L’Embryo Transfer nell’allevamento equino 

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Puledro e fattrice embryo transfer

Curiosità sulla riproduzione equina: il trasferimento di embrioni

Fortunatamente, oggi è possibile ridurre il tempo di inattività della vostra cavalla e proteggerla anche da eventuali rischi associati al parto e alla nascita di un puledro ricorrendo all’Embryo Transfer. L’impiego di una cavalla surrogata è oggi una pratica molto comune ad elevati livelli e che ha permesso a cavalle d’élite di trascorrere i loro migliori anni sul campo delle competizioni, dando allo stesso tempo alla luce puledri.

Immaginate di avere la cavalla dei vostri sogni, una performer incredibile, con una personalità gentile e una genealogia che varrebbe la pena preservare e portare avanti. Desiderate allevarla, ma sottrarla all’addestramento e alla stagione di gare per allevare un puledro sottrarrebbe tempo prezioso ai suoi anni di competizione.

In questa situazioni l’Embryo Transfer equino è una pratica ormai ampiamente utilizzata, quasi di routine, ma ci sono ancora diversi aspetti che i proprietari di cavalle devono considerare prima scegliere di procedere. 

Gli attori: la cavalla donatrice e la cavalla ricevente

I due attori principali della riproduzione tramite trasferimento di embrioni sono la cavalla donatrice e la cavalla ricevente.

La cavalla surrogata ideale, o ricevente, è sana, giovane e, di solito, ha dai 3 ai 13 anni circa ed è aggiornata su tutte le misure sanitarie preventive, come la sverminazione e le vaccinazioni. Soprattutto, però, presenta un apparato riproduttivo sano e nessuna familiarità con casi di sterilità.

I centri di riproduzione mantengono molte fattrici riceventi che i veterinari possono selezionare in modo che corrispondano al meglio ai tratti fisici e al ciclo riproduttivo della fattrice donatrice: è importanti infatti che i cicli delle due cavalle (donatrice e ricevente) siano fra loro sincronizzati per aumentare le probabilità di successo della gravidanza.

Ovviamente, i proprietari possono scegliere di utilizzare un’altra esemplare di loro proprietà, ma questo comporta una serie di sfide; in ogni caso, se necessario, esistono farmaci che permettano ai veterinari di sincronizzare i cicli estrali delle cavalle. 

Anche le dimensioni della ricevente sono importanti e questo è perché possono avere un impatto significativo sulla taglia del puledro alla nascita. In uno studio condotto su puledri di pony, cavalli medi e cavalli da tiro, i ricercatori hanno scoperto che i puledri di cavalli medi nati da cavalle riceventi pony pesavano il 37% in meno rispetto ai puledri nati da cavalle medie.

D’altro canto, i puledri di pony nati da cavalle da tiro pesavano il 57% in più alla nascita rispetto ai puledri di pony nati da cavalle da tiro. I ricercatori hanno anche stabilito che la cavalla ricevente influisse sull’altezza al garrese, sulla lunghezza delle ossa delle gambe e sul tasso di crescita dei puledri.

Pertanto, sarebbe consigliabile utilizzare una cavalla ricevente di dimensioni e forme simili a quelle della cavalla donatrice.

Il processo dell’Embryo Transfer

La cavalla donatrice deve prima essere sottoposta a una serie di esami che ne garantiscano la “solidità riproduttiva”, in seguito sarà sottoposto alla procedura di inseminazione artificiale. Per determinare i tempi corretti, un veterinario monitorerà i cicli estrali della cavalla donatrice e, poco prima che la cavalla ovuli, la inseminerà artificialmente.  

Quando si selezionano le cavalle riceventi per una determinata cavalla donatrice, le prime dovrebbero aver ovulato da un giorno prima a tre giorni dopo rispetto alla donatrice.

Una volta selezionata la “madre surrogata”, il veterinario provvederà a recuperare l’embrione appena formato ed impiantarlo nell’utero della ricevente. Circa una settimana dopo, il veterinario eseguirà un’ecografia per verificare che la cavalla sia effettivamente incinta e che tutto proceda per il meglio. A quel punto la cavalla ricevente svilupperà, partorirà e alleverà il piccolo.

Per ricorrere all’utilizzo dell’Embryo Trasfer, rivolgersi ad un medico Veterinario specializzato che vi seguirà con professionalità e precisione durante tutta la durata del percorso.

Approfondimenti Veterinaria sulla riproduzione equina “Le cellule staminali: possibile nuova frontiera per la terapia di disturbi riproduttivi nel cavallo

Alessandra Ceserani Dott.ssa in Biotecnologie Veterinarie

© Riproduzione riservata.

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