“Il Cavallo Blu”: il cavallo nell’arte secondo l’espressionista Franz Marc
Il cavallo è da sempre presenza costante nella vita degli uomini ed è per questo soggetto ricorrente nella storia dell’arte
Grazie alla bellezza delle sue forme e all’armonia dei suoi possenti muscoli in movimento, il cavallo ha rappresentato una fonte di ispirazione per gli artisti che hanno visto in questo incantevole animale un tema di enorme fascino nell’arte.
Franz Marc e Il Cavaliere Blu
Ne è un esempio il pittore espressionista tedesco Franz Marc che, nel 1911, era entrato a far parte del gruppo Der Blaue Reiter (Il cavaliere blu) formatisi a Monaco di Baviera. Colui che rappresentò la guida e che delineò il programma di questa unione di artisti era Wassily Kandisky secondo cui il ruolo del pittore fosse quello di esprimere “contenuti interiori”: emozioni, sentimenti, stati d’animo.
Marc, particolarmente, aveva rivelato un’indole profondamente spirituale e trovò fin da subito nel cavallo un veicolo espressivo delle proprie idee e si propose di raffigurarlo “dall’interno“. Purtroppo, nel marzo del 1916, rimase ucciso in guerra, concludendo all’improvviso e prematuramente la sua attività di pittore, non avendo così la possibilità di arricchire ulteriormente il suo già vasto repertorio artistico.
Sembrerebbe che secondo Franz Marc esistessero due diverse specie di cavalli: quello sellato, servitore e amico della specie umana, e l’animale nudo, libero e selvaggio. Marc, che non ebbe sempre la possibilità di essere libero, raggiungere lo stato brado era visto come massima aspirazione di vita e la libertà, come obiettivo da perseguire.
Il Cavallo Blu di Franz Marc
I molti cavalli blu dipinti dall’artista tedesco, tra cui “Il cavallo blu 1“ in foto, privi di briglie e recinzioni, sono pregni di quella sensazione di euforia che il pittore tanto agognava, liberi di muoversi e comportarsi come meglio credono, quasi come se l’uomo non fosse mai intervenuto nella loro esistenza, come se non ci fosse mai stato. Secondo Marc ogni attimo della vita umana è limitato, esattamente come un cavallo nel suo box, ma la libertà e la policromia tratteggiata dall’artista nelle sue opere ricordano in modo sublime che esistono anche delle alternative.
A. Ceserani
HSJ
Fonte: “Il cavallo nell’arte“ Rachel Barnes e Simon Barnes
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