Le interviste di HSJ: Lars Nieberg, un grande campione che continua a vincere

Abbiamo incontrato Lars Nieberg, reduce della vittoria nel GP del CSI2* di Schwerin, un barrage velocissimo con Casalora e l’unico percorso netto nela fase decisiva della gara.
Ma Lars Nieberg ha abituato il suo pubblico a ben altri risultati: 2 volte Campione Olimpico, oro a squadre ad Atlanta nel 1996 con Ulrich Kirchhoff, Franke Slootack e Ludger Beerbaum e nel 2000 a Sidney con altri compagni eccellenti, ancora Ludger Beerbaum e poi Marcus Ehning, Otto Becker; i suoi cavalli il grande For Pleasure e Esprit.
E poi ancora Manheim, Campionato Europei, Campionati del Mondo, una grande carriera non ancora terminata e a 54 anni la stessa determinazione degli inizi.Lars come hai cominciato?
-“a 10 anni. I miei genitori erano contadini e appena hanno avuto un pò di soldi hanno costruito un piccolo maneggino e poi come spesso accade nella vita, il caso. In famiglia eravamo tre figli, oltre a me un fratello e una sorella che avevano forse più talento a cavallo, ma “purtroppo“ per loro andavano bene a scuola, io invece no, quindi mi sono dedicato all’equitazione con più impegno ed eccomi qua“-Quando hai avuto la senzazione di avere la stoffa del campione? -“ovviamente come tutti i ragazzi, l’ho sempre desiderato e ho combattuto per diventare un protagonista in questo
mondo solo che è stata una lunga e intricata strada. Non avevo soldi e se ripenso alla mia prima gara grossa… a ben 23 anni con un cavallo savato dal macello, Ducato. In Germania è difficile arrivare ad alto livello e bisogna fare presto, per me era già tardi o almeno così mi sembrava, per esempio Ahlmann da giovanissimo aveva già vinto molto; da questa difficoltà però ho tratto dei vantaggi, ho potuto dedicarmi al lavoro dei cavalli giovani che mi hanno dato un sacco di esperienza.“-C‘è stato un incontro importante nella tua vita? -“sono cresciuto in una zona dove non c’era modo di emergere nell’attività equestre ma ho incontrato Achaz von Buchwald, un cavaliere tedesco importante, mi ha chiesto di andare a lavorare con lui ad Amburgo ed è stata la scelta giusta.“-Avevi un tuo mito, un esempio di atleta da imitare?-“a dire il vero non ho avuto nessuno da imitare, non mi importava ero concentrato su ciò che dovevo fare.Devo però ringraziare Herbert Mayer l’ex CT della nazionale tedesca che mi ha fatto andare da lui a 16 anni e mi ha fatto capire cos’è la tecnica equestre.“
Cosa cerchi in un cavallo?
-“penso di avere la sensibilità di trovare il feeling, quando provo un cavallo c’è una voce interna che mi dice rischia, e quasi sempre questa voce ha avuto ragione.
La tua giornata tipo.
-“mi alzo alle 6 mattina e alle 6 e 30 vado in scuderia, verifico se il personale è presente e il primo cavallo voglio prepararlo da solo; alle 7 sono in sella. In genere il primo cavallo che monto è un soggetto difficile così posso dedicargli del tempo, alle 8 faccio colazione con tutta la famiglia e poi dopo una piccola pausa per il pranzo, monto fino a pomeriggio inoltrato.“-
Che tipo di cavallo preferisci?
-“è’ poco importante soffermarsi e vedere se ha un indole particolarmente calda o se invece è un soggetto freddo, deve avere la mentalità vincente, per esempio Esprit a casa non aveva voglia di fare nulla poi in gara era un fenomeno.“-
Lars, parliamo delle squadre più in forma. E’ più forte la Germania o l’Olanda?
-“in questo momento la Germania non è granitica e irragiungibile come prima, tante altri nazioni oggi la eguagliano. Guardando gli ultimi campionati sembrerebbe che l’Olanda sia di gran lunga più avanti“-L’Olanda in poco tempo ha creato buonissimi cavalli come ha fatto a superare la Germania?
“-in Germania ci sono undici stuud book e troppa gente che intraprende questa strada e lavora in questo settore, In Olanda è tutto molto più piccolo e soprattutto ci sono pochi cavalieri che si occupano di management, tutto estremamente snello e efficace“-
Che differenze tecniche incontri nei percorsi oggi rispetto a venti anni fa? -“oggi è tutto molto diverso, i team sono seguiti da ottimi tecnici e anche a livello individuale c’è molta più attenzione; montano tutti molto meglio, inoltre Paesi che prima non partecipavano a gare a cinquie stelle, oggi comprano super cavalli e sono competitivi“-
Siamo vicino all’evento dell’anno, le Olimpiadi di Rio. Tu se stato due volte oro a squadre. Chi vincerà?
-“è veramente difficile fare un pronostico, sono numerose le nazioni che hanno la possibilità di salire il gradino più alto del podio. Se devo parlare dei cavalieri che stimo di più tecnicamente parlando, Penelope Leprevost, Bezzie Madden, Marcus Ehning e Christian Ahlamann.
Hai due figli che montano molto bene, 21 e 22 anni. Com’è il tuo rapporto con loro?-“ molto buono. seguo tutti i loro progressi e con il più piccolo sono spesso presente anche il campo prova. Mi ascolta e sono in trepidazione durante la gara come qualsiasi genitore.“-
Grazie Lars: -“grazie a voi“.Riproduzione riservata ©(Rita Leo)