Un enigma neurologico nel mondo dei cavalli, la Mieloencefalopatia Degenerativa Equina (EDM)
Un approfondimento sulla sfida della diagnosi e della ricerca di trattamenti per l’EDM
La Mieloencefalopatia Degenerativa Equina (EDM) è un disturbo neurodegenerativo che, sebbene un tempo considerato raro, sta emergendo come una sfida sempre più riconosciuta nel mondo veterinario equino.
La dottoressa Amy Johnson, esperta di medicina equina presso la University of Pennsylvania School of Veterinary Medicine – New Bolton Center, insieme alla collega dott.ssa Sarah Colmer, durante un intervento in occasione del Dressage at Devon, offre una visione approfondita su questa patologia complessa che colpisce i nostri cavalli.
La complessità della diagnosi
La principale sfida nella gestione dell’EDM è la sua difficoltà di diagnosi. I segni clinici dell’EDM spesso si confondono con altri disturbi neurologici, come la mielopatia compressiva vertebrale cervicale, la mieloencefalite protozoaria equina (EPM) e la mieloencefalopatia da herpesvirus 1 equino (EHV 1). La dott.ssa Johnson sottolinea che la diagnosi di EDM è, al momento, una “diagnosi di esclusione“, poiché non esiste un test diagnostico definitivo. La ricerca attiva mira a sviluppare metodi più accurati per identificare l’EDM nei cavalli viventi.
Sintomi e manifestazioni
L’EDM colpisce specifici neuroni nel tronco encefalico e nel midollo spinale, portando a una serie di problemi comportamentali e neurologici. I segni clinici si manifestano di solito entro i primi due anni di vita del cavallo, ma possono essere difficili da riconoscere se i sintomi sono lievi.
Sintomi comuni nei cavalli affetti:
- La mancanza di coordinazione
- Anomalie dell’andatura
- Deficit propriocettivi (incertezza sulla posizione dei piedi)
Fattori di rischio e carenza di vitamina E
I cavalli affetti da EDM sono geneticamente predisposti, ma un fattore ambientale scatenante, come la carenza di vitamina E, è cruciale per lo sviluppo dei sintomi clinici. La vitamina E svolge un ruolo chiave nel mantenimento della salute neuronale, e la sua mancanza può innescare l’insorgenza dell’EDM.
Al momento, non esiste una diagnosi ufficiale antemortem né un trattamento efficace per l’EDM. La ricerca presso il New Bolton Center suggerisce che la biopsia del muscolo della testa della coda potrebbe contribuire alla diagnosi, evidenziando danni causati dalla carenza di vitamina E. Tuttavia, l’esame post mortem del cervello e del midollo spinale rimane necessario per una diagnosi definitiva di EDM.
La Mieloencefalopatia Degenerativa Equina, dunque, rappresenta una sfida complessa nel mondo veterinario, richiedendo sforzi di più professionisti per individuare un metodo diagnostico efficiente e sviluppare trattamenti curativi efficaci.
A cura di A. Ceserani | Fonte comunicato stampa Dressage at Devon
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