatico e l’importanza di un cambiamento di alimentazione graduale

Il cambiamento climatico ha un impatto diretto sulla salute dei cavalli, in particolare durante il passaggio stagionale. I bruschi cambi di temperatura possono provocare un forte stress fisico agli animali, aumentando il rischio di coliche. 

La dottoressa Carraro ha spiegato che, nell’ultimo periodo, abbiamo assistito a un repentino abbassamento delle temperature di oltre dieci gradi in pochi giorni, e i cavalli ne risentono profondamente. 

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Il cavallo è molto sensibile ai cambiamenti climatici, e questo si riflette sulla sua digestione e sulla sua capacità di adattarsi a nuove condizioni ambientali,” ha affermato. 

Per evitare problemi digestivi e coliche, è fondamentale che il passaggio dall’alimentazione estiva a quella invernale avvenga in modo lento: cambiare bruscamente la quantità e la tipologia di mangimi può destabilizzare il delicato equilibrio gastrointestinale del cavallo. 

La definizione della dieta del cavallo deve sempre avvenire con l’aiuto di un veterinario nutrizionista,” ha consigliato la dottoressa Carraro. Infatti, anche una minima variazione nell’apporto energetico deve essere calibrata per non sovraccaricare l’apparato digerente del cavallo, soprattutto durante i periodi di minor attività fisica. Le variazioni della quantità o del tipo di alimento, dunque, devono seguire un protocollo preciso e personalizzato.

L’importanza della gestione dell’acqua per prevenire la colica

Un altro fattore cruciale nella prevenzione delle coliche è la corretta idratazione del cavallo. Come ha sottolineato la dottoressa Carraro, uno dei principali effetti del cambiamento climatico e dell’abbassamento delle temperature, è la riduzione della sete e quindi dell’assunzione di acqua da parte dei cavalli. 

I cavalli tendono a bere meno quando fa freddo, e questo può portare a costipazione, uno dei fattori scatenanti delle coliche,” ha spiegato. Per assicurarsi che i cavalli assumano una quantità adeguata di acqua – circa 30-35 litri al giorno – è consigliabile monitorare attentamente l’assunzione, soprattutto se si utilizzano beverini automatici. 

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Quando abbiamo il dubbio che il cavallo non stia bevendo abbastanza, è utile passare all’uso dei secchi, in modo da misurare esattamente quanto liquido assume l’animale,” ha suggerito la dottoressa. 

L’ingestione di una giusta quantità di acqua è fondamentale per garantire una corretta digestione del cavallo e per prevenire la formazione di blocchi nell’intestino. 

Nei periodi di transizione stagionale, risulta quindi importante favorire il consumo di acqua da parte dei cavalli, eventualmente somministrando dei pastoni, in cui il mangime viene assunto insieme a una determinata quantità di acqua. Inoltre, per mantenere il corretto livello di idratazione del cavallo, è consigliabile l’assunzione di elettroliti. (Leggi il nostro articolo “La corretta idratazione del cavallo: l’uso degli elettroliti nella dieta equina”)

Non è importante solo la quantità di cereali assunti dal cavallo, ma anche la qualità 

L’alimentazione dei cavalli non può prescindere dall’uso di cereali, ma è essenziale che la loro qualità e quantità siano gestite con cura da un esperto. “I cavalli non sono abituati, per natura, a una dieta ricca di cereali, che può alterare il loro equilibrio gastrointestinale,” ha spiegato la dottoressa Carraro.

Questi sono animali pascolatori, abituati a consumare quantità di erba durante tutta la giornata, ma la vita in scuderia è il lavoro richiedono necessariamente un apporto energetico maggiore, motivo per cui si ricorre ai cereali. “Tuttavia, è importante evitare di somministrare grandi quantità di cereali in una sola volta, inoltre la qualità di questi alimenti deve essere impeccabile,” ha aggiunto. 

Cereali conservati in modo scorretto, con la presenza di muffe o batteri, possono causare coliche e altri disturbi intestinali. Quindi, la scelta dei giusti cereali e la loro somministrazione nelle corrette quantità, soprattutto distribuite nel corso della giornata in più pasti, sono essenziali per garantire la salute del vostro cavallo.

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Gli effetti dell’amido elevato nei mangimi

Come sottolineato dalla dottoressa Carraro, i cibi ricchi di amido, ad esempio i cereali tradizionali, hanno un grado di pericolosità superiore per la salute gastrointestinale dei cavalli rispetto ai mangimi con una concentrazione più bassa. “Alti livelli di amido possono provocare dismicrobismi nel cieco, alterando la flora batterica e aumentando il rischio di coliche,” ha spiegato la dottoressa. 

Per questo motivo, i cavalli più sensibili dovrebbero essere alimentati con mangimi a basso contenuto di amido e alto tenore di fibre, più simili alla loro dieta naturale.

Probiotici e prebiotici: supporto alla salute intestinale

I probiotici e prebiotici giocano un ruolo fondamentale nel mantenere in equilibrio la flora intestinale dei cavalli, soprattutto nei periodi di cambio stagione; ma facciamo chiarezza su cosa siano probiotici e prebiotici.

I primi sono microrganismi vivi che, se assunti in quantità adeguate, apportano benefici alla salute dell’ospite (il nostro cavallo), migliorando e aumentando i microrganismi della sua flora intestinale. I prebiotici, invece, sono sostanze non digeribili che stimolano la crescita e l’attività di batteri benefici nell’intestino, contribuendo a migliorare la genetica della flora intestinale.

L’utilizzo di probiotici, come il Saccharomyces cerevisiae, aiuta a migliorare la digestione delle fibre e a prevenire problemi digestivi,” ha sottolineato facendo comprendere quanto il loro utilizzo sia particolarmente consigliato durante i periodi di transizione stagionale.

Pobiotici e prebiotici, quindi, supportano la digestione e la salute intestinale del cavallo, rendendo l’intestino più efficace nel suo funzionamento

Raccomandazioni nutrizionali per le diverse stagioni

Ogni stagione richiede un’attenzione particolare nella gestione nutrizionale del cavallo. Durante l’inverno, ad esempio, è consigliabile aumentare l’apporto di fibre, utilizzando fieno di buona qualità, polpa di barbabietola o pellettati di erba medica. 

L’estate, invece, richiede una maggiore attenzione all’assunzione di acqua, che può essere facilitata anche con mangimi umidificati o integratori liquidi. 

La dottoressa Carraro ha concluso ricordando che “Una corretta gestione nutrizionale è il primo passo per mantenere un cavallo in salute e ridurre il rischio di colica nei cavalli.”

A cura di Alessandra Ceserani | Foto (c) Equiplanet

© Riproduzione riservata.

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