L’intervista all’amazzone svizzera Nadja Peter Steiner

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Nadja Peter Steiner

“Facciamo questo sport perché amiamo i cavalli, gli animali e il rapporto che si crea con loro”

Nadja Peter Steiner, come tutti coloro che scelgono di dedicare la propria vita al salto ostacoli, ha affrontato un cammino fatto di alti e bassi, successi e difficoltà. Questo sport non è solo una passione, ma una vera e propria missione che richiede sacrificio, dedizione e la capacità di superare ogni ostacolo, non solo in gara ma anche nella propria crescita come atleta.

Dai duri allenamenti con i migliori tecnici del settore alle competizioni sui palcoscenici internazionali più prestigiosi, la sua carriera rappresenta l’essenza di questa disciplina: un percorso di continua evoluzione, in cui determinazione, amore per i cavalli e resilienza fanno la differenza.

Un percorso nato dalla passione

L’amore per i cavalli è stato il motore che ha spinto Nadja verso il mondo del salto ostacoli. “Facciamo questo sport perché amiamo i cavalli, gli animali e il rapporto che si crea con loro,” racconta. “Si tratta di camminare insieme, lavorare insieme e trovare il modo migliore per entrare in sintonia.”

Fin da bambina, il suo legame con l’equitazione è stato forte, trasformandosi col tempo da semplice passione a una vera e propria scelta di vita. Dopo aver gareggiato ad alti livelli per anni, ha deciso di prendersi una pausa prima di trovare nuovi cavalli di talento con cui tornare ai vertici. Nell’ultimo anno, ha fatto un ritorno importante alle competizioni, partecipando a eventi di rilievo come il Global Champions Tour, dove continua a mettersi alla prova e a dimostrare il suo valore.

L’Importanza di Lars Nieberg: le basi del successo

Parlando delle figure chiave nella sua crescita come amazzone, Nadja riconosce l’importanza di Lars Nieberg, due volte campione olimpico a squadre per la Germania, considerandolo uno dei mentori più influenti della sua carriera. “È stato il mio primo e vero allenatore. Ho iniziato con lui quando ero molto giovane, e le basi che mi ha trasmesso mi accompagnano ancora oggi,” racconta Nadja.

Nieberg, cavaliere di grande esperienza, ha conquistato l’oro a squadre alle Olimpiadi di Atlanta 1996 e Sydney 2000. La sua profonda conoscenza del salto ostacoli e la sua capacità di formare cavalieri di alto livello hanno avuto un ruolo cruciale nel plasmare l’approccio di Nadja alla competizione. Sebbene oggi si alleni in autonomia, ricevendo consigli da diverse fonti, l’insegnamento di Nieberg rimane il pilastro della sua filosofia equestre.

Momenti indimenticabili: successi e spirito di squadra

Nel corso della sua carriera, Nadja ha vissuto momenti straordinari. “È stato un anno incredibile con tutti i miei cavalli,” racconta, ripensando ai suoi migliori risultati.

Alcuni dei suoi successi più importanti sono arrivati in competizioni di prestigio come Aquisgrana, Calgary e Göteborg, gareggiando con la squadra svizzera. Questi eventi sono tra i più impegnativi e rinomati nel mondo del salto ostacoli, rendendo le sue prestazioni ancora più significative. I suoi risultati dimostrano non solo la sua abilità individuale, ma anche la sua capacità di lavorare in squadra, un aspetto fondamentale in questo sport.

La sfida di creare un legame con il cavallo

Nel salto ostacoli di alto livello, la vera difficoltà non è solo montare bene, ma costruire un rapporto profondo con il proprio cavallo. “La sfida più grande è trovare la sintonia con il cavallo e diventare un tutt’uno,” spiega Nadja.

Per avere successo in gara, è necessario un livello di affiatamento totale: cavallo e cavaliere devono funzionare come un’unica entità, connettendosi a livello mentale per affrontare gli ostacoli e prendere decisioni in una frazione di secondo.

Un rapporto speciale con Mila

Uno degli elementi più importanti della sua carriera recente riguarda il rapporto con Mila, una cavalla di talento con un’importante storia a livello internazionale, donatale dalla madre.

“All’inizio ero un po’ intimorita, ma dal primo momento in cui l’ho montata ho sentito una forte connessione,” racconta Nadja. Nonostante i successi che Mila aveva già ottenuto con altri cavalieri, Nadja si è concentrata sul costruire un rapporto unico, piuttosto che sulle vittorie del passato.

“Ogni cavallo ha la sua personalità, e bisogna trovare il miglior modo di montarlo, indipendentemente dai suoi risultati precedenti,” afferma. Un aiuto prezioso in questo percorso è arrivato da Ludger Beerbaum, una delle figure più influenti del mondo equestre, che ha supportato Nadja nei primi giorni con Mila. “È venuto il primo weekend per aiutarmi, dandomi tutte le informazioni necessarie per iniziare nel miglior modo possibile,” spiega Nadja.

Obiettivi per il futuro

Attualmente impegnata nel Global Champions Tour, Nadja preferisce non fissare obiettivi rigidi per la prossima stagione. “Voglio conoscere meglio tutti i miei cavalli,” afferma. “Non li ho con me da molto tempo, quindi il mio focus è imparare a capirli, trovare il giusto ritmo e vivere la miglior stagione possibile.”

Il futuro è pieno di opportunità, ma per Nadja la priorità resta sempre il presente: costruire un rapporto con i suoi cavalli e dare il massimo in gara.

Nadja Peter Steiner
L'intervista all’amazzone svizzera Nadja Peter Steiner 3

L’esperienza a Doha

Parlando della sua esperienza a Doha, Nadja esprime grande entusiasmo. “Ho avuto la fortuna di venire qui lo scorso anno e di tornarci di nuovo. È uno spettacolo incredibile,” racconta.

Il circuito internazionale offre ai cavalieri come lei la possibilità di gareggiare ai massimi livelli, spingendosi sempre oltre i propri limiti per migliorare e affinare le proprie abilità.

La storia di Nadja Peter Steiner è fatta di dedizione, impegno e un amore incondizionato per i cavalli. Dall’adrenalina delle competizioni nel Global Champions Tour, alla sfida di creare un legame speciale con ogni cavallo, fino al supporto di figure come Lesney Berg e Ludger Beerbaum, il suo percorso continua a essere straordinario.

Con ancora molte competizioni davanti a sé, è chiaro che la sua avventura nel mondo del salto ostacoli è tutt’altro che finita—e il meglio deve ancora arrivare.

Alessandra Ceserani | Photo Mackenzie Clark

© Riproduzione riservata.

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