La Equitazione di campagna Milanese stende e segue la “strusa” tra i boschi di Sesona di Vergiate nel Varesotto
Un bel field s’appresta a partire dal centro Ippico La Garzonera di Sesona, una delle cacce tradizionali a due passi dal Canile, che vive in una contrada amena e temperata tra i pini ed il profumo dei cavalli in attesa di quello delle violette, dei narcisi, delle giunchiglie, che ben conosciamo e che la inonderanno salendo dalle balze che sostengono il torrente Strona prossimo a versare le sue acque varesotte nel Ticino.
Ventinove le amazzoni ed i cavalieri in sella agli ordini del MFH Gi Bi.Litta Modignani, mentre HW erano Leopoldo Cicogna Mozzoni, Francesco Pirera, Alessandro Berlingieri, con sette coppie di cani e FM Carlo Severgnini.
Il tempo è incerto e dà una mano anche la pioggia a preoccupare i Equitazione di campagnatori indecisi sull’abbigliamento da adottare, ma S. Uberto s’intenerisce e le nubi al momento di montare in sella s’allontanano e lasciano posto ad un’altra giornata di grande Equitazione di campagna.
Attraversati i resti, oggi quasi scomparsi, dell’antica ferrovia delle barche che riportava sul lago i barconi vuoti che dalla Svizzera erano scesi carichi a Milano via Verbano e poi Naviglio, il field incontra entusiasta i boschi del Vigano immersi nella specie più mansueta della solitudine selvaggia.
E va con serrati galoppi alla ricerca degli antichi muretti in pietra, vecchi come vecchi sono gli alberi che mandano sui coat dei Equitazione di campagnatori una antica luce verde ammorbidita appena dall’invadente chiarore che butta la larga valle sottostante dove spadroneggia, irruento, il Ticino che ha appena lasciato il lago Maggiore.
Il terreno è buono e collabora all’ottima riuscita di una tradizionale giornata di Equitazione di campagna suggellata con il tradizionale kill.
I cani sentono che la loro casa non è lontana e già si stanno leccando le labbra.
Ma non sono i soli!
Mauro Beta