Intervista a Giampiero Garofalo, “In questo mondo non si smette mai di imparare”
Stefano Secchi (c) Giampiero Garofalo su Gaspahr – Piazza di Siena 2024
Giampiero Garofalo, classe ’94, è un nome conosciuto nel mondo dell’equitazione italiana e internazionale. Originario di una famiglia profondamente radicata nel mondo dei cavalli, è il fratello minore di Antonio Maria Garofalo e figlio di Paolo Garofalo, un talentuoso cavaliere.
Giampiero ha seguito le orme del padre e del fratello, arrivando a conquistare il titolo di Campione Italiano Assoluto di salto ostacoli 2023, in sella a Max van Lentz Schrans.
Da sette anni vive tra Belgio e Olanda, spostandosi di recente a Stal Hendrix con la sua compagna e futura moglie. “Sono molto felice e spero che questa scelta possa darmi una mano per rimanere al top livello,” ha dichiarato Giampiero in un’intervista con il team di horseshowjumping.tv.
Un percorso di crescita e apprendimento
Durante questi anni trascorsi all’estero, Giampiero ha acquisito una vasta esperienza ed è cresciuto molto, come cavaliere e come individuo. “Sicuramente sono molto fiero del percorso che ho fatto, ho ancora tanti sogni nel cassetto che vorrei riuscire a realizzare,” ha detto riflettendo sul suo percorso.
Nonostante i successi, Giampiero mantiene un atteggiamento umile e consapevole del fatto che l’apprendimento è un processo continuo. “In questo mondo alla fine non si smette mai di imparare, ogni giorno puoi apprendere qualcosa di nuovo.” La sua determinazione e il desiderio di migliorarsi costantemente sono elementi chiave del suo carattere e della sua carriera.
I cavalli della sua vita
I cavalli hanno giocato un ruolo fondamentale nella carriera di Giampiero, ciascuno lasciando un’impronta indelebile. “Sicuramente fondamentale è stato Ombre della Baia è stato il primo cavallo che mi ha permesso di fare le prime coppe delle nazioni e i primi campionati europei,” ha ricordato con affetto.
Ombre della Baia ha aperto le porte a competizioni di alto livello, ma anche altri cavalli come Bella Dior, Corbanus e Gaspahr hanno avuto un impatto significativo nella carriera del cavaliere.
Con Bella Dior, per esempio, Giampiero ha affrontato il primo Gran Premio a Roma. Tuttavia, è Gaspahr che sembra occupare un posto speciale nel cuore di Giampiero. “Penso che quello che piùdi tutti mi stia dando tanto e mi abbia dato tanto sia Gaspahr, il cavallo che mi ha permesso di rimanere in competizion a 5 stelle.”
Il legame con Gaspahr
Gaspahr, uno stallone di 13 anni di proprietà della famiglia Hendrix, è un cavallo che ha segnato un capitolo importante nella carriera di Giampiero Garofalo. Da quando Gaspahr è stato affidato a Giampiero quattro anni fa, il binomio ha fatto grandi miglioramenti: “Inizialmente non è stato un percorso facile, però devo dire che col tempo abbiamo imparato a conoscerci entrambi e ora ci fidiamo al 100%,” ha detto Giampiero nell’intervista.
Gaspahr ha rappresentato una sfida e un’opportunità per Giampiero. La necessità di costruire una relazione basata sulla fiducia reciproca ha richiesto tempo e pazienza, ma i risultati hanno ripagato ogni sforzo. “Ogni volta che entro in campo cerco di dare il massimo,” ha dichiarato Giampiero, evidenziando l’importanza di un legame solido e di una comunicazione efficace con il proprio cavallo.
Grazie a Gaspahr, Giampiero è riuscito a mantenersi competitivo a livello internazionale, partecipando a numerosi eventi di prestigio, come l’ultima edizione dello CSIO Roma a Piazza di Siena.
Il sogno olimpico
Come molti cavalieri, Giampiero ha un grande sogno nel cassetto: partecipare alle Olimpiadi. “Sicuramente per ogni cavaliere penso che il sogno più grande sia fare un’Olimpiade e magari riuscire anche a tornare a casa con una medaglia,” ha detto sorridendo.
Questo obiettivo ambizioso rappresenta la vetta più alta per qualsiasi atleta e Giampiero è determinato a fare tutto il possibile per realizzarlo.
Allenamento e supporto tecnico
La carriera di Giampiero è stata plasmata anche dal supporto di tecnici di alto livello come Emile e Michel Hendrix e dal futuro suocero Henk Nooren. “Ogni tecnico ha un po’ il suo modo di lavorare e di vedere le cose però devo dire che io ho sempre cercato di prendere un po’ da tutti e cercare di migliorare la mia tecnica,” ha spiegato.
Henk Nooren ha avuto un impatto significativo nella vita di Giampiero: “Mi ha insegnato tanto non solo nel montare a cavallo, nel lavoro in piano, ma anche nel gestire una scuderia, nel gestire i cavalli.”
Da parte sua, Michel Hendrix è una presenza costante e fondamentale nell’allenamento quotidiano. “Ora io sono da Michel Hendrix, lui è a casa quasi tutti i giorni, la mattina, mi dà una mano,” ha detto Giampiero, sottolineando l’importanza dei consigli ricevuti quotidianamento da Michel per conoscere meglio i cavalli affidatigli.
Un legame familiare indissolubile
Il rapporto con il fratello Antonio Maria Garofalo e con il padre Paolo è un altro pilastro fondamentale nella vita di Giampiero. “Avere un fratello allo stesso livello penso sia una cosa molto bella, ci stimoliamo e aiutiamo a vicenda,” ha detto, evidenziando la sana competizione che esiste tra loro.
I due fratelli si scambiano costantemente consigli e video dei loro allenamenti, mantenendo un contatto quotidiano anche con il padre. “Quando siamo in gara siamo competitivi. Se lui è in testa e io entro in gara, cerco di batterlo ovviamente,” ha detto sorridendo, “poi dopo scherziamo e giochiamo, ma c’è tanta stima l’uno dall’altro.”
Giampiero Garofalo è un esempio di determinazione, talento e umiltà. La sua storia e il suo modo di vivere questo sport è un modello per tutti coloro che sperano di raggiungere i più alti livelli in questo mondo.
Con il supporto della sua famiglia e dei suoi allenatori, Giampiero guarda al futuro con speranza, pronto a raggiungere nuovi traguardi.
A. Ceserani
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