Kissing spine: quando un bacio non regala sorrisi

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Edmond Rostand, romanticamente, affermava che il bacio “è un apostrofo rosa tra le parole t’amo.”. Nel mondo equestre, il bacio, non sempre ha un significato positivo e quando si parla di Kissing Spine si fa riferimento ad una patologia che può avere risvolti molto negativi sul lavoro e sulla vita del cavallo. All’interno di questo articolo andremo ad analizzare diversi fattori del problema: dalle cause, ai sintomi, fino ai possibili trattamenti.

Scientificamente noto come Overriding dorsal spinous processes (ORDSP), il Kissing spine è una condizione debilitante che colpisce le vertebre dei cavalli. Essenzialmente si verifica quando le proiezioni ossee sulle vertebre, note come processi spinosi dorsali, entrano in contatto e si “baciano“, da qui, appunto, ne deriva il nome. L’infiammazione colpisce principalmente la regione centrale della schiena, ma può estendersi fino alla parte lombare. Questa patologia riflette negativamente sul benessere del cavallo che in una condizione del genere avrà dolori costanti e in casi veramente estremi, sarà condizionato nel movimento.

Prima di addentrarci nei possibili trattamenti, è importante analizzare le cause che provocano questo tipo di disturbo. Quest’ultime possono essere legate a diversi fattori e variare da un soggetto all’altro, tuttavia ci sono delle specificità che portano allo sviluppo di questa condizione.

Tutto potrebbe essere causato dalla conformazione del cavallo, i cavalli che hanno una schiena lunga o inarcata, tendono a presentare più frequentemente questo problema, questo perchè una schiena che si sviluppa molto in lunghezza può influenzare la spaziatura tra le vertebre.

Se la conformazione corporea potrebbe influire, la genetica, allo stesso modo, gioca un ruolo fondamentale, infatti, tra le razze che più risentono della kissing spine ci sono i purosangue e i cavalli a sangue caldo. Nel momento i cui, per esempio, si ipotizza un incrocio, è bene studiare la storia passata dei due soggetti eletti, in modo tale da abbassare la percentuale delle probabilità che la patologia si sviulppi nel futuro nascituro, stesso discorso quando si sceglie il cavallo da comprare.

Tra le possibili cause che possono portare alla kissing spine, troviamo, ovviamente, i traumi e l’avanzare dell’età. Gli infortuni che hanno impatto diretto sulla colonna, l’usura dovuta al continuo stress in allenamento, oltre alla naturale invecchiamento del cavallo, aumentano le possibilità di ritrovarsi di fronte alla diagnosi. Fino a questo momento abbiamo individuato principalmente delle cause direttamente dipendenti dal cavallo, dalla sua geneaologia, alla sua conformazione fisica. Nel momento in cui prendiamo in considerazione il “fattore umano”, bisogna tener conto di elementi esterni, dovuti, appunto, alla gestione dell’animale.

In prima istanza, è obbligaotorio valutare il lavoro svolto durante l’allenamento, se il cavallo non lavora con la schiena alta, ma ribaltata, avrà uno scarso sviluppo muscolare nelle zone in cui è più probabile che si sviluppi la kissing spine e quindi è importantissimo valutare come, quanto e in che modo far lavorare i nostri allievi. Un altro elemento che spesso si sottovaluta è la vestibilità della sella, una sella che non distribuisce il peso in modo uniforme o esercita una pressione eccessiva su aree specifiche può causare infiammazione e dolore nei processi spinosi dorsali. 

Le cause potrebbero essere molteplici, come i sintomi che possono manifestarsi, quindi è opportuno fare caso agli attenggiamenti che si riscontrano, sia nelle fasi di riposo che quelle in allenamento. Il primo segnale è sicuramente legato alla sensibilità della schiena, quando il cavallo mostra un’eccessiva sensibilità o, al contratrio, un’eccessiva rigidità, è probabile che si stia iniziando a manifestare concretamente il primo segnale di kissing spine. Un altro avviso importante è il cambio di comportamento.

Il rifiuto al lavoro, le sgroppate, la riluttanza nell’impegno, sono tutti atteggiamenti riconducibili ad una situazione di fastidio ed è necessario approfondire attraverso esami strutturali. In seguito ad un’attenta visita veterinaria, gli esami clinici che possono portare ad una diagnosi accurata sono; la radiografia che può rilevare la vicinanza dei processi spinosi dorsali e qualsiasi rimodellamento osseo o sclerosi, l’ecografia, per valutare le strutture dei tessuti molli e rilevare infiammazioni ed infine un’analgesia diagnostica, perchè, anestetizzando temporaneamente aree specifiche della colonna vertebrale è possibile individuare cosa determina il dolore. Nell’ultima parte di questo articolo, andiamo ad analizzare quali sono i trattamenti che possono aiutare il nostro cavallo a migliorare questa condizione.

Prima di intervenire il maniera pesante, tramite intervento chirurgico e farmaci, è importante passare attraverso il riposo e la fisioterapia, che, tramite tecniche come la chiropratica o l’agopuntura, potrà ridurre notevolmente il dolore nella zona interessata e sfiammare. Se nel momento in cui si riprende l’attività fisica, anche cambiando allenamento non si notano miglioramenti, è possibile passare a farmaci antiinfiammatori non steroidei o infiltrazioni di cortisteroidi. Solo nei casi veramente estremi è possibile intervenire chirurgicamente. La procedura chirurgica più comune per la kissing spine è una desmotomia del legamento interspinoso, che comporta il taglio dei legamenti tra le vertebre interessate per aumentare lo spazio tra i processi spinosi dorsali.

Damiano Poggi

© Riproduzione riservata.

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