Comuni problematiche degli arti del cavallo, flemmone e mollette

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Recentemente, abbiamo esaminato caratteristiche e possibili terapie per Formelle e Schinelle, problematiche degli arti del cavallo che si manifestano frequentemente; in questo articolo, continuiamo ad approfondire questo tema e analizziamo insieme altre due condizioni patologiche che possono colpire gli arti del nostro compagno: il Flemmone e le Mollette. Comprendere queste problematiche è essenziale per garantire il benessere e la performance dei nostri cavalli.

Flemmone nel cavallo: sintomi, manifestazioni e cause

Il Flemmone è una condizione patologica caratterizzata dalla raccolta di essudato purulento, ricco di batteri piogeni, che si infiltra nel tessuto sottocutaneo e nel tessuto connettivo. Sebbene possa formarsi in qualsiasi parte del corpo, colpisce principalmente gli arti del cavallo e si manifesta come segue:

  • Gonfiore diffuso che può coinvolgere parzialmente o completamente l’arto, dalla corona fino al gomito o all’anca.
  • Rigidità nei movimenti e dolore alla palpazione.
  • L’area interessata può essere particolarmente calda nelle fasi iniziali e può trasudare materiale sieroso.
  • Possibili sintomi sistemici come febbre alta, astenia e anoressia.

Le cause più comuni del flemmone sono principalmente ferite, anche non particolarmente profonde, che si infettano portando batteri suppurativi nella cute nel sottocute.

Possibili terapie per il flemmone

  • Utilizzo di antibiotici sistemici;
  • Terapia sintomatica con antipiretici e antinfiammatori;
  • Lavaggio accurato con disinfettante e acqua fredda;
  • Impiego di diuretici per favorire il drenaggio dei liquidi in eccesso (in alcuni casi).

La prognosi è generalmente buona, sebbene fattori come l’età, l’immunodeficienza e altre patologie concomitanti possano influenzare i tempi di guarigione.

Mollette: dalle tipologie alla gestione

I rigonfiamenti molli e fluttuanti che si osservano soprattutto a livello delle articolazioni dei nodelli e, a volte, del garretto sono chiamati mollette. Si suddividono principalmente in due tipi: mollette tendinee e mollette articolari.

Mollette tendinee

Viene definita molletta tendinea una sinovite idiopatica, ovvero un rigonfiamento della guaina sinoviale, data da un eccessiva produzione o da un cattivo drenaggio di liquido sinoviale.

La guaina sinoviale è quella struttura anatomica che avvolge il tendine e ne permette il corretto scorrimento ( immaginiamolo come i cavi del cambio della bicicletta). La parete della guaina è particolarmente delicata e l’eccessiva presenza di liquido sinoviale al suo interno, data per esempio da un’infiammazione del tendine flessore superficiale e profondo anche se di durata limitata nel tempo, crea un’alterazione anatomica tale per cui fatica a riassumere la normale anatomia, creando di fatto una sorta di “tasca” in cui continua a defluire del liquido sinoviale.

Mollette articolari

Per le mollette articolari, la patogenesi è molto simile a quella tendinea. A differenza di quest’ultima però, il versamento del liquido sinoviale avviene all’ interno dell’ articolazione, solitamente come conseguenza di un artrite.

Cause comuni delle mollette nel cavallo

L’origine delle mollette nel cavallo non è del tutto chiara, nonostante ciò si riconducono tendenzialmente a:

  • Conformazione degli appiombi;
  • Politraumi continui;
  • Ferratura scorretta;
  • Allenamento eccessivo;
  • Sovraccarico per zoppia su un altro arto;
  • Processi infiammatori che aumentano la produzione di liquido sinoviale.

Gestione delle mollette nel cavallo

Nonostante il danno estetico, molte forme di mollette possono essere tollerate dal cavallo senza causare zoppia. La gestione delle mollette si concentra sulla correzione della ferratura, l’utilizzo di fasce da riposo e creme decongestionanti, docce fredde abbondanti e trattamenti fisioterapici con Laser e ultrasuoni.

Sia il Flemmone che le Mollette, in definitiva, rappresentano sfide significative per la salute degli arti del cavallo, ma con una diagnosi tempestiva e una gestione adeguata, è possibile minimizzare il loro impatto sulla vita e sulle prestazioni dell’animale. Continuare a informarsi e a consultare professionisti esperti è fondamentale per garantire il benessere dei nostri animali.

Articolo scritto in collaborazione con il medico veterinario Matteo Villa

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