Osteopatia equina: trattamento cranio-sacrale per il cavallo, i vantaggi e i benefici
Alla maggior parte dei cavalieri è sicuramente capitato di andare dall’osteopata e penso che vi siate domandati almeno una volta il perché tenesse le mani ferme sul vostro cranio o sul vostro sacro senza apparentemente fare nulla.
Questo “nulla” è il trattamento cranio-sacrale.
Da un occhio esterno sembra che il terapeuta sia fermo in una posizione, in realtà sotto le sue mani si manifesta un movimento continuo e ritmico… che parte proprio dal vostro corpo.
La stessa cosa può essere applicata anche sui vostri cavalli.
C’è da sapere che il cranio e il sacro, in osteopatia, sono due elementi fondamenti che danno moltissime informazioni sul benessere generale e sull’omeostasi del cavallo.
Ci sono osteopati che lavorano solo con questo tipo di trattamento e ottengono risultati pazzeschi.
Il sistema cranio-sacrale è il custode ed il contenitore del sistema nervoso centrale: cresce intorno ad esso, lo protegge e ne costituisce la guida per lo sviluppo.
Tutte le attività di regolazione corporea, tutte le componenti mentali ed emozionali, sono intimamente collegate alla relazione tra struttura ossea e nervosa.
Agli inizi del secolo scorso W.G. Sutherland, padre della osteopatia craniale, ha iniziato a studiare gli impercettibili movimenti spontanei e ritmici che le diverse ossa del cranio e del sacro facevano ininterrottamente.
Sebbene tradizionalmente il cranio fosse considerato una struttura rigida, Sutherland ipotizzò che il tessuto connettivo presente nelle suture del cranio, fosse molle e consentisse il movimento e l’adattamento delle ossa.
Egli giunse alla conclusione che il cranio fosse abbastanza flessibile da reagire a varie pressioni esterne e interne.
Notò, inoltre, che si poteva percepire al tatto un leggero movimento che, in maniera ritmica, dalle ossa craniche giungeva fino all’osso sacro, percorrendo tutta la spina dorsale: battezzato poi con il nome ritmo cranio-sacrale.
Nelle alterazioni di questi movimenti, dovuti a cause disparate, si manifestano disfunzioni che interessano il corpo intero, a motivo del ruolo generale che ha il sistema nervoso centrale.
Mediante le manipolazioni tipiche della terapia cranio-sacrale, l’osteopata è in grado d’intervenire sull’intero organismo.
Questo tipo di trattamento è indicato in caso di stress, paura eccessiva, blocchi emotivi, nel post-intervento, in caso di depressione, mal di testa ( si… lo hanno anche i cavalli), diarrea cronica, iperattività, problemi respiratori, masticatori, ormonali, otiti ricorrenti etc.
I campi di applicazione sono molteplici e starà all’osteopata decidere se applicare o meno questo tipo di trattamento.
Una cosa che posso affermare è che i cavalli lo amano e si rilassano completamente: rilasciano ogni tensione muscolare, sfoderano, evacuano, smettono di mordere, si addormentano (capita ad anche chi assiste).
Mi capita spesso di trattare cavalli super agitati che cercano di mordere o di calciare non appena mi distraggo un attimo: anche in questi casi effettuo subito questo tipo di approccio all’animale, in modo che si calmi e mi permetta di lavorarlo in serenità.
La cosa più bella è che ogni cavallo può subire un trattamento cranio-sacrale perché non ha controindicazioni, ma solo vantaggi da trarre.
Infatti è una terapia delicata e sicura e per questo motivo viene spesso consigliata in circostanze considerate “rischiose” come durante la gestazione e dopo un’operazione.
Il compito del terapista consiste nel ripristinare il ritmo cranio-sacrale affinché si ripristini l’equilibrio e migliori la funzionalità del un sistema fisiologico.
Francesca Motta, Esperta in Osteopatia Animale.HSJ ©