Anatomia del cavallo: arti anteriori e arti posteriori

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Anatomia del cavallo: arti anteriori e arti posteriori

A differenza dell’uomo l’arto del cavallo non ha connessioni ossee con il tronco: le due parti sono in rapporto solo ed esclusivamente grazie ai muscoli

Anatomia del cavallo: arti e connessioni muscolari

La scapola con i suoi muscoli e legamenti è fondamentale nell’anatomia del cavallo, poiché rappresenta l’unico nesso con il tronco. Tra la scapola e il tronco si verifica un movimento di slittamento che influisce sull’avanzamento o sull’indietreggiamento dell’arto.

Questa struttura anatomica è cruciale per comprendere l’interazione dei muscoli della spalla con quelli dell’avambraccio, i quali si suddividono in estensori, flessori, adduttori e abduttori. La loro specializzazione nella funzione contrattile consente loro di trasmettere l’attività ai rispettivi tendini, facilitando così l’apertura e la chiusura delle articolazioni.

Arti posteriori e legamenti chiave

L’arto posteriore è collegato al bacino tramite l’articolazione coxo-femorale, il bacino è a sua volta collegato alla colonna vertebrale attraverso l’articolazione sacro-iliaca.

Grosse masse muscolari innestate sull’area coxofemorale e femoro-tibio-rotulea generano le forze di propulsione dell’arto posteriore.
Il muscolo, uno dei più estesi, che collega l’arto anteriore e quello posteriore è il Gran Dorsale, che si inserisce dalle vertebre cervicali e percorrendo tutte il dorso delle vertebre cervicali termina al bacino, due sono i legamenti ad esso direttamente collegati: il nucale che sostiene la testa ed il sacroiliaco che unisce l’ilio al sacro.

Muscoli, tendini e legamenti: differenze chiave

A questo punto è bene sottolineare la differenza tra tendini e legamenti: i primi, simili a delle corde, scorrono in una guaina fibroso tendinea contenente un liquido, chiamato sinoviale, il quale azzerando l’attrito con le parti ossee ne lubrifica e facilita lo scorrimento, i tendini vanno ad innestarsi in modo selettivo su un capo articolare.

I legamenti invece non hanno guaina e sono in diretto rapporto con i muscoli più che con le articolazioni come i tendini, ed hanno la funzione legante.
Muscoli, tendini e legamenti lavorano in due fasi: nella prima fase di movimento creano le forze di spinta, nella seconda ne attenuano le pressioni ed i carichi.

Alcune di queste strutture muscolo-tendinee-legamentose sono più soggette di altre a danni che causano la zoppia del cavallo, ad esempio:
i muscoli che collegano la spalla al tronco, detti sopraspinosi ed intraspinosi, sono interessati nelle distorioni e nelle distrazioni della spalla, al pari del muscolo deltoide che fascia l’articolazione scapolo femorale.

Particolarmente soggetti a lesioni sono anche i muscoli dell’avambraccio ed i rispettivi tendini:
Il corto e grosso muscolo estensore, i cui tendini si innestano sulla faccia anteriore del carpo.

Lesioni e tendini delle falangi

Il muscolo estensore delle falangi, il cui tendine si prolunga sulla faccia anteriore dell’arto e va ad innestarsi sul processo piramidale del triangolare.
I muscoli superficiale e profondo delle falangi. I loro tendini scorrono sulla faccia posteriore dell’arto e, dopo che il profondo si è infilato nell’anello formato dal superficiale, vanno ad innestarsi il superficiale sulla parte posteriore della seconda falange ed il profondo sulla parte volare del triangolare.

I due tendini flessori sono tenuti in posizione da due briglie, la radiale per il superficiale e la carpica per il profondo, e dal legamento anulare del nodello.
Fra il tendine flessore profondo e il metacarpo-metatarso c’è un grosso legamento, chiamato sospensore del nodello, che a metà stinco si divide in due branche, una esterna ed una interna, che ha la funzione di sostegno del nodello.

Infatti quando questo si strappa o si rompe il nodello si abbassa, questo tipo di alterazione è chiamata dagli inglesi “broken down“.

Tra i muscoli dell’arto posteriore più soggetti ad infortuni troviamo il quadricipite femorale, il bicipite femorale, il bifemoro calcaneo con il suo tendine d’Achille che si innesta sul calcaneo, il muscolo tibio-metatarsico con il suo tendine che scorre sulla faccia anteriore del tarso, il legamento plantare ed i muscoli estensori e flessori delle falangi e il sospensore del nodello.

Tratto dal libro “la zoppia del cavallo, conoscere per capire“ del dott. Vittorio Meschia, edizione a cura di Horse s.r.l. editore.

(MC) HSJ

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