Milano. G.P. Encat con il ritorno di Vernissage Grif
La primavera, quella da calendario, si avvicina e l’auspicato tepore spinge fuori dal box Vernissage Grif assente dalle piste dalla finale del Lotteria 2020. Probabilmente Alessandro Gocciadoro che ha in allenamento il sauro di 7 anni di Gennaro Riccio avrà giudicato ottimale la forma e smaltita la delusione patita lo scorso ottobre ad Agnano. Dieci vittorie su dieci corse disputate dal giugno 2020 con il “Goccia“ anche in sediolo e l’undicesima, quella della finale del Lotteria terminata in quinta posizione. Gli errori non sono mai del cavallo e ne siamo ancor di più convinti andando a riavvolgere il nastro di quel G.P. Lotteria dove non difficile addebitare al driver di Noceto lo spreco di energie fatto patire in batteria al cavallo e poi pagato duramente in finale. Ma come asseriva il saggio “del senno di poi sono piene le fosse“ e pertanto giriamo pagina e apprestiamoci nella prima domenica di marzo a rivedere in pista Vernissage Grif. Ad ospitare una delle corse più antiche (la prima nel 1930) e tradizionali dell’ippica italiana, quel Premio dedicato all’Ente Nazionale per le Corse al Trotto dopo la breve parentesi di Vinovo torna ad essere Milano, sua sede originale, grazie all’apertura de La Maura. Un Gruppo III sulla distanza dei 2250 metri con un montepremi di € 40.040 alla cui conquista si proietteranno in questa edizione, salvo defezioni, quattordici soggetti. Vernissage Grif si avvierà dalla seconda fila e avrà modo di evitare la probabile lotta che si scatenerà per il comando con la partecipazione di Virginia Grif alla corda con in sediolo Max Castaldo, Deimos Racing al suo esterno con Andreghetti e Vincerò Gar con Gubellini. Alla distanza dalle retrovie da considerare l’inserimento di Zandroz che lascia Santo Mollo e trova in sulky “un certo“ Enrico Bellei, la 9 anni Talisker Horse se migliorata, l’incerta Tyl Etoile di rientro dalla Francia e infine,seppur con il pessimo numero, un Vaprio con Renè Legati che se fosse nella condizione del Premio Sette Nani di Agnano qualcosa potrebbe anche far vedere in pista. Ultima annotazione riguarda ancora l’assenza del pubbico dagli ippodromi con l’annesso minor volume di gioco e ingressi che, considerati gli ampi spazi, seppur in presenza contingentata potrebbe essere concessa per una boccata di ossigeno che scarseggia fortemente. (Brudel)