Nutrizione equina: Cos’è il Tying Up?
Il Tying Up è una sindrome metabolica che colpisce l’apparato muscolare dei cavalli sportivi. I segni clinici sono vari e vanno da una semplice rigidità post sforzo a veri e propri dolori che possono anche causare l’incapacità di movimento del cavallo.
I segnali che può dare sono svariati, dal passo rigido che peggiora con il movimento, alla riluttanza a ricominciare a camminare dopo un alt. Il cavallo può presentare anche una sudorazione diffusa ed un’elevata palpitazione, respirazione e tremori. Al tatto i muscoli sono rigidi e presentano crampi.
Questa malattia può originarsi da diverse cause, tra le principali:
• Rabdomiolisi, una rottura del muscolo scheletrico in seguito a uno sforzo eccessivo o ad una patologia, che genera il rilascio nella circolazione di mioglobina, tossica per l’apparato renale e che può essere la causa del cambiamento del colore delle urine (più scure)
• PSSM, malattia genetica che genera un accumulo anomalo di glicogeno nei muscoli
• Sbilancio elettrolitico, soprattutto se il sodio è carente. Sodio, potassio e cloro, infatti, sono molto importanti per garantire la corretta funzione muscolare
• Carenza di antiossidanti come selenio o vitamina E
• Eccesso di acido lattico nei muscoli
• Sbilancio ormonale durante il ciclo estrale nelle femmine
• Razza del cavallo, sono geneticamente più predisposte razze come il purosangue inglese, il purosangue arabo e il quarter horse
Come gestire la malattia?
Innanzitutto, è di fondamentale importanza la dieta. Gli amidi e gli zuccheri, soprattutto in caso di PSSM, sono da mantenere bassi ed è consigliato fornire grassi come energia alternativa. Anche le buccette di soia o le polpe di barbabietola, fonti di fibra molto digeribile, possono essere usate come energia alternativa per ridurre i cereali della razione. In una recente prova effettuata presso la “Southern California Equine Foundation”, infatti, è stato dimostrato come una dieta elevata in grassi e fibra altamente digeribile, ha significativamente ridotto i danni muscolari post-sforzo. Anche il tenore di proteine, vitamine e minerali è importante per non sovraccaricare il metabolismo dell’animale e non incorrere in spiacevoli carenze. Il consiglio è comunque di somministrare i concentrati solamente quando l’animale è in lavoro. Nei giorni in cui non fa attività meglio limitarsi al solo fieno, preferibilmente prediligendo le graminacee rispetto alle leguminose.
L’acqua non deve mai mancare ed è sempre bene aggiungerne un secchio pieno nel box in abbinamento al normale abbeveratoio, perché stimola il cavallo a bere di più.
Per quanto riguarda il lavoro, è bene predisporre un piano da seguire. Importante è il riscaldamento pre-lavoro e il raffreddamento post-lavoro: sono consigliati 20 minuti di passo sia prima che dopo. Il cavallo, inoltre, non dovrebbe mai rimanere per un giorno intero nel box e se non lo si può muovere, fondamentale diventa l’accesso al paddock.
Come scegliere il mangime ideale?
I tenori di amido e zuccheri devono essere bassi, a favore di un elevato apporto in fibre e grassi. Level up Cortal (https://www.cortalhorse.it/prodotti/level-up/) è l’alimento ideale, formulato specificatamente per contrastare la patologia e soddisfare al meglio le esigenze del cavallo in questo frangente. Raccomandiamo sempre di rivolgersi ad un nutrizionista equino per formulare la giusta razione per il proprio cavallo. Chiedi informazioni all’assistenza nutrizionale Cortal (https://www.cortalhorse.it/assistenza-nutrizionale-cavalli/).
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