L’intervista di HSJ con Constant Van Paesschen

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Ph. Stefano Secchi

Nel panorama del salto ostacoli, Constant Van Paesschen si è affermato come uno degli atleti più rispettati e ammirati.

Figlio d’arte, ha ereditato dai genitori Stanny e Béatrice Van Paesschen, entrambi cavalieri di Gran Premio, non solo la passione per l’equitazione, ma anche una filosofia di vita improntata sulla dedizione e sul rispetto per i cavalli.

Constant ha saputo trasformare questa eredità in una carriera brillante, costruita su talento, impegno e un rapporto profondo con i suoi cavalli.

Seguendo le orme familiari

Crescere in una famiglia così immersa nel mondo equestre ha fatto sì che l’avvicinamento di Constant ai cavalli fosse naturale.

“Ho sempre vissuto circondato dai cavalli, quindi per me è stato un passo facile e logico,” ha raccontato Constant, descrivendo un’infanzia vissuta tra scuderie e competizioni.

Il padre, Stanny Van Paesschen, è stato il primo mentore, insegnandogli la pazienza e l’importanza di dare ai cavalli il tempo necessario per svilupparsi.

“Mio padre mi ha insegnato a essere paziente e a dare al cavallo tutte le possibilità di crescere e svilupparsi,” ha spiegato Constant. “A volte un cavallo ti sorprende raggiungendo livelli inaspettati, ma con il tempo e l’approccio giusto, ci arrivano.”

Momenti memorabili

Uno dei momenti più significativi della carriera di Constant è stato il terzo posto al Longines Antwerp Grand Prix nel 2014.

“È stata una giornata fantastica,” ha ricordato. “Mio padre faceva parte del comitato organizzatore, il che ha reso tutto ancora più speciale. È passato tanto tempo, ma è un momento che non dimenticherò mai.”

Quella competizione non è stata solo un traguardo personale, ma anche un simbolo del legame con la sua famiglia e del sostegno costante che ha ricevuto lungo il suo percorso.

Il legame indissolubile con i cavalli

Per Constant, il successo nel salto ostacoli va oltre la tecnica. Il vero segreto risiede nella costruzione di un legame di fiducia con il cavallo.

“Il segreto di un grande binomio sta nella comunicazione e nel rispetto reciproco,” ha spiegato. “Un cavallo che si fida di te darà il massimo in gara.”

Uno dei cavalli che ha segnato profondamente la sua carriera è stato Citizenguard Toscan de Sainte Hermelle. Con lui, Constant ha dimostrato che la volontà e la determinazione possono superare qualsiasi barriera tecnica, confermando come il rapporto tra cavallo e cavaliere sia la chiave del successo.

Allenamento e coaching

Oltre ad essere un cavaliere di successo, Constant è anche un allenatore appassionato. Il suo metodo di coaching è centrato sull’individualità, sia dei cavalli che dei suoi studenti.

“Ogni studente e ogni cavallo sono unici. Non esiste una formula universale per il successo,” ha affermato. “Il mio compito è aiutare gli studenti a scoprire il loro potenziale e a sviluppare uno stile che si adatti a loro e ai loro cavalli.”

Questo approccio personalizzato ha aiutato molti giovani cavalieri a trovare la propria strada nel mondo competitivo del salto ostacoli, insegnando loro non solo la tecnica, ma anche l’importanza della connessione emotiva con i propri cavalli.

Gestire le pressioni del mondo equestre

La vita di un cavaliere professionista è fatta di pressioni costanti, competizioni serrate e sfide continue. Tuttavia, Constant ha trovato un equilibrio grazie al supporto della sua famiglia e del suo team.

“Sono molto fortunato ad avere genitori fantastici e un grande team che si occupa di molte cose per me,” ha detto. “Mi aiutano a evitare molto stress, e questo mi permette di concentrarmi sulla mia equitazione.”

Di fronte alle difficoltà, Constant adotta un approccio riflessivo, cercando sempre di imparare dagli errori.

“Penso a cosa è andato storto e a come posso migliorare. Ogni sfida è un’opportunità per crescere,” ha affermato, dimostrando una mentalità resiliente e orientata al miglioramento continuo.

Sguardo al futuro

Guardando al futuro, Constant rimane focalizzato sulla crescita personale e sul benessere dei suoi cavalli. Le sue ambizioni non sono più definite da obiettivi specifici, ma da un desiderio di godersi il viaggio e valorizzare ogni esperienza.

“Il mio obiettivo è trovare cavalli che possano competere ai massimi livelli e assicurarmi che si divertano nel processo,” ha concluso. “Non mi concentro più su obiettivi specifici; preferisco godermi il viaggio e lasciare che i risultati seguano naturalmente.”

Con una visione chiara e una dedizione incrollabile, Constant Van Paesschen si prepara a scrivere nuovi capitoli della sua storia nel salto ostacoli, continuando a ispirare con il suo esempio di eccellenza, passione e rispetto per i cavalli.

Alessandra Ceserani

© Riproduzione riservata.

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