Christian Kukuk “alla fine facciamo tutto per le emozioni che questo sport riesce a trasmettere”

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Christian Kukuk su Mumbai nella tappa del LGCT a Miami Beach

LGCT Miami Beach | Christian Kukuk su Mumbai | ph. Stefano Secchi / ImageSS

Crescita, insegnamenti e ambizioni del cavaliere tedesco

Il mondo dell’equitazione si arricchisce continuamente di nuovi talenti e, tra questi, certamente spicca il nome del cavaliere tedesco Christian Kukuk.

Nonostante da bambino sognasse una vita dedita al pallone e alle scarpe da calcio, il destino ha portato Christian verso un cammino diverso, guidandolo in giacca e stivali verso l’eccezionale carriera che lo vede oggi tra i più importanti protagonisti del Salto Ostacoli mondiale. Attualmente, infatti, Kukuk si trova al 18° posto della Ranking mondiale e conta un totale di 80 vittorie e 2477 partenze in concorsi internazionali.

Ho cambiato idea quando avevo quindici anni… fondamentalmente, non era più possibile fare entrambi gli sport contemporaneamente, perché entrambe le competizioni erano sempre nel fine settimana. E’ arrivato un momento in cui ho dovuto decidere cosa mi appassionasse di più. È stato allora che ho capito che il cavallo stava diventando la mia vera passione e motivazione“.

Tra le medaglie del cavaliere ricordiamo quella ai “Goldene Reitabzeichen” in Germania nel 2015 e la medaglia d’argento agli Europei di Riesenbeck nel 2021. Momenti indimenticabili come la sua vittoria al Gran Premio del Longines Global Tour di Roma nel 2022 hanno consolidato ulteriormente la sua reputazione, così come la partecipazione a titolo individuale alle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Recentemente, nell’ultima settimana del Winter Equestrian Festival, Christian ha ottenuto un nuovo incredibile successo nella sua carriera, forse uno dei più importanti fino ad oggi; la vittoria nel Gran Premio Rolex CSI5* di Wellington in sella a Checker.

Mi sono davvero emozionato. Quella serata a è stata qualcosa di veramente unico, una competizione eccezionale circondata da una cornice straordinaria e una folla incredibile” ha detto Christian di quella sera.

Christian Kukuk, l’inizio della sua passione

Figlio d’arte, Kukuk ha respirato fin da giovane l’aria delle competizioni equestri, accompagnando il padre in vari concorsi. È stato proprio questo legame precoce con il mondo dei cavalli a plasmare la sua vocazione, evidenziando sin da subito la sua naturale affinità con questo mondo oltre che il suo innegabile talento per il salto ostacoli.

Ero giovane e andavo ancora a scuola, ai tempi montavo soprattutto a casa, regolarmente seguito da mio padre. Questa esperienza è stata il punto di partenza“.

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LGCT Miami Beach | Christian Kukuk su Mumbai | ph. Stefano Secchi / ImageSS

L’esperienza nel team di Ludger Beerbaum


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“Ho iniziato esattamente dove sono ora. Dopo aver finito la scuola, più o meno a ventidue anni, ho deciso di trasferirmi a Riesenbeck per lavorare con Ludger Beerbaum, e da allora sono rimasto lì.”

— Christian Kukuk

Il percorso di Christian Kukuk nel mondo dell’equitazione ha raggiunto una svolta significativa quando ha avuto l’opportunità di entrare nel team delle Beerbaum Stables. Il cavaliere ha scelto di dedicarsi interamente alla sua passione per l’equitazione, trasferendosi in questa rinomata struttura e unendosi a un team di professionisti di altissimo livello.

“Ho iniziato come tutti, lavorando con i giovani cavalli. Poi, con il passare del tempo, ho avuto l’opportunità di montare cavalli più esperti e di partecipare al mio primo CSI2*. Poi sono passato ad eventi a 3*, poi mi sono trovato a competere al campionato tedesco. È stato un progresso graduale, passando dagli eventi a 5* fino alle Nations Cup e al Global Champions Tour. E infine, l’anno scorso, ho partecipato ai primi campionati. Non avrei neanche immaginato tutto questo quando ho iniziato, ma sicuramente era qualcosa che sognavo.”

Una volta entrato nel team Beerbaum, Christian ha avuto accesso a risorse e opportunità che gli hanno permesso di crescere tecnicamente. La sua dedizione al lavoro e la sua determinazione nel raggiungere l’eccellenza lo hanno reso un membro prezioso del team.

Oggi il mio lavoro quotidiano è cambiato: inizialmente facevo un po’ di tutto, c’era meno tempo per montare o almeno era difficile. Ma ora il mio programma giornaliero si concentra principalmente sull’addestramento dei cavalli. Monto tra sette e nove cavalli al giorno e alcuni giorni alleno anche uno dei miei allievi a casa. Quindi a volte ne monto anche solo sei, soprattutto se abbiamo in programma concorsi importanti. Direi che la mia routine quotidiana è più flessibile ora, ma sicuramente molto concentrata sull’addestramento. Posso dire che le ore che passo in scuderia, le trascorro a cavallo. “

Il Longines Global Champions Tour, gli insegnamenti e le aspirazioni

Christian Kukuk sta facendo parlare di sé nel circuito del Longines Global Champions Tour. Attualmente alla quinta posizione della classifica provvisoria LGCT 2024, Kukuk ha recentemente condiviso la sua esperienza con Horseshowjumping.tv: “La lezione più grande che ho imparato partecipando a questo circuito è che rimanere al top è davvero difficile,” ha detto sorridendo.

Al momento dell’intervista, Kukuk si trovava al terzo posto della classifica generale, con la tappa di Città del Messico ancora da disputare: “Finora ci sono stati solo due appuntamenti, quindi non è così complicato essere tra i primi tre, ma la sfida vera arriva dopo quindici tappe, quando essere ancora tra i primi tre diventa veramente difficile, è un obiettivo impegnativo” ha ammesso, dimostrando umiltà e realismo, due qualità fondamentali per raggiungere il successo in questo sport.

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LGCT Miami Beach | Christian Kukuk su Mumbai | ph. Stefano Secchi / ImageSS

L’ambizione del cavaliere tedesco, però, non passa inosservata: “L’anno scorso sono arrivato quarto e voglio sicuramente migliorare. Quindi se riuscissi a classificarmi tra i primi tre della classifica generale dopo quindici tappe, sarei davvero soddisfatto di me stesso. Ma so anche che ci sono altri obiettivi da raggiungere quest’anno.” poi ha continuato, “Non è una passeggiata, ma è così per tutti. Ci proverò comunque“.

La sua determinazione nel continuare ad emergere in questo sport emerge chiaramente dalle parole di Christian.

La gestione degli aspetti emotivi legati alle competizioni e l’importanza del feeling con il cavallo

L’agonismo, a tutti i livelli, ma ancor di più a un livello così elevato, porta con sè una serie di sfide, non solo fisiche ma anche mentali ed emotive. In questa riflessione sincera, emerge il punto di vista di un atleta abituato a gestire la pressione, a mantenere la calma e ad affrontare le inevitabili emozioni che ogni competizione porta con sè, soprattutto se di così alto livello.

Quando si tratta di gestire gli aspetti emotivi della competizione, non ho una strategia particolare. Mi considero fortunato perchè riesco davvero a gestire la pressione senza provare ansia. Non dico che la pressione non ci sia, è sempre presente, ma riesco a gestirla abbastanza bene senza dover ricorrere a tattiche specifiche. Certamente, come in tutto nella vita, è fondamentale avere persone di cui ti fidi intorno a te che ti sostengono e sono di supporto nei momenti più difficli, ma per fortuna posso dire essere circondato da persone così, il che rende tutto molto più semplice. Quindi non adotto strategie particolari per affrontare questi momenti, semplicemente mi affido alla mia capacità di gestire la situazione“.


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“Tutto si riduce alle emozioni: sono queste che ci spingono a dare il meglio di noi stessi.”

— Christian Kukuk

Il cavaliere ha anche parlato di quanto sia fondamentale fidarsi del cavallo, di quanto il feeling con il proprio compagno possa rendere tutto più facile anche dal punto di vista emotivo.

Come molti altri professionisti, anche Kukuk è fermamente convinto che in questo sport sia essenziale creare un legame autentico con l’animale, considerandolo non solo come un mezzo per raggiungere lo scopo, ma come un essere vivente da rispettare con cui collaborare per raggiungere obiettivi comuni, perchè il vero protagonista di questo sport, ricordiamolo, è e rimane il cavallo.

Costruire un legame solido con i propri cavalli è fondamentale per avere successo, proprio come in qualsiasi altra relazione… è come con le persone. Non c’è una strategia universale, devi essere in sintonia con il tuo cavallo, imparare ad ascoltarlo, conoscerlo e capire il suo carattere e il motivo che sta alla base di certi comportamenti. Ogni cavallo è unico, quindi devi essere flessibile e adattarti alle sue esigenze individuali. Non puoi trattarli tutti allo stesso modo. È questo ciò che rende l’equitazione uno sport così avvincente e impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante.”

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LGCT Miami Beach | Christian Kukuk su Mumbai | ph. Stefano Secchi / ImageSS

Limonchello, “grazie a lui ho imparato tanto e son cresciuto come cavaliere”

Christian ha parlato di uno dei numerosi cavalli che hanno segnato la sua carriera e crescita personale e professionale, Limonchello Nt.

Sono profondamente grato a Limonchello. Abbiamo condiviso molte avventure insieme per molti anni. Ho avuto il privilegio di montarlo fin da giovane, quando aveva appena sei anni. Insieme abbiamo iniziato a gareggiare nelle competizioni riservate ai giovani cavalli, passando poi alle gare più impegnative. Abbiamo affrontato insieme i palcoscenici internazionali, Ho partecipato ad Aachen con i giovani cavalli, insieme a lui. Poi siamo passati alla mia prima Coppa delle Nazioni a cinque stelle, e così via, fino ai circuito globali. Abbiamo preso parte a molte gare di alto livello, e insieme abbiamo ottenuto numerosi successi. Limonchello non è stato solo un compagno di gara straordinario. Grazie a lui ho imparato tanto e sono cresciuto come cavaliere. Il nostro legame è stato uno dei più significativi della mia carriera.”

Proiettando lo sguardo verso il futuro, l’obiettivo primario di Christian è rappresentato dalla sua ambizione di partecipare ancora una volta alle Olimpiadi. Sicuramente, però, il suo mai goal è impegnarsi a continaure ad essere fortemente competitivo nel panorama del Salto Ostacoli internazionale, con l’obiettivo di posizionarsi tra i primi dieci nel ranking mondiale.

A. Ceserani

© Riproduzione riservata.

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