Piazza di Siena, intervista al Presidente FISE Marco di Paola
Abbiamo incontrato il presidente della FISE Marco di Paola alla presentazione della 91ma edizione dello CSIO Piazza di Siena.
Ci ha raccontato delle sue proposte in vista della sua prossima candidatura, delle prossime olimpiadi che si terranno a Parigi e naturalmente di ciò che ci aspetta sull’ ovale verde più bello del mondo.
Quali sono le novità di Piazza di Siena 2024?
Dal 23 al 26 maggio prossimo qui a Villa Borghese, in questo luogo monumentale, si sfideranno le 10 nazioni che si batteranno per la Coppa a squadre; 18 nazioni rappresentate individualmente e non possiamo dimenticare che proprio questo concorso rappresenta l’inizio del cammino verso le Olimpiadi di Parigi. I campioni del mondo che ospiteremo saranno qui proprio per prepararsi a questo evento così importante.
Metteremo come sempre in risalto la figura dell’amico cavallo, compagno imprescindibile in grado di insegnarci dei valori importanti proprio nel suo essere binomio con il proprio cavaliere. Alla base di ogni binomio ci sono infatti la complicità e la fiducia che sono elementi molto importanti al fine dell’ ottenimento del risultato in gara.
A fine maggio assisteremo quindi a giorni di grande sport ma anche di solidarietà?
Certamente, l’equitazione, soprattutto, riesce a coniugare diversi elementi importanti. Sappiamo tutti che lo sport rappresenta una delle tre agenzie formative dello stato insieme alla scuola e alla famiglia e sempre lo sport è quindi perfettamente in grado di portare i giovani verso un modo di vivere corretto. Per ciò che riguarda la nostra disciplina non possiamo tralasciarne i valori terapeutici che attraverso l’ippoterapia ci permettono di aiutare persone meno fortunate. Grazie ai nostri cugini dell’ ippica, per esempio, possiamo attingere al bacino importante di cavalli che pur ritirandosi dalle corse potranno essere messi a disposizione proprio di questo importante comparto solidale.
Con il ministero dell’agricoltura che segue l’ippica stiamo sviluppando il progetto per dare agli animali una seconda chance alla fine della loro carriera. Il cavallo nonostante le caratteristiche nevrili è infatti un animale dotato di una sensibilità che ben si sposa con il ruolo sociale e solidale che l’ippoterapia gli conferisce.
L’evento sarà sempre gratuito come nelle ultime edizioni?
I romani ci consentono di utilizzare un ovale storico e monumentale e noi cerchiamo di farlo con tanta responsabilità e con tanto senso etico proprio per dimostrare che la filiera dei valori dello sport può essere una grande occasione di spettacolo e di rispetto dell’ambiente che vogliamo restituire a chi ce lo affida con fiducia.
Tornando a Parigi, l’evento romano sarà l’ultima occasione per vedere gli Azzurri prima delle Olimpiadi. Cosa dobbiamo aspettarci a fine maggio?
Certamente l’evento equestre capitolino è uno di quelli a più alto impatto visto il livello altissimo dei binomi. Sono novantuno anni che si ripete questo concorso che vede partecipare i migliori del mondo. Non solo gli italiani ma proprio tutti gareggeranno con uno sguardo all’appuntamento olimpico di inizio agosto. Le discipline equestri olimpiche sono tre: oltre al salto a ostacoli infatti ci saranno il dressage e il completo. Per la prima di queste Piazza Di Siena rappresenta il banco di prova.
In vista della prossima candidatura alla presidenza della Federazione quale sarà il progetto di punta?
Quest’anno finisce il quadriennio prima del quale avevo fatte delle promesse importanti. Ho preso la federazione con un buco da 8 milioni di euro e sono riuscito a sanarlo con due anni di anticipo rispetto agli otto anni previsti.
Avevo pure promesso di allargare la base della piramide per avere un vertice più alto e oggi la FISE è la settima federazione su 48 che partecipano al CONI: con centosessantamila tesserati siamo diventati importanti. Abbiamo addirittura superato il ciclismo e la ginnastica. L’obiettivo che mi prefiggo oggi è quello di lavorare sulla qualità del vertice raggiunto perché la qualità è diventata molto importante e noi cercheremo di agevolare i nostri atleti tifando per loro e supportandoli come possiamo.
Testo e foto Roberta Beta
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