Nico Lupino: un viaggio tra carriera, cavalli e progetti futuri

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ph Stefano Secchi

Durante il Morocco Royal Tour abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il Caporale dell’esercito italiano Nico Lupino. La tappa di Rabat è stata il contesto ideale per scoprire di più sul suo percorso, la filosofia e le aspirazioni. Poco prima del Gran Premio, Nico si è mostrato concentrato, ma anche disponibile a condividere con entusiasmo le esperienze che hanno segnato la sua vita sportiva e il suo rapporto con i cavalli.

“Ogni gara è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo,” ci ha confidato. Lupino considera ogni esperienza una lezione, una possibilità di crescita sia per sé sia per i suoi cavalli, riconoscendo che l’equitazione è un’arte che richiede costante dedizione e un grande spirito. In Marocco, ha trovato non solo un palcoscenico straordinario, ma anche un’opportunità per misurarsi con atleti di altissimo livello, il che rappresenta una motivazione in più per dare sempre il massimo.

L’inizio di un percorso segnato dalla passione

Il viaggio di Nico nel mondo dell’equitazione è iniziato da giovanissimo, a soli otto anni, quando è salito in sella presso la scuderia di Gianluca e Giancarlo Fortinelli, nel suo paese natale, Orvieto. Con la guida di questi mentori, Lupino ha iniziato a sviluppare le basi per un futuro professionale. Ciò che all’inizio era solo una passione, col tempo si è trasformato in un’autentica vocazione, una scelta di vita che lo ha portato a dedicarsi completamente al mondo equestre. “Quando sono in sella, sento di essere nel posto giusto,” ha raccontato Nico Lupino.

Da allora, il suo cammino è stato un crescendo di impegno e ambizioni, culminato in successi che testimoniano il suo talento. La disciplina e il rigore insegnatigli in giovane età sono rimasti un punto fermo nella sua vita e lo hanno aiutato a superare sfide e difficoltà incontrate lungo il percorso, trasformando ogni ostacolo in un’opportunità di crescita personale e professionale.

“Ho iniziato la carriera agonistica e poi piano piano andando avanti è diventata una professione, che poi più che una professione è un modo di vivere. Perché sei preso 24 ore su 24, viaggi, concorsi, trasferte, scuderia” ci ha detto.

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CSIO EEF Series Gorla 2024 – Gorla Minore, Equieffe – 26 April 2024 – ph.Stefano Secchi / ImageSS

La giornata tipo di un professionista

La routine di Nico è quella di un vero professionista: la sua giornata inizia all’alba, verso le 5:30, quando, dopo una rapida colazione, si dirige immediatamente in scuderia per iniziare ad allenare i cavalli. Lupino non si concede quasi mai una pausa pranzo e continua a lavorare senza sosta, montando uno dopo l’altro i suoi cavalli fino al pomeriggio, solitamente intorno alle 16 o 17.

“Ogni giorno è una sfida, ma anche un privilegio,” ci ha detto, riferendosi al suo impegno costante. Questo rigore è essenziale per mantenere in forma i cavalli, che richiedono costanti attenzioni e allenamenti specifici. Ogni sessione di lavoro è calibrata sulle necessità di ciascun soggetto, in modo da rispettarne i ritmi e migliorare le prestazioni in vista delle competizioni.

I cavalli nella scuderia di Nico: un mix di giovani promesse e campioni affermati

Nella scuderia di Nico, trovano posto dieci cavalli: “Abbiamo 10 cavalli scuderia di cui due giovani e uno di 8 anni in cui credo molto. Poi abbiamo un 5 e 6 anni secondo me molto qualitativi che credo potranno piano piano sostituire i cavalli con cui oggi partecipo a questi concorsi importanti.”

La formazione dei giovani cavalli richiede impegno e attenzione, poiché ognuno di essi ha ritmi e caratteristiche differenti. Il suo obiettivo è che ogni cavallo sviluppi il proprio potenziale al massimo, acquisendo competenze e sicurezza per affrontare sfide sempre maggiori in un futuro non troppo lontano.

I cavalli di punta: Iniesta, Fabalia, Ikke e Chaccandro

Tra i cavalli con cui Nico Lupino gareggia attualmente, quattro spiccano in modo particolare per le loro capacità e il legame instaurato con il cavaliere: Iniesta, Fabalia, Ikke e Chaccandro. Iniesta, in particolare, è il cavallo con cui Nico ha avuto l’opportunità di partecipare a tre Coppe delle Nazioni quest’anno, due delle quali a 5 stelle, rappresentando l’Italia a livello internazionale. L’equilibrio tra tecnica e affiatamento con questi cavalli è essenziale per competere ad alto livello, e Nico investe tempo e passione per costruire quella sinergia che spesso fa la differenza in gara.

Il legame con i cavalli: un elemento essenziale nello sport

Secondo Nico, conoscere profondamente i propri cavalli è fondamentale per ottenere grandi risultati. “Ogni cavallo ha una propria personalità, emozioni e abitudini che il cavaliere deve saper interpretare. Questo legame non si limita al momento della competizione: anche il lavoro da terra, la gestione quotidiana, sono elementi importanti per costruire una connessione con il tuo cavallo

L’interazione quotidiana, fatta di piccoli gesti permette a Nico di cogliere sfumature nel comportamento dei suoi cavalli che possono fare la differenza tra una buona e una grande performance. La fiducia reciproca è il risultato di un lavoro costante, e Nico sa che solo costruendo questa intesa può raggiungere traguardi significativi.

Fabalia: il cavallo del cuore

Se c’è un cavallo che rappresenta un pilastro nella carriera di Lupino, quello è sicuramente Fabalia. Questo binomio ha affrontato insieme le sfide più importanti, dalle prime Coppe delle Nazioni alle vittorie internazionali, e ha segnato momenti indimenticabili nella vita di Nico. Parlando di Fabalia, Lupino non nasconde l’emozione e si commuove: “Fabalia è più di un cavallo: è una compagna di vita. È con me ormai da più di cinque anni, è un po’ come se fosse un cane” ha detto con affetto.

“Non è un mezzo per fare lo sport, ma è anche un compagno di vita proprio. Perché ci passi comunque tante ore al giorno, sai ogni sua particolarità, capisco ogni cosa che fa“ ci ha raccontato.

Il Morocco Royal Tour: una scelta strategica per la stagione

La decisione di partecipare al Morocco Royal Tour nasce dalla possibilità di competere in gare di alto livello, come i tre CSI4*, e la possibilità di ottenere preziosi punti per la ranking mondiale. Questa serie di competizioni offre un’occasione per confrontarsi con i migliori binomi del panorama internazionale, il che rappresenta per Nico Lupino una sfida e una motivazione ulteriore.

“Il Morocco Royal Tour è un’opportunità unica per mettermi alla prova e per far crescere i miei cavalli in un contesto altamente competitivo,” ha spiegato. Le tre tappe, situate in location suggestive come Tetouan, Rabat e El Jadida, rappresentano un mix di cultura e sport che Nico considera un arricchimento personale, oltre che un’occasione di crescita sportiva.

Progetti futuri: nuovi traguardi da raggiungere

Guardando al futuro, Lupino ha obiettivi ambiziosi e una visione chiara di quello che vuole raggiungere. Dopo il Morocco Royal Tour, il focus sarà su competizioni di livello sempre più alto, con l’obiettivo di portare i suoi cavalli, soprattutto i più giovani, a consolidarsi nelle gare internazionali. “Il mio sogno è vedere questi giovani cavalli crescere e raggiungere la vetta,” ci ha confidato con determinazione. Nico punta a qualificarsi per eventi ancora più prestigiosi, come i Campionati Europei e, un giorno, le Olimpiadi.

Per lui, ogni traguardo raggiunto è solo una tappa in un cammino che non ha fine, una strada fatta di sfide e di continue conquiste. L’attenzione sarà rivolta anche al miglioramento delle strutture e delle metodologie di allenamento, con l’obiettivo di garantire il massimo benessere e la migliore preparazione possibile per i suoi cavalli. La determinazione e l’impegno di Nico sono chiari: ogni traguardo è il frutto di una dedizione totale a questo sport, e ogni risultato è un incentivo a migliorare ancora. Con una squadra ben affiatata e un piano strategico a lungo termine, Lupino si prepara ad affrontare le prossime stagioni con entusiasmo e fiducia.

© Riproduzione riservata.

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