Il salto ostacoli, il fascino di volare
L’uomo nei millenni ha sempre invidiato gli uccelli per la loro possibilità di infischiarsene o quasi, della forza di gravità, staccarsi dal terreno e andare verso il cielo, elevarsi non solo con il corpo ma anche spiritualmente; ecco una delle molle che ci porta ad utilizzare l’amico cavallo, a volte anche inconsciamente a superare alcuni limiti, pur di “andare in alto”.
Da Icaro a Leonardo da Vinci, da ali di cera a complicati marchingegni sino ai moderni supersonici ma, se l’uomo vuole staccarsi dal suolo con la sola forza della natura deve fare necessariamente comunella o meglio binomio con il cavallo.
Sarà questo uno dei veri motivi che ci porta a voler superare barriere e tavole?
A volte vi sono altre componenti decisamente più terrene: competizione, agonismo, voglia di apparire e primeggiare ma in fondo il salto si può riassumere con il vecchio insegnamento “il cuore oltre l’ostacolo”.
Abilità, preparazione e coraggio sono gli ingredienti indispensabili per presentarsi in campo e misurarsi con dritti, larghi, combinazioni e girate…soli e sottoposti alle immancabili e innumerevoli critiche; non è un gioco di squadra ed anche per questo non è usata a sproposito la parola: coraggio.
E’ vero si, inutile negarlo,chi ha più soldi sotto il fondoschiena può permettersi di andare più in alto ma è proprio così importante andare “più in alto”, oppure basta semplicemente accontentarsi di elevarsi con il corpo e con il cuore apprezzando semplicemente : “il fascino di volare” .E. Bolla