Intervista esclusiva al cavaliere italiano Emanuele Gaudiano
Horseshowjumping.tv ha avuto l’onore di incontrare e scambiare due chiacchiere con il grandissimo Emanuele Gaudiano, attuale primo cavaliere italiano della ranking mondiale FEI di Salto Ostacoli, al 27° posto. La sua carriera, costruita negli anni con immensa determinazione, spirito di sacrificio e, indubbiamente, grande talento, lo ha reso una figura di riferimento nel mondo degli sport equestri
Con un palmares che vanta oltre 5.180 competizioni disputate e più di 560 vittorie in competizioni internazionali, il Carabiniere scelto è un modello per tutti coloro che aspirano ai vertici dell’equitazione.
Durante l’intervista, Gaudiano ha raccontato la sua storia, riflettendo sulla sua passione per i cavalli e sul duro lavoro che lo ha portato ad essere dove è oggi e che gli permette di rimanere ad altissimi livelli poiché, come ha dichiarato lui stesso: “Non è facile rimanere al top, bisogna comunque avere diversi cavalli… non ci si può permettere di rilassarsi”.
Come tutto è iniziato e l’esperienza in Germania
La passione per l’equitazione è un affare di famiglia per Emanuele Gaudiano. Già da bambino, il padre e lo zio lo hanno introdotto a questo mondo. “Questa passione me l’ha trasmessa mio papà e mio zio, loro sono stati i primi due ad andare a cavallo, ad avere i cavalli in scuderia,” ha spiegato. Questo amore per i cavalli lo ha accompagnato fino al 2005, quando Gaudiano ha preso una decisione che ha cambiato il corso della sua carriera: il trasferimento in Germania. “Nel 2005 ci siamo spostati in Germania per fare delle gare con mio papà, per un paio di mesi di gare, ma ci siamo trovati molto bene e abbiamo deciso di trasferirci lì direttamente con tutta la scuderia,” ha raccontato, riflettendo su quel momento particolare della sua carriera.
La Germania è stata il trampolino di lancio per la carriera internazionale di Gaudiano. In un paese noto per la sua forte tradizione equestre, Emanuele ha trovato le opportunità che cercava per migliorarsi. “Sicuramente c’erano più opportunità, più gare di livello. La Germania una volta aveva tantissime gare sia internazionali che nazionali,” ha detto, sottolineando l’importanza di un contesto altamente competitivo.
La vicinanza geografica con altri paesi chiave per il Salto Ostacoli internazionale ha facilitato la sua partecipazione a competizioni di alto livello. “Era più facile arrivare nelle gare in Belgio, in Francia o in Olanda, dove ci sono più concorsi,” ha spiegato, evidenziando come questa accessibilità sia stata un elemento fondamentale per il suo sviluppo come atleta. La Germania, dunque, non è stata solo una tappa logistica, ma il luogo dove Gaudiano ha potuto confrontarsi con i migliori, crescere e fare esperienza a livello internazionale.
I cavalli più importanti della sua carriera
I cavalli hanno sempre avuto un ruolo centrale nella carriera di Emanuele Gaudiano, e ognuno di loro ha contribuito a suo modo al suo successo. Tra tutti, Uppercut occupa un posto speciale. “Con lui ho iniziato… ha finito bene l’anno Young Rider e ha iniziato benissimo il primo anno senior,” ha raccontato Gaudiano.
Uppercut lo ha accompagnato nelle sue prime grandi vittorie, incluse la medaglia d’argento ai Campionati Europei Young Rider e i tre Gran Premi CSIO vinti al suo primo anno da senior. Tuttavia, Uppercut non è stato l’unico cavallo determinante nella carriera di Gaudiano: anche cavalli come Chicago, Stalensky e Chalou hanno lasciato il segno. Ognuno di questi cavalli ha contribuito in maniera diversa al successo di Gaudiano, rappresentando tappe fondamentali nel suo percorso di crescita professionale.
Nel parterre dei cavalli di Gaudiano, Chalou e Nikolaj spiccano certamente tra i più qualitativi, ma con stili e caratteristiche completamente diverse.
Gaudiano ha detto: “un cavallo con tanta forza, con un salto spettacolare, ormai conosciuto in tutto il mondo“, enfatizzando la potenza di Chalou, che riesce a catturare l’attenzione in ogni competizione.
Dall’altro lato c’è Nikolai, con cui Gaudiano partecipa a moltissime competizioni. “Nikolaj è un cavallo che magari non fa dei salti impressionanti, ma comunque non tocca una barriera, è rispettoso, è veloce,” spiega. Grazie a queste qualità, Nikolai è un ottimo e affidabile compagno.
Tra gli alti e i bassi dello sport, i consigli per i giovani atleti
La carriera di Emanuele Gaudiano è un esempio di determinazione e impegno, qualità che emergono chiaramente dal suo modo di affrontare le competizioni. Durante l’intervista, Emanuele ha condiviso con noi il pensiero con cui entra in campo in ogni competizione, fin dagli arbori: “Terminata una gara bisogna essere concentrati direttamente su quella successiva, senza star troppo a pensare a come è andata quella appena fatta , anche quando va bene.” Questo atteggiamento lo ha aiutato a mantenere la lucidità necessaria per affrontare sia i successi che le inevitabili difficoltà.
A tal proposito, Emanuele conosce bene gli alti e bassi di questo sport, in cui tanto i cavalli quanto i cavalieri affrontano regolarmente momenti difficili. Riferendosi al recente infortunio di uno dei suoi migliori cavalli attuali, Crack Balou, ha sottolineato quanto sia fondamentale imparare a rispettare i tempi naturali di recupero dell’animale: “Ricordiamoci che i cavalli non sono macchine, e hanno bisogno dei loro tempi. Se un cavallo si fa male, è fondamentale aspettarlo e riprenderlo al momento giusto, senza fretta.”
Per quanto riguarda l’aspetto mentale, Emanuele Gaudiano la considera un aspetto essenziale: “La parte mentale è fondamentale. Bisogna sempre rimanere con i piedi per terra, perché ci sono gare che vanno bene e altre che vanno male, e bisogna imparare ad accettarlo.”
Ritorno in Italia e obiettivi futuri
Dopo aver trascorso 18 anni in Germania, Emanuele Gaudiano ha fatto ritorno in Italia, una decisione che ha segnato un nuovo capitolo della sua vita personale e professionale. “Ho fatto la mia esperienza, sono stato in Germania 18 anni. Ho avuto l’occasione di poter comprare una buona struttura, una scuderia più grande, con più possibilità, in una buona zona,” ha spiegato, riflettendo sul motivo del suo ritorno.
La nuova scuderia in Italia rappresenta una nuova opportunità per Emanuele, che ora si concentra sulla crescita di cavalli giovani e promettenti. Tra questi spicca Diasandro Blue, un cavallo di 7 anni di cui Gaudiano ha parlato con grande entusiasmo: “Ha vinto le finali a Cattolica con Roberto Previtali.”
Con un team di cavalli e cavalieri di grande qualità e talento, il top rider italiano guarda al futuro con ottimismo, preparandosi per le prossime competizioni tra cui, ovviamente, Fieracavalli Verona.
La storia di Emanuele Gaudiano è la prova vivente che, con determinazione e passione, ogni traguardo è possibile. Dalla prima volta in sella, fino ai vertici della classifica mondiale, la sua carriera è un modello di perseveranza, ispirando chiunque desideri puntare in alto e ricordando che non bisogna mai smettere di sognare.
Alessandra Ceserani | Foto di Stefano Secchi
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