L’apparato digerente del cavallo
L’adattamento evolutivo: l’apparato digerente del cavallo come risposta alle abitudini alimentari
Nel corso dei secoli, l’apparato digerente del cavallo si è evoluto in relazione alle sue abitudini alimentari di animale pascolatore: in natura trascorre la maggior parte del suo tempo assumendo continuamente piccole quantità di foraggio.
Digestione nell’intestino del cavallo
Per questo motivo il suo stomaco è rimasto molto piccolo (raggiunge malapena i 15 litri) e produce costantemente succhi gastrici, in quanto predisposto ad essere sempre alimentato. Al contrario, invece, l’intestino è molto lungo e si divide in due parti. La prima parte o intestino tenue è lunga circa 25 metri e qui vengono digeriti zuccheri, amido, grassi, amminoacidi, vitamine e minerali.
La seconda parte, formata da crasso, cieco e colon, è lunga circa 13 metri ed è sede delle fermentazioni microbiche che servono per digerire la fibra. In questa seconda parte vivono miliardi di microbi (batteri e protozoi) che lavorano tra loro in un equilibrio molto delicato. Cambi repentini di alimentazione, una quantità troppo elevata di amido crudo, piuttosto che una scarsa qualità degli alimenti, sono solo alcuni esempi di cosa può alterare l’ambiente intestinale.
Il disequilibrio intestinale può provocare al cavallo gravi disturbi quali diarrea, coliche e laminiti, compromettendo il suo benessere a volte anche in modo pesante. In base alla sua fisiologia, dunque, dobbiamo porre particolare attenzione alla gestione alimentare del cavallo.
Alimentazione continua e rischio di gastriti
Al giorno d’oggi, infatti, nella maggior parte dei casi non ha a disposizione un pascolo per alimentarsi continuamente e quindi risulta fondamentale riuscire a preservare il corretto funzionamento del suo apparato digerente cercando di adeguare il più possibile la gestione alla sua natura. Il foraggio dovrebbe quindi essere somministrato almeno 3 volte al giorno per tenere lo stomaco il più impegnato possibile, evitando che la sua parete venga attaccata dai succhi gastrici continuamente prodotti, causa di aumento del rischio di gastriti e ulcere.
Transizione alimentare
La stessa attenzione va posta nell’introduzione di un nuovo alimento, poiché bisogna dare il tempo ai batteri intestinali di adeguarsi alla nuova dieta. Una corretta transizione alimentare dura mediamente una decina di giorni e in questo periodo il nuovo alimento va introdotto gradualmente, mescolandolo al precedente, così da abituare la flora intestinale alla sua digestione.
Supporto durante la transizione alimentare
Per aiutare l’apparato digerente alla transizione alimentare, durante questo periodo si possono aggiungere alla razione dei prodotti che aiutano l’apparato digerente del cavallo ad adattarsi alla nuova dieta. Un esempio è Forasand Cortal Horse, arricchito con lieviti vivi che contribuiscono a ripristinare la flora batterica intestinale.
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