
L’Italia vince la finale della Longines EEF Series Nations Cup a Varsavia

Lukasz Kowalski / Warsaw Jumping (c)
Varsavia, Polonia – L’Italia si è aggiudicata la finale della Longines EEF Series Nations Cup a Varsavia per la terza volta in quattro anni. La squadra italiana ha superato l’Irlanda, arrivata seconda, mentre la Germania ha occupato il terzo posto sul podio.
Marco Porro, chef d’equipe del Team Italy ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso del team. Hanno davvero lavorato insieme e fatto dei percorsi eccellenti. Tre percorsi netti nel primo round, poi un barrage, e siamo felicissimi di vincere per la terza volta qui a Varsavia“.
La competizione tra Italia e Irlanda è stata accesa fin dall’inizio, entrambe le squadre hanno concluso il primo round a pari merito con zero penalità. Il confronto è rimasto serrato anche nel secondo round dove decisivo per gli italiani è stato Alberto Zorzi: in sella a Cortez van’t Klein Asdonk Z, un castrone Zangersheide di 12 anni (da Cornet Obolensky), è stato l’unico italiano a completare entrambi i percorsi senza penalità, chiudendo in 70.75 secondi il primo round e in 70.26 il secondo. La sua prestazione impeccabile ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria italiana.

“Mi sentivo bene stamattina, avevamo una squadra molto forte, con cavalli eccellenti, quindi mi sono fidato e abbiamo avuto la fortuna dalla nostra parte, quindi è andata bene”, ha dichiarato Alberto Zorzi dopo la sua impeccabile prestazione.
Emanuele Camilli, su Chacco’s Girlstar (da Chacco-Blue), ha iniziato con un ottimo percorso nel primo round, tagliando il traguardo in 68.88 secondi senza errori. Tuttavia, le otto penalità commessi nel secondo giro hanno riaperto le speranze per l’Irlanda.

Giulia Martinengo Marquet, in sella a Scuderia 1918 Calle Deluxe (da Cesano), ha eseguito un’ottima performance, chiudendo il primo round senza errori in 69.90 secondi e il secondo con uno, in 69.73 secondi. Nonostante la penalità, il suo contributo è stato fondamentale per il successo della squadra.

Al termine della gara, Giulia ha dichiarato: “È sempre bello vincere soprattutto con questi compagni di squadra fantastici. Ho già montato questo cavallo in finale qualche anno fa, ed essere qui di nuovo dimostra quanto sia forte il nostro legame“.
Nel barrage finale, Piergiorgio Bucci, in sella a Hantano (da Quasimodo Z), ha dovuto affrontare la pressione di garantire la vittoria per l’Italia dopo aver sfiorato l’ultimo ostacolo nel round precedente. Nonostante l’errore, Bucci ha recuperato con una prestazione impeccabile nel barrage, battendo di meno di un secondo Seamus Hughes Kennedy, cavaliere irlandese in sella a ESI Rocky, e assicurando così il terzo titolo all’Italia.

Seamus Hughes Kennedy è stato l’uomo di punta dell’Irlanda nel barrage, completando il jump-off senza errori in 42.42 secondi, ma non riuscendo a battere il tempo dell’Italiano. Nelle due manche precedenti, Kennedy aveva commesso un errore nel primo round, mentre nel secondo aveva chiuso senza penalità in 73.03 secondi, garantendo all’Irlanda la possibilità di accedere al barrage.
Jessica Burke, in sella a Express Trend (da Future Trend), ha chiuso il primo giro senza errori in 71.51 secondi, ma ha commesso un errore nel secondo, fermando il cronometro a 70.28 secondi. Il suo cavallo, un castrone irlandese di 14 anni, ha dato il massimo, permettendo all’Irlanda di rimanere competitiva fino alla fine.
Jenny Rankin, con Ibiza (da Inshallah de Muze), ha finito il primo round con un percorso netto in 69.91 secondi, seguito da quattro penalità e un tempo di 71.47 secondi, in quello successivo. Francis Derwin, in sella a Flexi K (da Flex A Bill), ha avuto un buon primo round, chiuso senza errori in 68.66 secondi. Tuttavia, nel secondo ha abbattuto un ostacolo, concludendo con 4 penalità in 70.63 secondi.
Il terzo posto è stato conquistato dalla Germania, che ha concluso la competizione con un totale di dodici penalità. Il miglior risultato è stato ottenuto da Michael Viehweg, che con Contario ha chiuso il primo round senza errori, ma non è riuscito a mantenere lo stesso livello nel secondo round. Philip Rüping, su Baloutaire PS, ha accumulato quattro penalità in entrambe le manche, mentre Mario Stevens e Maximilian Weishaupt non hanno brillato, commettendo errori che hanno compromesso le loro possibilità di lottare per la vittoria.
La Svezia e la Gran Bretagna hanno completato la top five. Le grandi delusioni della competizione sono state l’Austria, campione in carica, che ha terminato nona, e i Paesi Bassi, vincitori delle semifinali, che hanno chiuso all’undicesimo posto dopo aver scelto di non saltare nel secondo round.
Fonte press release finale della Longines EEF Series Nations Cup a Varsavia
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