
Intervista al dressagista spagnolo Alejandro Asencio

Una nuova era da Marbella
Dalla costa di Marbella, Alejandro Asencio, cavaliere internazionale spagnolo di dressage sta costruendo il suo cammino verso il successo con impegno e detemrinazione. Nel cuore dell’Andalusia, dove sole, mare e tradizione sono all’ordine del è noto per la precisione delle sue riprese e per la facilità con cui entra facilmente in sintonia con i cavalli.
All’inizio di quest’anno, ha gareggiato nel CDI di Montenmedio, parte del prestigioso Andalucía Sunshine Tour, uno degli appuntamenti internazionali di dressage più importanti d’Europa. Riunendo cavalieri d’élite da tutto il continente, la competizione ha segnato un momento di grande fermento per il circuito spagnolo.
«Penso sia un evento molto importante» ha commentato. «Mettere insieme salto ostacoli e dressage in questo modo crea una comunità più forte e attira molti cavalieri da tutta Europa».
L’atleta dietro al cavaliere
Disciplina, forza fisica e routine consapevole: così Alejandro si prepara alle esigenze dello sport d’élite. Le sue giornate iniziano alle 6 del mattino con il Pilates, pratica che assicura essere fondamentale per mantenere la forza del core, la postura e per prevenire infortuni.
«È ciò che funziona meglio per me» dice con semplicità. «Mi mantiene in equilibrio, allineato e capace di montare con controllo.»
Dal mattino presto al tardo pomeriggio Alejandro è in sella. Monta circa dodici cavalli al giorno—ogni sessione è personalizzata e mirata in base al cavallo che sta allenando, come per ogni professionista che si rispetti. Dai giovani che muovono i primi passi ai più esperti cavalli da Grand Prix, passa con naturalezza da insegnante a partner, da atleta ad artista.
Per rilassarsi e restare in condizione ci racconta di praticare anche nuoto.
«Non è aggressivo come la palestra» spiega. «Mantiene le articolazioni elastiche, rinforza la schiena e non sovraccarica il corpo. Ho provato quasi tutto. Questo è ciò che funziona meglio per me.»
Allenare giocando: come Alejandro costruisce fiducia ed equilibrio con ogni cavallo.
Al centro della filosofia di Alejandro c’è una parola sorprendente: gioco. Invece di obbligare i cavalli, li coinvolge con pazienza e curiosità. Il suo metodo si basa su sensibilità, ritmo e spirito di partnership.
«Gioco con i cavalli ogni giorno», racconta. «Introduco i movimenti più complessi—piaffé, passage—come se fosse un gioco.»
Questa base ludica non è casuale: è intenzionale. Attraverso costanti esercizi di ginnastica, rafforza il fisico del cavallo favorendone al contempo il rilassamento mentale.
«Col tempo alleno la loro muscolatura per affrontare i Grand Prix. Ma il cavallo non si sente mai costretto. È un lavoro in progressione, quasi un gioco.»
Anche quando inizia a chiedere maggiore precisione, Alejandro mantiene il suo modo.
«È così che imparano ad amare il lavoro.»
Che cosa fa un cavallo da Grand Prix?
Il movimento conta—ma la mente è tutto. Quando si tratta di scegliere o formare i futuri campioni di questo sport, Alejandro sa esattamente cosa cerca.
«La prima cosa che guardo è il passo e il galoppo. Il trotto si può migliorare, ma un buon passo e un buon galoppo sono essenziali.»
Ma il movimento è solo parte dell’equazione.
«Per me la cosa più importante è la testa—la mente.»
Preferisce gli stalloni per il loro potenziale atletico e valore in allevamento, ma a prescindere dal sesso la qualità mentale deve essere presente: calma, concentrazione, voglia di lavorare. Alejandro costruisce relazioni profonde con i suoi cavalli nel tempo, forgiando una fiducia che diventa la base della performance.
«La connessione è tutto. Non sto solo montando—sto formando un partner.»
Tre cavalli da Grand Prix—e una stella nascente
In questo momento Alejandro ha tre cavalli da Grand Prix attualmente in gare di alto livello, un’impresa eccezionale in uno sport in cui anche solo uno rappresenta un traguardo notevole. Gestirne l’allenamento, la forma fisica e il calendario di competizioni richiede concentrazione, dedizione e un grande feeling.
«È un vero privilegio. Ogni cavallo è in grado di darmi qualcosa di diverso. Tutti mi aiutano a crescere come cavaliere.»
Tra questi ci sono Gaviao dos Cedros, Straight Horse Sezarion e Focus, ognuno un fuoriclasse a modo suo.
Poi c’è Vivino, uno stallone che sta facendo parlare di sé in tutta Europa. Ancora in cammino verso il Grand Prix, Vivino ha già conquistato un’ottima reputazione per la qualità dei suoi movimenti e la sua incredibile mentalità.
«È speciale. Se arriverà in cima—lo vedremo. Ma ha tutto ciò che serve.»
La strada verso le Olimpiadi
La carriera di Alejandro, come quella di ogni altro cavaliere, ha incluso momenti di delusione e successi. Qualche anno fa era diretto ai Campionati Europei quando il suo cavallo fu colpito da una colica improvvisa—un’emergenza che mise a rischio la vita del suo compagno e che mandò in frantumi i piani.
«Abbiamo dovuto operare. Non abbiamo potuto competere. È stato devastante.»
Più di recente ci è andato vicino di nuovo. Il suo nome era nella long list per i Giochi Olimpici, per poi essere rimosso all’ultimo a causa di un infortunio.
«Questa è la realtà di questo sport. Ti prepari per anni e tutto può cambiare in un attimo.»
Eppure Alejandro è determinato. Il suo sguardo è ora fisso su Los Angeles 2028.
«È l’unica cosa che manca nella mia carriera. Ma credo che arrivi. Con il cavallo giusto, al momento giusto—sarò pronto.»
Una casa costruita per i campioni nel suo nuovo centro di allenamento sulla Costa del Sol
Dopo anni trascorsi a montare e viaggiare in tutta Europa, Alejandro ha finalmente costruito la struttura dei suoi sogni a Marbella. Ed è tutto ciò che un top rider—e un cavallo—possono desiderare.
«Qui abbiamo tutto: paddock in erba, paddock in sabbia, box larghi, campi coperti, campi esterni grandi. È un posto dove i cavalli possono vivere da cavalli.»
Il design dà priorità sia alla performance sia al benessere. Vicino al mare, la struttura beneficia dell’aria più fresca della costa, anche durante le estati torride dell’Andalusia.
«Siamo fortunati. Ci alleniamo presto, viaggiamo di notte e i cavalli non soffrono mai il caldo.»
Le scuderie non sono solo funzionali, sono un santuario pensato per sostenere carriere lunghe, corpi sani e menti serene.
E’ importante l’obiettivo, ma ciò che conta è il viaggio
Alejandro Asencio fa parte di una nuova generazione di cavalieri spagnoli che stanno ridefinendo il concetto di successo nel dressage moderno. Con un occhio all’arena e l’altro al futuro, non solo produce cavalli di alto livello, ma ispira moltissimi giovani.
«Questo sport è questione di costanza. Ogni giorno, ogni sessione di allenamento, ogni cavallo. Costruisci qualcosa nel tempo. Non insegui risultati rapidi—costruisci e lavori per avere risultati sul lungo periodo.»
Con Vivino in ascesa, Gaviao dos Cedros, Straight Horse Sezarion e Focus in piena forma e Los Angeles all’orizzonte, Alejandro Asencio è esattamente dove deve essere: in missione e pronto a portare la sua eredità sotto i riflettori.
Traduzione a cura di Alessandra Ceserani | Ph Credits: Chacco Marketing
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