La visita di compravendita di un cavallo e l’idoneità all’attività sportiva

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Cavallo baio su sfondo scuro

Accertamenti utili per un acquisto consapevole

La visita di compravendita di un cavallo è un momento cruciale nella vita di molti appassionati e uno dei compiti del Medico Veterinario è fornire in scienza e coscienza le maggiori informazioni possibili al potenziale acquirente affinché il suo acquisto avvenga in modo consapevole.

La visita di compravendita ha l’obiettivo primario, attraverso opportuni accertamenti, di valutare e verificare lo stato di salute generale del cavallo (al momento della visita) e certificarne l’idoneità alla attività sportiva indipendentemente dal suo valore economico,  cercando di abbassare al minimo quello che può essere definito il rischio di acquisto per la sua futura destinazione d’uso.

Le fasi principali della visita di compravendita

Le fasi principali della visita di compravendita potrebbero essere cosi suddivise:

  • Segnalamento: identificazione del soggetto e corrispondenza dati segnaletici e microchip riportati sul libretto
  • Anamnesi: informazioni dettagliate sulla “vita passata” del cavallo richieste al venditore-proprietario-mediatore (ad esempio temperamento, terapie o chirurgie precedenti, vizi conosciuti, attività al momento dell’acquisto, ultima ferratura….)
  • Visita clinica statica: Ispezione, Palpazione, Auscultazione. Generale: es. stato di nutrizione, cute mantello, simmetrie. Per apparato: locomotore, cardiocircolatorio, respiratorio, riproduttore, nervoso, occhi, bocca ecc…
  • Visita clinica dinamica:
  1. In movimento al passo e al trotto (su terreno duro e morbido) e al galoppo (solo su terreno morbido) alle due mani per la valutazione della presenza di possibili difetti di andatura (zoppie, incoordinazione, arpeggio… e contestualmente di inconsueti rumori respiratori)
  2. Test di flessione

È una procedura eseguita sui quattro arti dell’equino per valutare la presenza o il sospetto di eventuali patologie dell’apparato locomotore e nello specifico di alcune articolazioni.

Durante il flex test le articolazioni sono tenute e “forzate” in posizione flessa per un periodo variabile, lo standard è di 1 minuto, successivamente al quale si procede con ‘l’osservazione del movimento del cavallo al trotto in linea retta.

Durante la flessione si sollecitano le articolazioni, si stressano i tessuti molli circostanti, quali tendini e legamenti, amplificando ogni dolore associato a queste strutture, qualora presente.

  • Esami accessori: A seguito di una buona visita clinica ed in accordo con l’acquirente, possono essere eseguiti degli esami strumentali (i più comuni sono le radiografie, le ecografie, le endoscopie) aventi il fine di aumentare il numero di informazioni a disposizione sullo stato di salute o sulla presenza di fattori di rischio del soggetto in esame.

Alcuni degli esami strumentali più comuni verranno approfonditi nei prossimi articoli della sezione “Veterinaria” di HSJ, resta sempre aggiornato.

In collaborazione con il Dott. Bruno Marco Pavan

© Riproduzione riservata.

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