Jérôme Guery: il sogno di una famiglia e l’eredità di un campione

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Jérôme Guery è uno dei cavalieri di salto ostacoli più importanti del Belgio, con una carriera costellata di successi, tra cui una medaglia d’argento ai Campionati del Mondo e una medaglia a squadre agli Europei.

Ma oltre alle competizioni, il suo sguardo è rivolto anche al futuro, un futuro che condivide con suo figlio Mathieu Guery, a cui ha trasmesso e continua a trasmettere ogni giorno la sua esperienza.

In un’intervista esclusiva, Jérôme e Mathieu raccontano il loro viaggio, il ritiro del leggendario Quel Homme de Hus e le ambizioni per il futuro.

Jerome Guery from BEL on Quel Homme de Hus
Piazza di SIena CSIO Roma 2022 of Roma – Italia – Jerome Guery from BEL on Quel Homme de Hus | Ph. Stefano Secchi/ImageSS

Una passione di famiglia fianco a fianco

Il legame tra Jérôme e il diciannovenne Mathieu va oltre il semplice rapporto padre e figlio: è un’unione cementata dalla passione per l’equitazione. I due lavorano insieme nelle scuderie di famiglia, combinando l’esperienza del padre con l’ambizione e la freschezza del figlio.

“È davvero bello condividere la stessa passione,” racconta Jérôme. “Passiamo tutto il tempo insieme, e ora che Mathieu lavora con me e mia moglie alla scuderia, è diventato un’attività di famiglia. Questo è il suo futuro. Io farò un po’ meno, e lui prenderà sempre più responsabilità.”

Mathieu ha iniziato a prendere l’equitazione seriamente durante la pandemia. Prima di allora, la considerava più un passatempo, accompagnando il padre alle gare senza grande coinvolgimento. “Durante il COVID ho iniziato davvero a concentrarmi sull’equitazione,” spiega. “Ora, partecipare alle stesse competizioni e a volte persino gareggiare nella stessa categoria di mio padre è qualcosa di speciale. Un giorno sarebbe incredibile far parte della stessa squadra, magari in una Coppa delle Nazioni senior.”

Jérôme non nasconde l’orgoglio nel vedere i progressi del figlio. “Mi rende orgoglioso vederlo montare a un livello così alto,” dice. “A volte ci troviamo a gareggiare l’uno contro l’altro, ed è bello vedere quanto sia cresciuto. Non si tratta solo di essere un padre, ma anche un mentore.”

Quando gli viene chiesto quale sia il miglior consiglio ricevuto dal padre, Mathieu risponde senza esitazione: “Rimanere concentrato. A volte mi distraggo, ma quando mi concentro davvero, monto molto meglio. È qualcosa che mi ripete sempre.”

Jérôme annuisce, confermando le parole del figlio. “È vero. La concentrazione è fondamentale in questo sport. Un piccolo errore può costarti tutto. Devi rimanere lucido ogni secondo.”

Il ritiro di a una leggenda: il ritiro di Quel Homme de Hus

Uno dei momenti più significativi nella carriera di Jérôme è stato il recente ritiro del suo stallone iconico, Quel Homme de Hus. Un cavallo straordinario, che ha segnato la sua carriera e lo ha consacrato tra i migliori del mondo.

“L’obiettivo era averlo in forma per Parigi, e ce l’abbiamo fatta,” racconta Jérôme. “Molti non credevano fosse possibile dopo il suo infortunio, ma abbiamo lavorato sodo per riportarlo al massimo livello. Avevamo pianificato che Parigi sarebbe stata la sua ultima competizione, e ora si dedicherà alla carriera di stallone.”

L’importanza di Quel Homme de Hus nella carriera di Jérôme è incalcolabile. “Un cavallo del genere capita forse una sola volta nella vita. Ha segnato la mia carriera e mi ha dato un nome nello sport. Ci sono tanti bravi cavalieri, ma avere un cavallo come lui fa la differenza. Sono grato che la vita lo abbia messo sulla nostra strada.”

Sebbene non competa più, la sua eredità continuerà. “Sono sicuro che vedremo i suoi figli farsi strada nello sport. Ha qualità uniche, e spero che le trasmetta alla prossima generazione. Quel Homme de Hus mi ha dato tantissimo, ed è il momento che lasci la sua impronta nel futuro.”


Nuovi obiettivi: verso Los Angeles

Con Quel Homme de Hus fuori dalle competizioni, Jérôme guarda già avanti, con un obiettivo ben chiaro: le Olimpiadi di Los Angeles. Per questo, sta concentrando tutte le sue energie su due giovani stalloni promettenti, Romulus de Mariposa e Remus de Mariposa.

“Sono entrambi molto diversi, nonostante siano fratelli,” spiega Jérôme. “Romulus è più sensibile, mentre Remus ha più potenza e sicurezza. Sarà interessante vedere quale dei due diventerà il cavallo giusto per i grandi eventi. Al momento, Remus è leggermente avanti, ma le cose possono cambiare velocemente a questa età. Il mio obiettivo ora è svilupparli al meglio e sperare che uno dei due sia il mio cavallo per Los Angeles.”

Entrambi i cavalli provengono da una linea eccezionale, essendo fratelli pieni di Margriet de Mariposa, figlia della famosa Flora de Mariposa, la cavalla che ha gareggiato con Penelope Leprevost. “Conosco bene questa linea, dato che ho montato la loro madre,” racconta Jérôme. “Hanno tutte le qualità necessarie per il top sport. Spero davvero che uno di loro sia il mio cavallo olimpico.”

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Piazza di SIena CSIO Roma 2022 of Roma – Italia – Jerome Guery from BEL on Margriet de Mariposa Roma, Piazza di Siena – 26 May 2022 Ph. Stefano Secchi/ImageSS

Mathieu aggiunge: “Anche se sono fratelli, sono molto diversi. Sarà interessante vedere quale dei due emergerà nei grandi eventi.”

Jérôme sa bene quanto l’equitazione possa essere imprevedibile. “Con i cavalli non si può mai sapere,” dice. “Quando ho iniziato con Quel Homme de Hus, non mi aspettavo che fosse così bravo. È stato solo dopo la nostra prima vittoria al Sunshine Tour che ho capito che poteva essere il mio cavallo olimpico. A volte i cavalli ti sorprendono, ed è questo che rende speciale questo sport.”

Anche Mathieu ha i suoi obiettivi. “Sono ancora giovane quest’anno e il prossimo. Il mio obiettivo principale è il Campionato Europeo a Riesenbeck questa estate. L’anno scorso abbiamo portato a casa una medaglia, ed è stata un’esperienza incredibile. Mi piacerebbe far parte della squadra belga di nuovo.”

Il futuro dello sport e delle nuove generazioni

Guardando all’evoluzione dell’equitazione negli ultimi dieci anni, Jerome osserva: “È diventato uno sport molto più professionale. Ci sono tanti giovani talenti che raggiungono il top molto velocemente. Non è più come una volta, quando l’esperienza era il fattore principale. Ora bisogna essere professionisti fin da giovani.”

Jerome rimane realistico riguardo alla propria carriera, ma sa che il futuro appartiene alla nuova generazione. “Ho ancora qualche buon anno davanti a me, ma il futuro è dei giovani. Per questo mi sto concentrando nell’aiutare Mathieu a diventare un top rider. Ha la passione e il talento, e con il duro lavoro può arrivare ai massimi livelli.”

Mathieu, dal canto suo, è consapevole dell’inestimabile valore dell’esperienza del padre. “Sono fortunato ad avere qualcuno come lui da cui imparare. Sta a me sfruttare al meglio questa opportunità e continuare a migliorare.”

Un’eredità da costruire insieme

La storia di Jérôme Guery è una atoria di medaglie e competizioni ai massimi livelli, ma anche il racconto di un’eredità che si costruisce con il tempo, unendo talento, sacrificio e valori come amore e famiglia.

Mentre affida gradualmente sempre più responsabilità a suo figlio, continua a inseguire i suoi sogni, aprendo la strada alla nuova generazione di cavalieri Guery.

Che si tratti del sogno olimpico a Los Angeles o della crescita di Mathieu nei campionati europei, una cosa è certa: la famiglia Guery è determinata a lasciare il segno nel mondo del salto ostacoli. Insieme.

Traduzione a cura di Alessandra Ceserani | ph Stefano Secchi

© Riproduzione riservata.

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