Monty Roberts,”l’uomo che ascolta i cavalli”.
Una figura di spicco nel mondo dell’equitazione.
Nato nel 1935 in California, Monty Roberts è diventato celebre grazie al suo approccio rivoluzionario al mondo equino, basato sulla comunicazione non violenta e sull’osservazione del comportamento naturale dei cavalli.
Il Metodo Join-Up®
Il metodo di Monty Roberts, conosciuto come Join-Up®, si basa sull’idea che i cavalli comunicano attraverso un linguaggio corporeo sofisticato che Roberts ha chiamato “Equus”. Attraverso l’osservazione attenta delle mandrie di cavalli selvaggi nel deserto del Nevada, Roberts ha notato come questi animali utilizzino segnali visivi per stabilire gerarchie, risolvere conflitti e collaborare.
Il Join-Up® consiste nel creare un ambiente in cui il cavallo scelga volontariamente di collaborare con l’umano, piuttosto che essere costretto. Durante questa pratica, il cavallo viene messo in un tondino e l’addestratore utilizza gesti specifici per comunicare rispetto e stabilire un rapporto di fiducia. Questo approccio si discosta nettamente dalle tecniche tradizionali, spesso basate sulla coercizione.
Filosofia del Non-Violence
Roberts è un fermo sostenitore del rispetto per il benessere del cavallo. Il suo metodo evita qualsiasi forma di violenza, promuovendo invece la creazione di un legame basato sulla fiducia reciproca. Questo approccio ha trovato applicazione non solo nell’addestramento equino, ma anche in contesti terapeutici, educativi e lavorativi.
Successi e riconoscimenti
Nel corso della sua carriera, Monty Roberts ha lavorato con cavalli problematici provenienti da tutto il mondo, riuscendo a risolvere situazioni apparentemente irrecuperabili. Ha collaborato con allevatori, istituzioni e persino con la famiglia reale britannica, ricevendo il supporto e l’ammirazione della Regina Elisabetta II..
Monty Roberts, nel suo libro “De man die naar paarden luistert” (in italiano “L’uomo che ascolta i cavalli), offre una visione profonda e affascinante del rapporto tra uomo e cavallo, ponendo l’accento sull’importanza della comunicazione empatica e non violenta. Il testo, una sorta di autobiografia e manuale filosofico, esplora sia la vita personale di Roberts sia il suo metodo rivoluzionario, il Join-Up®.
L’inizio di un viaggio: il linguaggio “Equus”
Roberts racconta di come fin da giovane abbia osservato i cavalli selvaggi nelle praterie americane, sviluppando una comprensione intuitiva del loro linguaggio corporeo. Questo linguaggio, che lui chiama “Equus”, è composto da segnali visivi e comportamentali attraverso i quali i cavalli comunicano tra loro.
Un momento chiave narrato nel libro è quando Roberts osserva una mandria di cavalli selvaggi e nota come, senza usare forza o violenza, gli animali stabiliscano una gerarchia basata su gesti e comportamenti. Questo lo porta a pensare che sia possibile replicare questa dinamica nel rapporto uomo-cavallo.
L’approccio del Join-Up®
Uno degli elementi centrali del libro è la spiegazione del processo di Join-Up®, che rappresenta il cuore della filosofia di Roberts. Questo metodo non solo evita qualsiasi forma di coercizione, ma punta a far sì che il cavallo scelga di collaborare volontariamente. Nel libro, Roberts descrive con grande dettaglio le fasi di questo approccio:
L’osservazione del cavallo: ogni gesto, movimento e reazione del cavallo è un messaggio.
L’uso del linguaggio corporeo umano: attraverso una postura aperta e movimenti controllati, l’addestratore comunica rispetto e invita il cavallo a fidarsi.
La decisione del cavallo: il momento magico in cui il cavallo abbassa la testa, lecca le labbra e si avvicina all’umano, segno di fiducia e accettazione.
Un’infanzia segnata dalla violenza
Nel libro, Roberts rivela anche aspetti dolorosi della sua infanzia. Suo padre, un addestratore di cavalli tradizionalista, utilizzava metodi brutali per domare gli animali. Roberts, vittima di abusi fisici e psicologici, giura di non replicare mai queste tecniche violente. Questa esperienza personale lo spinge a sviluppare un metodo completamente opposto, basato sulla gentilezza e sulla comprensione.
Storie di cavalli e di persone
Il libro è ricco di aneddoti e racconti che illustrano la straordinaria efficacia del metodo di Roberts. Uno degli episodi più toccanti è quello di un cavallo considerato “impossibile” da addestrare, che grazie al Join-Up® si trasforma in un compagno affidabile. Questi episodi non solo dimostrano la validità del metodo, ma riflettono anche la filosofia di Roberts: ogni cavallo è unico e merita rispetto.
Il messaggio universale
Monty Roberts non si limita a parlare di cavalli. Nel libro emerge un messaggio più ampio, che riguarda la comunicazione, il rispetto reciproco e l’empatia tra esseri viventi. Roberts invita i lettori a guardare oltre la superficie, sia con gli animali sia con le persone, per comprendere meglio le loro motivazioni e bisogni.
L’eredità di un uomo che ascolta
In “L’uomo che ascolta i cavalli”, Roberts offre non solo un approccio innovativo all’addestramento equino, ma anche una lezione di vita. La sua esperienza dimostra che la vera forza non risiede nella coercizione, ma nella capacità di ascoltare, osservare e costruire relazioni basate sulla fiducia.
Con questo libro, Monty Roberts lascia un’eredità che non riguarda solo il mondo dell’equitazione, ma si estende a chiunque voglia migliorare la qualità delle proprie interazioni, sia con gli animali sia con gli esseri umani. Una lettura che ispira, educa e, soprattutto, invita a riflettere su come possiamo essere migliori per coloro che ci circondano.
Critiche e dibattiti
Nonostante il grande successo, il metodo di Monty Roberts ha anche ricevuto critiche da parte di alcuni esperti di equitazione e tradizionalisti. Alcuni sostengono che il suo metodo sia troppo semplificato o che non si applichi a tutti i cavalli. Tuttavia, il messaggio centrale di Roberts – rispetto, empatia e comprensione – continua a risuonare profondamente in tutto il mondo.
Monty Roberts oggi
Oggi, Monty Roberts continua a condividere il suo messaggio attraverso seminari, dimostrazioni e workshop internazionali. La sua dedizione ha contribuito a trasformare il modo in cui il mondo guarda ai cavalli, promuovendo una relazione basata su ascolto e collaborazione.
La filosofia di Monty Roberts non riguarda solo l’addestramento dei cavalli, ma rappresenta una visione più ampia del rispetto e della comunicazione tra esseri viventi. Un messaggio che va ben oltre il mondo equestre, toccando corde universali di empatia e connessione.
Rita Leo – HSJ
Nella foto Monty Roberts -Join-up nel 1995
Nella seconda foto Monty e la Regina Elizabetta a Windsor nel 1989
fonte De Man die Naar paarden Luistet – Uit gevereij Bert Bakker Amsterdam
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