Petronella Andersson: un talento cresciuto tra i cavalli

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Petronella Andersson in sella a Odina Van Klapscheut

Piazza di Siena, intervista di HSJ all’amazzone svedese Petronella Andersson

Petronella Andersson, amazzone svedese di 33 anni, è un nome di rilievo nel mondo dell’equitazione. Cresciuta in una famiglia di appassionati di cavalli, la sua storia di successo è un esempio lampante di come un hobby possa trasformarsi in una professione. Reduce dal terzo posto nel Rolex Grand Prix dello CSIO Roma, è stata intervistata dal team di Horseshowjumping.tv a Piazza di Siena 2024.

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CSIO Rolex Roma 2024 – Roma, Piazza di Siena – ph.Stefano Secchi/ Imagess
1st Karl Cook USA Caracole de Terlong, 2nd Max Kuhner AUT Elektric Blue P , 3rd Petronella Andersson SWE Odina Van Klapscheut

Petronella ha raccontato la sua storia, come la sua esperienza da Stephex Stables abbia modificato il suo modo di approcciarsi alle competizioni e le vittorie che l’hanno portata ai vertici delle gare internazionali più importanti.

Credo di aver iniziato a montare a cavallo all’età di tre anni,” ha ricordato Petronella, sottolineando l’importanza dell’influenza materna nel suo viaggio nel mondo equestre. La madre, amazzone per hobby, è stata la prima a introdurla nel mondo dei cavalli, trasmettendole una passione che da semplice passatempo è diventata uno stile di vita. Dai primi campionati in Svezia all’età di dieci anni, alle medaglie europee da junior, fino alla vittoria del suo primo CSI2* Grand Prix nel 2012, la carriera di Petronella è stata in costante ascesa, sostenuta da un’indefessa determinazione e da una totale dedizione.

Nel 2013, la svolta decisiva: Petronella si unisce alle Stephex Stables, un passo cruciale per passare al livello successivo, i CSI5*. Oggi, continua a scalare le classifiche mondiali, grazie anche a un team di supporto formidabile e a un rapporto speciale con i suoi cavalli. “L’equitazione è qualcosa che si sviluppa nel corso della vita,” ha dichiarato, evidenziando l’importanza dell’esperienza e del processo di apprendimento continuo.

L’agonismo, una passione di famiglia

Il viaggio di Petronella Andersson nel mondo dell’equitazione è iniziato in tenera età. “Mia madre montava a cavallo per hobby, è una grande appassionata” ha raccontato Petronella, “è così che mi sono avvicinata a questo mondo.” Fin da piccola, la presenza costante dei cavalli nella sua vita ha permesso all’amore per questi animali di germogliare e fiorire. “Direi che i cavalli sono nella mia vita da quando ne ho memoria,” ha dichiarato.

Penso di essere salita a cavallo per la prima volta a soli tre anni,” ci racconta Petronella del momento che ha dato inizio a un percorso che l’ha portata a diventare una delle amazzoni più rispettate a livello internazionale. “Da quel giorno, i cavalli fanno parte della mia vita ogni giorno, da un hobby sono diventati un impegno quotidiano, direi davvero uno stile di vita.” ha detto sorridendo.

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CSIO Rolex Roma 2024 – Roma, Piazza di Siena – ph.Stefano Secchi/ Imagess – Petronella Andersson in sella Odina Van Klapscheut

La famiglia di Petronella non era solo amante dei cavalli, ma da sempre ha avuto una grande propensione per le competizioni, altra caratteristica trasmessa dalla sua famiglia. “Tutti noi siamo piuttosto competitivi, ma in sport diversi. L’agonismo è proprio una cosa di famiglia,” ha detto.

Parlando dell’inizio della sua carriera sportiva ci ha raccontato: “Ho iniziato dai pony con le prime competizioni, passando poi per le categorie children, junior e young rider,” ha ricordato perlando del naturale percorso che viene generalmente seguito in questo sport. “Quando avevo diciannove anni ho lasciato la Svezia e ho accettato il mio primo lavoro, in Olanda. E ora ho 33 anni. Quindi quest’anno sono undici anni che sono alle Stephex Stables,” ha ricordato.

I primi successi sportivi

Petronella ha vissuto i suoi primi anni nel mondo dell’equitazione con entusiasmo e determinazione. A soli dieci anni, partecipa al suo primo campionato in Svezia, un’esperienza che ha segnato profondamente il suo percorso. “Partecipare e vincere i primi campionati all’età di dieci anni è stato emozionante,” ha dichiarato, ricordando come quelle prime vittorie le abbiano dato una spinta incredibile.

Detto questo, però, non penso che partecipare ai campionati sia una necessità assoluta quando sei molto giovane. Se ne hai l’opportunità, è fantastico, ma non credo sia qualcosa per cui bisogna forzarsi. Questo sport è basato sull’esperienza e sul processo di apprendimento quotidiano, con l’obiettivo di diventare uno dei migliori. Alla fine, tutto si riduce all’esperienza di ogni giorno. Quando si è bambini, intorno ai dieci anni, non si ha piena consapevolezza di tutto questo; è più che altro un divertimento. Io ho avuto la possibilità di partecipare e ne ho approfittato, ma non penso che sia stato un elemento determinante per la mia carriera“.

A tredici anni, Petronella rappresenta la Svezia ai Campionati Europei Pony, vincendo medaglie importanti. “Rappresentare il proprio Paese ai Campionati Europei Pony e vincere medaglie da junior è un risultato importante,” ha detto. “Sono stata molto fortunata che i miei genitori mi abbiano sostenuto in questo mio percorso,” ha aggiunto, riconoscendo il ruolo cruciale della famiglia nel suo viaggio nel mondo equestre. “Ho avuto dei bellissimi pony e poi degli ottimi cavalli, oltre che dei bravissimi allenatori” ha continuato, evidenziando come la qualità dei suoi compagni di gara e del team sia stata determinante per i suoi successi.

Petronella ha sempre visto ogni competizione come un’opportunità di crescita. “Penso che si debbano prendere le possibilità che si hanno,” ha detto, parlando dell’importanza di sfruttare ogni occasione per migliorarsi. “Sono stato fortunato ad avere la possibilità di fare campionati in giovane età, ma non credo che abbiamo particolarmente influito sul mio modo di vivere questo sport oggi. Alla fine, è tutta una questione di esperienza,” ha aggiunto, sottolineando come ogni gara, ogni allenamento e ogni difficoltà abbiano contribuito a formarla per l’amazzone che è oggi.

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CSIO Rolex Roma 2024 – Roma, Piazza di Siena – ph.Stefano Secchi/ Imagess – Petronella Andersson in sella Odina Van Klapscheut

I cavalli più importanti della sua vita

Nel corso della sua carriera, Petronella ha avuto la fortuna di montare cavalli eccezionali, ognuno dei quali ha lasciato un segno indelebile nel suo cuore. “I cavalli che ho montato nel corso della mia carriera e che sto montando tutt’ora sono tutti speciali per me,” ha detto, riferendosi a Odina Van Klapscheut, Opaline De W&s e Castres Van De Begijnakker Z, cavalli che hanno giocato un ruolo essenziale nella sua crescita professionale. “Sono stati tutti importantissimi per aiutare la mia carriera ad andare avanti,” ha spiegato, evidenziando l’importanza di avere compagni di gara di alta qualità.

Un altro cavallo che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita è stato Nosco de Blondel. “Era un cavallo che avevo da Stal Hendrix quando lavoravo lì,” ha ricordato. Con Nosco, Petronella ha vissuto momenti indimenticabili, inclusa la vittoria di una medaglia d’argento individuale ai campionati per giovani cavalieri. “Era molto competitivo e davvero divertente da montare,” ha detto, parlando con affetto del suo tempo passato.

Ogni cavallo, per Petronella, ha un posto speciale nel suo cuore. “Credo che tutti abbiano qualcosa di particolare, che li renda speciali” ha detto. “Avranno sempre un posto nel mio cuore,” ha aggiunto, riflettendo sull’importanza del legame emotivo che si crea tra cavaliere e cavallo.

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CSIO Rolex Roma 2024 – Roma, Piazza di Siena – ph.Stefano Secchi/ Imagess – Petronella Andersson in sella Odina Van Klapscheut

L’esperienza alle Stephex Stables e la sua routine quotidiana

Nel 2013, Petronella si unisce alle prestigiose Stephex Stables, un passo determinante per la sua carriera. “Arrivare alle Stephex Stables credo sia un grande sogno per molti cavalieri,” ha detto, riflettendo su quanto questa opportunità abbia influenzato i suoi progressi. “Oggi la mia situazione è un po’ diversa, visto che lavoro direttamente per Stephan già da un paio d’anni,” ha spiegato, indicando come la sua posizione all’interno delle scuderie si sia evoluta nel tempo. “Penso davvero che far parte di questo team ti renda un cavaliere forte”.

Ha continuato: “La cosa migliore che possiamo fare per Stephan è cercare di ottenere dei risultati sul campo gara. Ma siamo tutti davvero competitivi e già questo fine settimana stiamo dando spettacolo. Abbiamo vinto la Coppa delle Nazioni con due cavalieri del team Stephex, Kendra Brinkop e Daniel Deusser. Anche Zoe Conter sta andando molto bene, quindi siamo ancora in tempo per fare grandi cose qui a Piazza di Siena” ci ha detto prima ancora di scoprire che sarebbe stata proprio lei ad aggiungere ulteriore lustro al team, chiudendo il podio della competizione più importante dell’evento romano, il Rolex Grand Prix.

Un giorno con Petronella Andersson

La routine quotidiana di Petronella alle Stephex Stables è intensa e ben strutturata. “Direi che la routine quotidiana va dal lunedì al mercoledì, principalmente a casa, visto che weekend siamo sempre in gara. Nel mio team ho circa dieci-dodici cavalli, dai sette anni fino ai più adulti,” ci ha raccontato, “mi dedico principalmente all’allenamento dei giovani, infatti quelli che ora competono al massimo livello sono quelli che ho seguito sin da quando avevano sei o sette anni“.


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E’ un hobby, una passione, uno stile di vita, quindi lo faccio con piacere“.

— Petronella Andersson

La sua giornata inizia verso le otto e mezza del mattino e prosegue così: “Monto quattro o cinque cavalli prima di pranzo, poi pranziamo insieme, e nel pomeriggio monto altri due cavalli. In totale, arrivo a sei/sette cavalli al giorno, solitamente sette. È un buon numero. Cerchiamo di sfruttare al massimo i giorni in cui siamo a casa, visto che siamo spesso fuori per le gare,” ha detto con soddisfazione.

Il rapporto con il cavallo e il team di Supporto

Uno degli aspetti più importanti della carriera di un cavaliere, come ha evidenziato anche Petronella, è il rapporto che sviluppa con i cavalli e con il team di supporto che circonda il binomio. “La squadra è tutto,” ha affermato, sottolineando l’importanza della squadra. “Le persone che lavorano per me, che si prendono cura dei cavalli, sono molto importanti,” ha aggiunto, riconoscendo il valore del lavoro di ogni membro del suo team.


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“La squadra è fondamentale. Senza un buon team alle spalle, è molto difficile avere successo in questo sport”.

— Petronella Andersson

Dai groom ai veterinari, dai maniscalchi ai proprietari, ogni persona gioca un ruolo fondamentale per il successo del binomio. Collaborazione e la fiducia sono fondamentali per raggiungere risultati eccellenti. “Sono molto fortunato ad avere una squadra così buona,” ha aggiunto, esprimendo gratitudine per il supporto costante che riceve.

Il legame con i cavalli è un altro elemento essenziale per Petronella. “Quello che chiediamo loro e quello che ci restituiscono è qualcosa di molto prezioso,” ha detto, descrivendo la reciprocità e la fiducia che caratterizzano il rapporto tra cavaliere e cavallo. “Penso che sia incredibile lavorare con questi animali ogni giorno,” ha continuato, sottolineando come il rispetto e la comprensione reciproca siano alla base di ogni successo.

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CSIO Rolex Roma 2024 – Roma, Piazza di Siena – ph.Stefano Secchi/ Imagess – Petronella Andersson in sella Odina Van Klapscheut

In conclusione, Petronella Andersson rappresenta un esempio di passione e professionalità nel mondo dell’equitazione. La sua storia è un tributo al potere della passione e del lavoro di squadra, elementi che le hanno permesso di trasformare un sogno in una realtà. “Il mio sogno è assolutamente quello di partecipare alle Olimpiadi un giorno per la squadra svedese,” ha detto, guardando con determinazione e ottimismo al futuro.

Il mio sogno è assolutamente quello di partecipare un giorno alle Olimpiadi con la squadra svedese. Sono molto fortunata a fare parte di un team così valido. Far parte della squadra significa sapere di meritarselo, ed è molto gratificante. Come ho già detto, la Svezia è una nazione straordinaria. Sono i campioni europei e olimpici in carica, il che è davvero notevole” ha dichiarato, riconoscendo il grande spirito di squadra.

Con il supporto del suo team e il suo legame con i cavalli, Petronella continua a inseguire le sue ambizioni, dimostrando che con impegno e passione, i sogni possono davvero diventare realtà.

A. Ceserani

© Riproduzione riservata.

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