Il diaframma nel cavallo: un muscolo importante, ma sottovalutato
La chiave della salute e del benessere del cavallo: il ruolo multifunzionale del diaframma nell’osteopatia veterinaria
Il diaframma nel cavallo: un muscolo essenziale nella respirazione
Il diaframma nel cavallo è il muscolo principale della respirazione: esso è situato in direzione obliqua tra la cavità toracica e quella addominale e la sua forma richiama quella di una cupola sulla cui sommità poggiano cuore e polmoni e, al di sotto della quale, alloggiano gli organi addominali. In genere, la principale funzione attribuita al diaframma nel cavallo è la promozione della respirazione, ma in realtà ha tantissime altre funzioni che riguardano l’intero funzionamento dell’organismo. Come tutti i muscoli, il diaframma nel cavallo esplica la sua funzione mediante atti di contrazione e rilassamento.
Respirazione e azione meccanica diretta sugli organi
Durante la fase di contrazione, in inspirazione, il diaframma nel cavallo si abbassa espandendo il volume toracico e polmonare, durante la fase di espirazione invece, il diaframma si alza coadiuvando i polmoni ad espellere l’anidride carbonica. Oltre ad essere il muscolo respiratorio primario, esegue un’azione meccanica diretta sugli organi: questa “funzione” viene chiamata pendolo viscerale. Nel cavallo si evidenzia soprattutto durante il galoppo, ma persiste in ogni momento.
Questa azione è il motore della mobilità dei visceri: infatti gli organi, muovendosi continuamente, riescono a degradare ed espellere le sostanze di scarto prodotte. Precisamente durante l’inspirazione il diaframma comprime gli organi per “spremerli”, mentre durante l’espirazione ha un effetto di richiamo dei fluidi verso gli organi deputati alla degradazione dei cataboliti. Altra funzione è la modulazione delle pressioni interne di torace e addome.
Dividendo fisicamente queste due cavità promuove i riflessi “vitali” come il parto, la minzione e la defecazione ed essendo attraversato da arterie e vene e dal dotto toracico svolge un’azione di controllo dei fluidi. Importanti sono anche i nervi che ci passano attraverso, primo tra i quali il nervo vago, responsabile di tutto il sistema parasimpatico degli organi addominali. Una cosa affascinante è che trattando questo muscolo si ha effetti parasimpatici e drenanti per via di ciò che lo attraversa.
Essendo un muscolo ha la capacità di contrarsi e rilassarsi e questo determina il fatto che può andare incontro a “malfunzionamenti”. Nel trattamento osteopatico, il diaframma, ricopre un ruolo rilevante per numerose problematiche.
Disturbi organici e mobilità del diaframma
Una delle cause principali per cui viene trattato sono i disturbi di natura organica come la stitichezza, la gastrite, la diarrea. Gli organi influenzati dalla mobilità del diaframma non sono solo quelli a stretto contatto come il fegato o lo stomaco, ma condiziona anche organi distanti come quelli del bacino (es. utero, vescica).
Stabilità, postura e correlazione con la colonna
Inoltre la sua posizione centrale all’interno dell’organismo lo rende la chiave di volta di una buona stabilità e una buona postura. Il diaframma nel cavallo riceve innervazione dall’ultimo tratto della colonna cervicale (attraverso il nervo frenico) e, grazie ai pilastri del diaframma, si inserisce a livello della colonna dorso-lombare. Innervazione e inserzione anatomica creano una diretta correlazione tra movimento della colonna e movimento diaframmatico.
In molti cavalli con cifosi lombare, infatti, non basta trattare la zona disfunzionale, ma è importante rilasciare anche il diaframma, oppure cavalli con rigidità del collo possono avere problematiche a carico di questo muscolo.
Benefici del trattamento osteopatico
Un trattamento diaframmatico può ridurre gli stati di ansia e stress, può aumentare l’energia ed il benessere generale, incide sulla postura, ha effetti importanti sul sistema metabolico e digestivo, può essere di sostegno nei cavalli con il ticchio. I cavalli con questo “tic” sollecitano notevolmente i muscoli respiratori e in particolare il diaframma.
Un trattamento osteopatico nel cavallo non elimina completamente la problematica, ma sicuramente la riduce. Il post-trattamento è caratterizzato da rilassamento e in alcuni casi un miglioramento delle prestazioni sportive.
Il fondatore dell’osteopatia, il medico statunitense A.T. Still, nel 1800, utilizzò queste parole per descrivere l’importanza del diaframma: “Per mezzo mio vivete e per mezzo mio morite. Nelle mani ho potere di vita e morte, imparate a conoscermi e siate sereni.” Il trattamento osteopatico dunque si pone come una valida terapia nel trattamento dei disturbi legati ad una scorretta mobilità diaframmatica, come ad esempio disturbi gastrici, dolori lombari o cervicali.
Francesca Motta, Esperta in Osteopatia Animale
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