Il Cavallo, la Brughiera e l’Endurance

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Arrivo Ercoli 09 CasotateP1010038

Nelle appassionate giornate di Endurance di Casorate Sempione, in occasione della settimana dedicata al suo territorio ed ai paesi della sua brughiera, Enrico Ercoli su Aiska s’aggiudica la CEI*** di 160 km e “best condition”. Nella scorsa edizione il cavaliere umbro con la stessa cavalla s’era imposto nella CEIOYJ* sulla distanza di 122 km.
Alla Francia va il secondo posto con Virginie Atger su Lozere de Courbons, mentre Carletto Bertoni con Zeton, protagonista di un’ottima gara, s’aggiudica il terzo.
Nella prima giornata, che viveva su tre gare una CEI*** di 160 km, una CEI* di 93 ed una nazionale CEN**/B di 80, nonostante i terreni fossero parecchio allentati da un tempo bislacco che da qualche giorno ha caratterizzato questo inizio di primavera, non hanno creato problemi per i concorrenti.
I sentieri della brughiera che vivono sul fondo sabbioso e non argilloso hanno tenuto meglio di quanto si pensasse e con l’ausilio delle foglie cadute hanno dato una mano alla sicurezza delle andature dei cavalli.
Ventun binomi, sugli oltre centotrenta registrati nelle due giornate, hanno preso il via nella CEI*** di 160 km, che si articolava su sei anelli, quattro da 31 km e due da 18, che partivano e ritornavano tutti sul Campo San Giorgio dove erano sistemati gli eleganti cancelli veterinari.
Come già nella scorsa edizione, gli organizzatori, il dott.Centinaio, Maestrello e Valentini, si sono molto adoperati per far bene, anche se ci sono state qualche perplessità sulle segnalazioni per raggiungere il campo di gara e sul percorso stesso durante la gara. Forse il motociclista che precede i cavalieri sul percorso, come avviene nelle altre nazioni più avvedute, poteva evitare qualche perplessità sui radi ed insufficienti segnali. Ma andiamo avanti.
Il sole si mostrava sin dall’ora della partenza quando incontriamo, tra gli altri, il nuovo campione del mondo dei veterani,”over forty-five”, Gaetano Ambrosio su Hassan the King che pare in grande forma.
Partenza. I cavalieri vanno per l’anello arancio di 31 km, quello che va verso le Dighe di Leonardo sul Ticino e Cascina Costa, dove sono poste le attrezzate assistenze per i cavalli. Al primo vet giunge un gruppetto comandato da Alessandra Brunelli su Kaila de Tensonnives, un bell’arabo grigio, seguita da Carletto Bertoni, da Salvatore Rossi, che purtroppo sarà costretto a fermarsi al cancello successivo per zoppia del suo Don Pera, da Enrico Ercoli, da Jonny Scola con Hermes di Pegaso, dalla francesina Virginie Atger e via via tutti gli altri. Va fuori solo, nella respection, il yr Marco Sardo per zoppia del suo Patmu. Peccato.
Ripartono per la seconda fase, blu, di 31 km, che va, invece, a nord verso Arsago Seprio e dopo l’ultima assistenza al centro Ronco di Diana torna ai cancelli di Campo San Giorgio.
Giunge in testa ancora Alessandra Brunelli, seguita da Enrico Ercoli, da Carletto Bertoni e da Gaetano Ambrosio che sta camminando con Virginie Atger. Sei binomi rimangono ai cancelli per zoppie e metabolismo.
Le cose non cambiano dopo il terzo loop, ancora il blu di 31 km quando il primo a tagliare il traguardo è Gaetano Ambrosio, autore di un inatteso ritorno, seguito dalla Brunelli e dal gruppo dei primi, Ercoli, Bertoni e via discorrendo. Quattro rimangono ai cancelli, tra i noti Jonny Scola con Hermes di Pegaso e Carletto Di Battista con Caapriati.
Ora aspetta i concorrenti il quarto loop, “green”, di 18 km quello che va verso Somma Lombardo e si ripeterà come giro finale. Le posizioni sono ancora le stesse o cambiano di poco, giunge in testa Alesandra Brunelli con Ercoli sulle natiche della sua bella grigia, Kaila, poi Virginie Atger con Carlo Bertoni e Gaetano Ambrosio e più indietro, un quarto d’ora più o meno, Chiara Rosi, Chiara Marrana, Leonardo Bellacini, Martina Lui, Stefano Mori, Simona di Battista.
Il sole è tornato ma i terreni rimangono sempre difficili ed il quinto loop, ancora l’”orange” di 31 km quello che va al Ticino, conferma la sicurezza del gruppetto dei primi anche se Ercoli ha incominciato ad assaggiare con scatti e scatti la condizione dei compagni, tanto che giunge al traguardo da solo, anche se gli altri sono a pochi minuti e non mollano.
Giunge la francesina, poi Carletto Bertoni, davanti alla nostra Alessandra Brunelli, Gaetano Ambrosio e più indietro i soliti Rosi, Marrana, Bellacini, Lui , Mori, Di Battista.
Non ripartono per il giro finale, verde, di 18 km, ahimè Gaetano Ambrosio per zoppia del suo Assang the King e Sandro Pastorelli che ritira il suo grigio Jolly Jumper.
Enrico Ercoli è scatenato ed invano tentano di raggiungerlo gli inseguitori, i giochi oramai sono fatti.
Grande gara quella del giovane umbro che taglia tutto solo il traguardo facendo segnare una media finale di 17,650 km/ora. Seconda è Virginie Atger a 11 primi, più indietro Carletto Bertoni che supera sul traguardo Alessandra Brunelli. Leonardo Bellacini autore di un’ottima gara è quinto seguito da Martina Lui, brava anch’essa, poi Stefano Mori, Simona Di Battista e chiude Chiara Marrana tradita sul più bello da un calo del suo ottimo Magic Start. Con il gruppo di Bellacini giunge anche Chiara Rosa ma il suo Cherra è messo fuori per zoppia. Peccato.
Una bella gara, merito sia degli attaccanti che di quelli che si son dovuti difendere.
Le gare CEI* sui 93 km e quella nazionale CEN**/B di 80 km, con 22 e 14 binomi al via e che hanno diviso i percorsi con la gara maggiore sono state vinte rispettivamente dall’argentino Domingo Andrei Cordoba con Fleur d’Orient, che ha camminato alla media di 18,300 km/ora giungendo solo al traguardo guadagnandosi anche la “best condition” e da Donatella Accampi su Batir, 16,906 km ora di media e “best condition”.
Il primo ha battuto Alessandro Lattanzio con Pivohina e Paolo Luigi Ronchail che montava Origan de Ghazal, la seconda, la Y.R. Elena Guarnieri su Casanova GS e Manuel Bontempi su TS Carlotta.
Il programma che esaltava l’endurance in queste giornate de “Il Cavallo,la Brughiera”, continuava nella seconda con altre tre gare che vedeva al via 82 binomi, una Regionale CEN*/R su 62 km, una riservata ai Debuttanti ed infine una riservata ai Cavalieri Debuttanti non Agonisti, entrambe sulla distanza di 31 km.
Purtroppo una pioggia battente ha reso ancora più dure le gare di quelle del giorno precedente, ma i cavalieri e gli assistenti di questa affascinante ma sempre dura disciplina non si sono fatti prendere da dubbi o scoramenti e tutto si è concluso nei migliori dei modi.
Nella gara Regionale di 62 km, con un punteggio di 13,988 si è imposto ancora l’argentino Domingo Andrei Cordoba questa seconda volta su Filemon, che ha battuto Giovanni Vezzosi (punti 13,12432) che montava S.C. Alaska e Antonio Barbieri su Albanese Bosana, (punti 12,1291622).mentre la “best condition” andava alla quarta classificata, Moira Colombo su Arake Bel.
Nelle due gare riservate ai debuttanti la prima ha visto il successo di Paolo Zulian con le Cygne (punti 12,370) su, rispettivamente, Marco Metalli con Ajadi (punti 11,428) e Fernanda Tamberlani con Sham by Mirte (punti 11,411) che si meritava anche la “best condition” e la seconda sempre su 31 km per i Debuttanti non Agonisti, con punti 9.94000, la vittoria andava a Barbara Pierre su Darkness Linx, seguita da Leonardo Salvatore, su SA Mondigo (punti 951190) e Pietro de Domenico su Estefan (punti 8,8800).
Abbiamo raggiunto Enrico Ercoli per conoscere il suo pensiero su questa 160 km che, possiamo dirlo, se non l’ha dominata l’ha sempre temuta in pugno da vero campione quale ci aveva già dimostrato di diventare quando apparteneva alla categoria degli Yang Riders. Sentiamolo.
“Ancora entusiasta del risultato di sabato scorso vorrei cominciare col dire che è stata una delle vittorie più belle in quanto esordire in questo modo nel primo anno tra i Senior e con una cavalla alla sua prima 160, è stata una soddisfazione enorme! Sapevamo di aver preparato bene la cavalla, ma essendo sia per me che per Aiska una gara “nuova” non nego di aver avuto qualche perplessità all’inizio.
Per i primi quattro giri ci siamo limitati a viaggiare col gruppetto di testa tenendo una andatura regolare attorno ai 17 km/h, e la cavalla rientrava di cuore regolarmente, superava le visite senza problemi e i trotti erano sempre perfetti. Così poco prima della ripartenza per il quinto giro ( quello da 31 km – n.d.r.) io e la mia assistenza, che per l’occasione contava anche due nomi importanti dell’endurance Patrizia Giacchero e Nando Torre, abbiamo deciso che era venuto il momento di attaccare. Così alla seconda assistenza, a circa 10 km dalla fine del giro, ho chiesto alla mia cavalla di allungare notevolmente l’andatura senza preoccuparmi di chi potesse venirci dietro e guadagnando così al cancello quel minimo di tempo necessario per poter ripartire in testa per l’ultimo giro.
Sarà che sentivo la cavalla molto bene, sarà che dietro di me a un minuto e mezzo ripartiva un’agguerrita Virginie Atger, ma nell’ultimo giro di 18 km con Aiska abbiamo letteralmente volato, continuando ad aumentare il nostro vantaggio e facendo segnare al primo punto di assistenza una media di 29 km/h che ci ha permesso di gestire poi il distacco fino all’arrivo con una media sul giro di 24.5 km/h.
A confermare l’ottima condizione fisica della cavalla, sabato sera alla premiazione siamo stati onorati anche del premio della “best condition”Ora come ora sono passati solo due giorni dalla gara di Casorate Sempione e lunedì pomeriggio all’arrivo del veterinario in scuderia per controllare la cavalla, Aiska arriva dal prato al galoppo con la coda alta, le grandi orecchie dritte e gli occhi vispi! É veramente eccezionale e come già immaginavamo il veterinario ci conferma il suo ottimo stato fisico post gara! Ma al di là delle sue potenzialità fisiche e della sua grinta agonistica questa cavallina baia ha un grande valore affettivo, in quanto undici anni fa è nata qui “a casa nostra” e da allora Aiska (per noi Nandjna) è cresciuta con noi.
Sua madre Ingrid ci ha regalato altri quattro fratelli che in ordine sono: Nives Baia, Schadja, Heaghls e Greta. Aiska ha esordito sulle lunga distanza nel 2005 al Campionato Italiano YR a Castiglione del Lago finendo con Andrea Mancanelli al 7′ posto, l’anno successivo nel 2006 montata da Josè Cianfrocca ottenne la medaglia d’argento al Campionato Italiano YR ai Pratoni del Vivaro. Nell’agosto dello stesso anno decidemmo di portarla a Compiegne al Mondiale Giovani Cavalli dove nell’occasione la montai io e ci classificammo quattordicesimi!
L’anno scorso invece riuscii a condurla brillantemente alla vittoria nel CEIO yr, qui, a Casorate Sempione e infine questo anno ha fatto con me il salto di qualità passando alla categoria superiore dove credo di poter affermare che si è imposta alla grande! Come ho detto prima Aiska ha quattro fratelli più piccoli, in particolare ha un fratello, Heaghls uno stallone sauro di 6 anni che a marzo ha concluso al 5′ posto la sua prima 90 km.
Insomma possiamo dire che molti dei nostri cavalli sono imparentati, per lo meno da parte materna con la bella Ingrid. Quello che ci tengo a dire è che sicuramente per arrivare a certi risultati bisogna partire da una buona base naturale, ma che solo l’esperienza accumulata in questi anni e la collaborazione con professionisti seri e preparati ci ha portato a maturare un metodo di allenamento e una tecnica di gara che a lungo andare ci ha portato e ci porterà in alto!”
L’entusiasmo è la materia prima per l’endurance ed a Enrico Ercoli non manca di certo.
di Mauro Beta

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