Le impressioni di Alice Spinazzé sul mondiale Y.R./J raccolte da Mauro Beta
L’esperienza è stata di sicuro favolosa dal momento che erano lì riuniti i migliori al mondo tra cavalli e cavalieri. All’arrivo a Babolna abbiamo trovato un clima caldo e in parte afoso che si è mantenuto fino al giorno antecedente la gara. Un acquazzone si è abbattuto per diverse ore a partire dalla spettacolare sfilata di apertura. L’unica pecca dell’organizzazione forse è stata proprio quella di aver lasciato i cavalieri sotto la pioggia battente per mezz’ora con il rischio che qualcuno si ammalasse.
Il diluvio ha imposto lo spostamento di alcuni cavalli, nonchè il rinvio della partenza di un’ora e la modifica del percorso. La gara infatti si è svolta su 2 tracciati che differivano solo per pochi km.
Il percorso era scorrevole e con un buon fondo, tranne in alcuni tratti peggiorati dal diluvio. Ho apprezzato molto il percorso perchè si snodava tra le coltivazioni,i boschi e i pioppeti senza annoiare. Meraviglioso è stato il passaggio nel mezzo di un allevamento di Shagya,presso cui si trovava un’assistenza.
Poco prima della partenza cento cavalli trottavano in circolo su un prato verde offrendo uno spettacolo fantastico,l’aria era frizzante e tutti lo percepivano ma Shampat seguiva attento e concentrato i miei ordini.
Pochi secondi prima della partenza sentivo una carica pazzesca che si è scatenata al via,Shampat è balzato in avanti come una molla precedendo gli altri per i primi 100 m quando ci siamo lasciati sfilare.
Il primo giro è stato piuttosto veloce,ma dopo l’eliminazione di Shadja al primo cancello ci è stato imposto di rallentare ,ordine che è stato ribadito in particolare prima del terzo giro per evitare di correre rischi e compromettere il risultato di squadra nonostante i cavalli fossero particolarmente volenterosi.
Alla ripartenza per l’ultimo giro di 24 km i cavalli erano ancora in forma e in forze così abbiamo proseguito la nostra corsa verso il traguardo seguendo gli ordini di scuderia che imponevano di non esagerare ma di mantenere la posizione. Al traguardo abbiamo felicemente passato la visita finale e devo dire che Shampat era in ottima forma.
Il giorno seguente abbiamo assistito ad una magnifica cerimonia di chiusura in cui gli ungheresi hanno dato spettacolo della loro meravigliosa tradizione equestre e per questo dobbiamo ringraziare l’efficiente organizzazione. Senza dubbio è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha lasciato degli utili insegnamenti e spunti su cui riflettere.