Movimenti del cavallo ed atassia

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(c) Marta Fusetti - Sequenza Galoppo

La Sindrome di Wobbler: sintomi e cause.

L’atassia non è una patologia, ma
un sintomo caraterizzato da un deficit propriocettivo con conseguente
perdita di coordinazione motoria evidente quando il cavallo è in
movimento.
Posizionamento anomalo dei piedi, tendenza ad incrociare gli arti e a
fare perno sull’arto interno in circolo sono solo alcuni dei segni che
possono essere ricondotti ad un’Atassia spinale locomotoria.
L’eziopatologia della sintomatologia legata all’atassia è molto varia e può essere legata alla diagnosi di diverse malattie.

La Sindrome di Wobbler, ad esempio, è solo una delle molte patologie che comprende una diversa serie di stati patologici del cavallo generalmente correlata all’insorgenza di atassia, più precisamente, è caratterizzata da una malformazione delle vertebre che causa compressione del midollo spinale provocando movimenti spastici.
In questi casi, le malformazioni e le lesioni a carico delle vertebre vanno a comprimere il midollo spinale e ad interferire, dunque, con i segnali neurologici provienienti dal sistema nervoso centrale e diretti alle gambe del cavallo, da qui il disturbo legato alla mancanza di coordinazione nel movimento degli arti.
Questa sintomatologia è solitamente a carico dei posteriori dell’animale e la gravità dei segni clinici, che possono comparire improvvisamente o gradualmente, può aumentare fino a portare, in casi rari ed estremi, anche alla morte.
Altre particolarità riscontrate nei soggetti affetti sono: anteriori rigidi, “passo trascinato”, difficoltà ad alzarsi ed, infine, barcollamento ed instabilità che potrebbero causare possibili cadute durante l’esercizio fisico.
Per risolvere il problema, spesso, si ricorre ad un trattamento chirurgico, ma si fa presente che la convalescenza di solito copre un periodo di 6/12 mesi.

Le cause esatte che portano all’insorgenza di questa Sindrome e, dunque, ad atassia, sono ancora sconosciute, anche se si pensa che possa essere dovuta ad una serie di fattori quali la predisposizione genetica, squilibri nell’alimentazione, una crescita particolarmente rapida, l’aver subito traumi fisici oppure una combinazione di tutti questi elementi.
Molti studi hanno mostrato, inoltre, sia più comune nei maschi piuttosto che nelle femmine (3:1), anche se la ragione non è stata ancora del tutto scoperta. Ciò nonostante si ipotizza che possa essere dovuta all’influenza degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) e del testosterone (ormone sessuale maschile) sulla crescita del tessuto osseo e quindi sull’insorgenza di disturbi che rientrano fra quelli di tipo ortopedico.
Alcuni ricercatori, infine, sostengono che la Sindrome di Wobbler sia correlata ad una eccessiva lunghezza del collo così come anche disordini metabolici ossei, quali osteocondrosi e fisiti, possono agevolare lo sviluppo di queste problematiche.

HSJ

A. Ceserani

Foto Marta Fusetti (c) | Fonte: “Wobbler Syndrome in Horse” Equine Section, Department of Animal Sciences, University of Kentucky

© Riproduzione riservata.

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