Quella curva pericolosa di San Rossore

Chissà perchè succede ma avviene che un bel giorno ci si accorga di un problema che tutti conoscono ma che chi poteva porvi rimedio fino a quel momento ha ignorato. E’ di questi giorni la protesta dei fantini con in testa il loro rappresentante Luca Maniezzi di scioperare impedendo di fatto lo svolgimento dei programmati convegni a San Rossore. Mettiamo le mani avanti evitando false interpretazioni e affermiamo di ritenere giusta la protesta dei fantini. Era da tempo che da più parti quando si apprendeva di una caduta avvenuta nell’ippodromo pioano non c’era necessità di chiedere in quale punto della pista fosse avvenuta. Troppo mal realizzata l’angolatura della staccionata che immette sul rettilineo d’arrivo per non creare problemi a cavalli e fantini. Si notava in maniera lampante che per mantenere l’assetto i cavalli all’interno erano costretti a scartare verso l’esterno andando pericolosamente a danneggiare quelli che per un principio della dinamica erano spinti verso l’interno. Tanto difficile da comprendere e provvedere? Certamente no. Eppure non si riesce a capire per quali motivi non si è riusciti a realizzare le opportune modifiche. Ora la protesta scaturita dopo il decesso del 21enne Brocca lo scorso gennaio e l’ennesima caduta che ha coinvolti 3 fantini e un cavallo abbattuto a fine febbraio. Una azione ripresa anche al di fuori della stampa di settore che ha portato anche chi lo ignorava alla conoscenza del problema e nel contempo generando  un danno enorme per le scuderie che operano in particolare nell’ippodromo di San Rossore. Come e cosa si deciderà da parte di chi ha la gestione dell’ippodromo pisano? ? Al momento non è dato conoscere e nemmeno se i fantini manterranno in essere di non scendere in pista in quell’ippodromo fino a problema risolto o come annunciato limitatamente al corrente mese.. C’è da augurarsi comunque che lo spettacolo ippico in quell’ippodromo possa riprendere quanto prima ma naturalmente con le opportune modifiche che mettano in sicurezza vita e salute di fantini e cavalli. (Bruno Delgado)(Ph equos.it)